Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ? E così decisi di scrivere tutto quanto stava succedendo...

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » martedì 31 marzo 2020, 13:08

grande opera sul Fico... hai fatto bene.. più grandi e più gustosi anche se dovrai diradare cmq i frutti quando compariranno mi sa...

P.S. Esiste ancora il politecnico di torino che sincronizza gli orologi ? :-P
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Carunchio » martedì 31 marzo 2020, 16:51

Iceman ha scritto:P.S. Esiste ancora il politecnico di torino che sincronizza gli orologi ? :-P

Secondo questo articolo non fornisce più il servizio alla RAI
https://www.lastampa.it/torino/2016/12/ ... 1.34758456
ma posso smentirlo assolutamente, per il semplice motivo che l'ho sentito cinque minuti fa subito prima del GR3 e con tanto di "piri-piri-piri" iniziale! ;)
Benvenuti son pioggia e vento, ma con la neve son più contento

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » martedì 31 marzo 2020, 18:50

Lunedi 30 marzo t° non rilevata per dimenticanza San Leonardo M.
(ormai è tardi,sono le undici di sera)
Cominciamo da stamattina.

Riprende il solito tran tran, e con il tran tran riprendono le attività utili nell’orto. Ma di questo ne parlerò nel prossimo alfabetico riepilogo in qualche giornata uggiosa.
Le cose da fare sono ancora così tante,che non so se augurarmi o meno la fine delle restrizioni nella mobilità. Penso di augurarmela,comunque.
In mezzo a tante bufale mediatiche,mi ha colpito oggi,su FB ( su cui son tornato a partecipare insieme a campanialive), questo post :

Non voglio che tutto torni come prima,di Elena Bernabè
Voglio che questo momento porti ad una vera rivoluzione.
Dentro e fuori di noi.
Voglio imparare la lezione da questo periodo difficile, non farmi sfuggire il più piccolo insegnamento, voglio portare dentro di me le emozioni, le riflessioni e i pensieri che mi genera e far sfociare in me un profondo cambiamento di vita.
Voglio che ogni lavoro sia celebrato, rispettato e tutelato. Dal medico all’infermiere, dal giornalista all’insegnante, dall’operaio all’impiegato, dall’inserviente al muratore. Non esiste un lavoro più degno di un altro: come stiamo sperimentando ora anche la cassiera di un supermercato è un’eroina perchè sta svolgendo in questo momento un compito fondamentale.
Voglio che ogni persona sperimenti il tempo per sé come lo stiamo vivendo ora. Senza un tempo lento, semplice e dilatato nessuna persona al mondo può scoprirsi, riposarsi davvero e ricaricarsi. E mettere in atto la propria creatività. E scoprire i propri doni.
Voglio che ognuno di noi diffonda nel mondo il proprio dono, proprio come sta accadendo ora dove sono nati corsi, video, iniziative delle più svariate per poter dare un pezzetto di noi (il migliore!) in questa emergenza.
Voglio che ritorniamo a vivere dell’essenziale, a fare la spesa nei nostri paesi, a comprare solo ciò che ci serve davvero.
Voglio che l’automobile sia utilizzata il meno possibile, solo per necessità e non per svago o per comodità.
Voglio che impariamo a ritirarci dal mondo e ad ammirarlo senza il nostro disturbo e il nostro rumore.
Voglio che le nostre case diventino nidi e non luoghi di passaggio. Voglio che siano il centro delle nostre giornate, che siano curate, vissute e amate come luoghi sacri.
Voglio che venga ristabilito il tempo dei bambini. Soprattutto dei più piccoli che senza spostamenti e impegni quotidiani riescono ad indirizzare liberamente le proprie energie nel gioco e nella creatività. E sono più sereni. E più calmi. E più veri.
Voglio che sia favorito laddove si può il lavoro da casa. Perché in questo modo tante risorse (economiche, fisiche ed ecologiche) vengono conservate.
Voglio che siano considerate preziose le passeggiate vicine a casa e ci si renda conto che una vacanza lontana comporta costi ambientali, fisici ed economici molto grandi e, forse, ne possiamo fare a meno o comunque diminuirle molto considerandole un vero e proprio lusso.
Voglio che venga mantenuta una certa distanza. Tra le persone. Perchè è solo in questo modo che ogni persona riesce a tracciare i propri confini e a non con-fondersi con l’altro. Ed è solo così che possiamo essere empatici e portare sollievo. Se invece ci fondiamo ci perdiamo e non siamo di nessun aiuto, nemmeno a noi stessi.
Voglio che i baci e gli abbracci non vengano regalati a chiunque. Sono un contatto fisico molto intimo e profondo. Da donare con cura e attenzione per non disperderne tutto il valore.
Voglio che gli anziani ritornino ad avere il ruolo che da sempre appartiene a loro. Custodi di storie, di memorie e di saggezza. I più vicini al divino e al mistero della vita.
Voglio che regni il rispetto, la solidarietà, la fratellanza con chiunque. Rimanendo a casa rispettiamo noi stessi ma anche la salute degli altri. Stiamo aiutando i più deboli con spese e iniziative bellissime. Abbiamo iniziato anche a conoscere i nostri vicini, persone fino ad ora salutate e basta.
Voglio che la morte ritorni ad essere presente come ora nelle nostre vite. Perchè è la paura della morte che fa emergere l’angoscia. Perchè solitamente ce ne dimentichiamo, perchè la rifiutiamo. Voglio che diventi un accadimento doloroso ma sacro come lo è la nascita, entrambi parti dello stesso ciclo. Dobbiamo ritornare a venerare la morte come un dio, a parlarci, a non temerla, a considerarla come la porta che ci conduce ad un mondo diverso. Come una nuova rinascita.
Tutto questo non può venire da un decreto o da una costrizione. Nasce dentro ad ognuno di noi, Dopo aver vissuto insieme un’esperienza così forte.
E’ l’ora della svolta.
E’ ora che ognuno di noi faccia la propria parte davvero.
Non per riprendere tutto come prima.
Ma per ricominciare in un altro modo.
Più creativo.
Più responsabile.
Più consapevole
Più vero.
Non voglio più la normalità.
Voglio il capolavoro.
Elena Bernabè
Sono contento che, anche in questa ennesima giornata di quarantena ho conosciuto,seppur virtualmente,una poetessa come Elena.
Questi accadimenti sono certamente arricchimenti,se visti nella giusta luce.E quello dobbiamo fare,da qui alla fine della quarantena,almeno.


