leggere il piccolo libro di Alberto è stato un piacevole passatempo.. alcuni dei personaggi da lui citati ho anche avuto il piacere e la fortuna di conoscerli personalmente e sono fedelmente riprodotti nei testi di Blizzard..
mi sono fatto un sacco di risate a leggere i racconti dalle scorribande ad Alfedena sino alle mutandine inzuppate di via caracciolo passando per i mitici e indimenticabili "Golfini"
la sola parola Golfino personalmente mi incuteva tristezza.. l'indossarlo mi dava l'idea dell'aspetto dismesso, dimesso, pigro,insignificante etc.. li odiavo.. mi sono ritrovato nelle tue parole mettilo in vita tanto... odiavo quel coso in vita ... penso di averne abbandonati svariate decine in giro tra campagne case di amici e luoghi vari...
Ho rivissuto la mia breve vacanza estiva di Alfedena per me dolce ricordo di mia figlia appena nata di pochi mesi con i temporali pomeridiani che in quella settimana presero Alfedena con tanto di grandine e i prati meravigliosi dei pianori ai piedi dei monti della meta..
Ho rivissuto da altra angolazione la mitica ondata di freddo del 1985 potendo apprezzare ancora una volta cose a me già note riguardanti le profonde differenze climatiche all'epoca ancora tutto sommato molto evidenti tra le località periferiche e la città poste alla stessa quota sul livello del mare.. A Quarto per esempio rilevai il famoso -9 al termo balcone (probabilmente in condizioni corrette di rilievo un -11) a differenza del tuo misero -0.3 cittadino e -5 di Capodichino.. Ho capito nella sfortuna di abitare in periferia la mia adolescenza a quanto sono stato fortunato invece a poter apprezzare ciò che la natura sfornava nelle 4 stagioni dalle nebbie autunnali alle prime brinate alle gelate invernali alla primavera profumata di alberi da frutto all'estate polverosa ma anche fatta di frutta e mangiate di melone rosso sotto l'ombra di un noce..In quegli anni pensavo di essere meno fortunato dei miei amici cittadini mentre invece col senno di poi ho capito che è stato l'esatto opposto e i tuoi racconti rafforzano in me questa convinzione. la tua meraviglia nel vedere le auto brinate recandoti nel casertano mi ha fatto capire quante cose ti sei perso meteorologicamente parlando per il tuo abitare in zona Chiaia a Napoli..
e mi è tornata in mente anche la mitica mareggiata del gennaio 87 oltre che lo spettacolo delle nevicate adriatiche del 1993 delle quali conservo filmati registrati in vhs dai tg dell'epoca..
ma devo dire che la cosa che veramente mi ha fatto piacere è stata quella di ridere e sorridere svariate volte leggendo il libricino.
Oltre che appassionare il lettore, il libro per quanto piccolo o grande che sia , deve saper far sorridere quando si tratta di un romanzo raccontato con semplicità è questa una delle cose che più mi piace quando leggo..
Sarà che lo conosco di persona ma Zio Carlo incavolato per la porta impolverata di foglie secche che bestemmi a in tutte le lingue facendo fuggire tutti gli uccelli dalla vallata di Alfedena proprio non me lo riesco ad immaginare.
Cmq complimenti , te li rifaccio ancora qui ...