Devo dire che è un massiccio davvero particolare e molto bello da visitare.. di seguito vi spiego tutto..
Si parte alle 9 dalla località Fonte Romana nei pressi di Campo di Giove con temperatura fresca di 14° mentre durante il percorso poco prima del valico della Forchetta il termo auto aveva toccato i 10°.
L'indicazione per Monte Amaro sentiero P1 porta 4.50h di cammino noi ce ne abbiamo messe poco meno partiti infatti alle 9 siamo arrivati in cima alle 13.15 quindi 4 ore e 15 min.
Il sentiero iniziale è molto largo ampio e attraversa una splendida e fresca faggeta
Tra le particolarità iniziali l'attraversamento del ruscello
Si prosegue sempre in salita nella faggeta
Poi finalmente si sbuca sulle verdi praterie che disegnano il paesaggio compreso tra le creste e la fine delle faggete
Si può già scorgere il profilo sud occidentale del massiccio ma non il monte Amaro nascosto dalle cime che vedete
sentiero sempre molto ben indicato qui siamo al bivio dal quale si lascia il sentiero iniziale e si va a riprendere quello che salendo da Campo di Giove porta alla cima
ci lasciamo alle spalle l'ampia conca di Sulmona
il verde e l'aria frizzante che solo la montagna sa regalare ci danno forza e spunto per affrontare la dura salita che ci attende..
ecco le Toppe del Tesoro Aremogna viste dal pendio dove salivamo
Nick risale preceduto da me mentre gli scatto questa foto nascosto da uno dei tanti pini mughi presenti sul terreno
Ecco Campo di Giove incastonata in basso tra i monti bellissimi di questa regione.
Terminata una dura salita si arriva a quota 2400 mt circa alla Forchetta della Majella e davanti a noi si apre lo scenario della dolina glaciale chiamata "Fondo della Femmina morta"una buca a quota 2365 mt ben chiusa ai lati e che immaginiamo fare minime monster durante le nottate da irraggiamento
Verso la cima si può sempre osservare il crinale più sud occidentale che nasconde però sempre la vista della cima del monte Amaro
altre immagini del fondo dal quale parte praticamente una nuova escursione in uno scenario bellissimo che percorrerà la valle della Femmina Morta
ne approfitto per farmi scattare una foto da Nick
Da qui poi parte il sentiero, sempre ben segnato che attraverserà tutta la valle di Femmina Morta
Il vallone inizialmente in salita è un esteso altopiano carsico a quote comprese tra i 2400 a salire.. durante la stagione primaverile le nevi abbondanti si fondono per venire inghiottite dall'altopiano carsico e nel farlo formano un lago esteso che quando siam passati io e nick lo era meno ed era quasi ridotto al nulla..
estesi nivai ci accompagneranno sino alla cima
Nick mi precede all'imbocco del vallone che attraverseremo in parte su sentiero in parte sugli ampi nivai ancora presenti dove l'effetto albedo del sole di giugno è devastante.. scottature assicurate.. ma fresco piacevolissimo
neve e nivai bellissimi ci accompagnano rendendo la salita ancor più piacevole e refrigerante
e finalmente dopo un altro pò di salita si inizia a scorgere la cima del Monte Amaro
ci mancherà ancora 1h e 25' per raggiungerla ma è già un belvedere, nello zoom si nota bene anche il caratteristico bivacco Pelino
lungo il sentiero qualcuno abbandona sci e ciaspole ai posteri.. non mi spiego tale cosa, forse qualcuno li ha dimenticati oppure abbandonati per altro motivo
manca un oretta alla cima lui è sempre più vicino
ecco le ultime tracce del lago che viene inghiotto dal suolo mentre altra neve in scioglimento continua ad alimentarne il fondo
il profilo dei nivai esposti a sud ovest con il sentiero che corre lungo la destra su roccia e ghiaia..
immortalo ancora una volta la cima del monte Amaro arrotondata
ancora uno zoom sulla vetta con il bivacco Pelino e la croce in vetta insieme al pilastro del punto trigonometrico oltre una figura umana di un escursionista che ci ha preceduto
il sentiero in quota oltre i 2500 prosegue bellissimo sull'altopiano alla destra del vallone della Femmina morta.. tra muschi e licheni in fiore bellissimi e il vento che da ora in poi diventerà sempre più intenso e a tratti fastidioso , la temperatura si aggira sui 12°/13°
in alcuni tratti si debbono superare pendii ancora ben innevati
le nubi cumuliformi si stagliano sullo sfondo, siamo quasi più in alto di esse
dopo il nivaio si cammina per un ò su un altopiano sempre in salita blanda per poi attaccare il tratto finale che dopo quasi 4 ore di cammino e con la rarefazione dell'aria a quota 2600 che si fa sentire, risaliamo con fatica e con la respirazione affannosa e il passo lento tipico delle escursioni in quota.
Al termine scorgiamo il bivacco , ecco Nick che mi precederà mentre io gli scatto foto
eccoci finalmente in vetta dove la temperatrura era di circa 9/10 gradi con un vento molto forte da sud ovest che ci ha gelati rapidamente le mani specie le mie che ho utilizzato per scattare foto e fare filmati
ecco un video dell'arrivo in vetta
l'onnipresente croce di vetta
la cima
la vetta vista da uno degli oblò del bivacco che si trova in condizioni semi pietose , all'interno solo 10 posti letto a castello a 3 piani con tavole di legname senza alcuna altra suppellettile all'interno. La temperatura interna era di circa 14/15 gradi ma almeno eravamo riparati dal forte vento
tante troppe scritte inutili all'interno del bivacco , uno schifo sinceramente per quanto mi riguarda sarebbe stato meglio utilizzare un libro di vetta e non questo schifo di scritte a pennarello
mangiamo qualcosa io e Nick poi ci accingiamo a iniziare la discesa, ultimo saluto alla cima da vicino con mani paralizzate e che lentamente riprendono vita
man mano che scendiamo
lungo la discesa una bella grotta con accumulo nevoso di oltre due metri all'esterno
3 palle di neve al suolo

un nivaio ai lati del vallone della Femmina Morta che ricorda qualcosa

il caratteristico ultimo ristagno del lago
il vento mostruoso che soffiava e che qui potete udire in tutta la sua potenza rumorosa in questi filmati
sentite sempre il vento
si ritorna a valle tra la fresca faggeta e il ruscello
il caratteristico ristorante con laghetto artificiale a Fonte Romana
si conclude cosi questa fantastica escursione 29 km, 1700 mt e passa di dislivello, 9 ore di camminata totale soste comprese

una delle foto che mi è piaciuta di più