Questa sera ho visto,dopo 24 anni,REPORT. Un mio amico medico mi aveva invitato ad assistere alla puntata di stasera,perché era stato intervistato anche lui in merito alla mancanza di mezzi dei servizi sanitari. In particolare lui fa parte del 118 di Benevento. Ho visto e sentito cose che sarebbe stato meglio non sentire,del tipo che vengono forniti dei presidi non adatti al 100%,e che,al posto dei calzari non forniti,usano sacchetti per la raccolta differenziata. Una vergogna,ma questa è la situazione Italiana.
Per non parlare degli altri servizi di Report sull’argomento. Misteri su misteri,bugie su bugie,omissioni su omissioni,negligenze su negligenze,e ci vorrebbe un vocabolario dell’assurdo per descrivere tutti gli orrori.
Oggi,chi lavora nella Sanità ,nei trasporti,nella pubblica sicurezza,nell’Esercito,nel settore alimentare,in quello farmaceutico,dei servizi alla collettività,(e sicuramente dimentico qualcuno) deve essere considerato veramente “EROICO”.

Ce ne dovremo ricordare,al momento giusto.
Mi è venuto in mente un aneddoto,sentito prima dell’emergenza.
Un cittadino qualunque chiese ad un militare :
“Ma voi in caserma che cosa fate ? Un ****** tutto il giorno”
Il militare rispose : “Augurati che io non lavori mai,ma che mi addestri solamente,perché il giorno in cui sarò chiamato a lavorare,significa che la tua libertà è già compromessa.”
Mi è venuto in mente vedendo colonne di camion militari trasportare bare,militari costruire celle frigo per morti,ospedali da campo ed altre amenità.
A domani.
Assenza,
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » martedì 31 marzo 2020, 18:53

Iceman ha scritto:
P.S. Esiste ancora il politecnico di torino che sincronizza gli orologi ? :-P


Io ho un orologio con orario "radio controlled"
Chi me lo ha regalato mi ha detto che il segnale arriva via radio da Torino.
Ma se scopro che arriva dalla Germania,lo prendo a martellate.
Mai sopportati i tedeschi,oggi li aborro.Insieme agli inglesi,francesi ed olandesi.
Assenza,
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » martedì 31 marzo 2020, 22:37

=)) indagheremo da dove arriva la sincronizzazione :-P
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » mercoledì 1 aprile 2020, 7:57

Martedi 31 marzo t 9,5° variabile,pioggia poi, nel pomeriggio San Guido,la mattina pure.

Giornata che pensavo di clausura nella clausura, ma il tempo ha deciso di concedermi qualche ora d’aria. Subito sfruttata per continuare nella mia missione di pulizia e riordino torno torno alla casa.
Mattinata caratterizzata anche dalla notizia che alla Maugeri di Telese è transitata una signora di NOLA,in cardiologia,poi trasferita perché positiva al covid e morta. Alla Maugeri lavora anche un mio genero,infermiere.
Ovviamente un po’ di apprensione,Speriamo in bene
Verso le quattro la temperatura è scesa,sembra scesa,ho percepito che scendesse,e mi sono ricordato che era ora di accendere la stufa a legna.
E mi sono ricordato dei miei caminetti. Che voglio elogiare.

Il caminetto vs riscaldamento elettrico,a gas od altro.

Va beh dai,ci piace vincere facile…

E pensare che negli anni sessanta avevo a che fare con un camino assurdo,
che usava come canna fumaria le scale che menavano al piano superiore,
quello delle camere.

Era una guerra continua fra il mio povero pà e la mia povera mama(mama,con una sola “m” in quanto noi lumbard abbiamo il vizio di usare poco le doppie),

che odiava l’abitudine del disgraziato camino d’ impregnare tutta la casa,

abiti compresi ,del suo fumo di faggio.

Il mio papà, il Pino,non vedeva l’ora di accendere il disgraziato,
che lo ricambiava affumicando tutto e tutti.

Quando mi sono trasferito al Sud,
una volta appurato che anche qui si usavano i camini,
ne ho subito installato uno a casa di mia moglie,
nonostante stessimo all’ultimo piano,il secondo.

Mi sobbarcavo volentieri la fatica di caricarmi la legna per quattro rampe di scale..

E non faceva nemmeno fumo.
Ci ricambiava con la sua fiamma ballonzolante e rassicurante,
tenendoci compagnia negli anni 80,quando di trasmissioni tv interessanti ce n’erano poche,(non esisteva ancora campanialive)
a parte le partite della Juve.

Davanti alla fiamma del camino,era semplice far pace,
dimenticare i pensieri fuori dalla porta,sentire il silenzioso sonno dei bimbi ,
senza tante telefonate scoccianti delle compagnie telefoniche ed elettriche,come succede oggi.

Quando nel ’90 ci siamo costruiti la casa dei nostri sogni,di camini ne ho fatti addirittura due.

A volte bisticciavano fra loro,
e così,per quieto vivere,ne accendevo uno alla volta.

Ero al piano rialzato,così,la legna,una volta sistemata nel ripostiglio sul balcone,
non costava nemmeno fatica portarla dentro.

Capita che se ne vada la corrente,
durante qualche temporale,
e loro,imperterriti continuano a diffondere la loro luce rassicurante per tutta la casa.

Una casa senza camino,secondo me,
è una casa incompleta,anonima,oserei dire..

Questo perché le mie radici contadine e boscaiole emergono sempre,
nonostante oggi non sia più,mio malgrado,nè contadino né boscaiolo…

Un mio amico,saggio,(masto Peppe di Cesa)mi ha fatto capire che il camino,
per goderselo appieno,va acceso quando il freddo è pungente.

Inutile accenderlo il 3 novembre ,
quando siamo ancora in maniche corte.

E della brace ne vogliamo parlare….?
La domenica od il sabato,quando la famiglia sì ingrossa per l’afflusso di quasi tutti i figli,
predispongo già il tipo di pezzi di quercia per farne brace..
un pezzo grandicello più altri svariati pezzi più piccoli,
in modo di avere per mezzodì una bella brace…

E sopra,con anche qualche senso di colpa,funghi e carne di maiale,capicollo o salsiccia…

Mai sentito parlare di pignatiello ?

Il pignatiello è una specie di pentola in creta,
simile ad un piccolo orcio, con bocca larga ed intorno al collo vi sono due ampi manici per la presa.

Oggi è raramente usato in quanto per cuocere i
cibi è necessario che venga riposto nel focolare,
a fianco alla brace, per alcune ore.

Veniva usato principalmente per la cottura dei fagioli,
sia quelli in bianco, da mescolare alla pasta e sia di quelli con salsa di pomodoro ed alcune verdure,
che si consumano accompagnati da pane biscottato,
cotto nel tradizionale forno a legna.

In genere la cottura deve essere lenta e non tumultuosa,
con un tempo medio di cottura di circa quattro ore
ma può essere lasciato accanto al fuoco ancora per molte ore
ed in tal caso il sugo si asciuga lentamente diventando sempre più cremoso.

Per chi dispone di un camino a legna e vuole cimentarsi in questo singolare tipo di cottura,
basta acquistare un pignatiello, tenerlo completamente immerso in un recipiente pieno di acqua,
possibilmente in piedi in modo che lo stesso non galleggi,
per almeno 24 ore dopodiché tutta la superficie ed il fondo devono essere sfregati con l’aglio;
questo accorgimento serve a limitare le possibilità che il recipiente
con l’altissima temperature del fuoco vivo,
si spacchi; altro accorgimento è quello di non toglierlo subito dal focolare a cottura ultimata ma spostarlo
un poco più lontano dal fuoco per evitare eccessivi sbalzi termici.

Ma tutto questo non è niente,se paragonato alla compagnia intima e famigliare che il caminetto ti può dare.
A costi bassissimi,nemmeno paragonabile all’uso di diavolerie elettriche.

Chi,in aggiunta,ha un po’ di terreno con alberi,
ogni anno ricava discrete quantità di legno da potature,
che fanno brodo pure loro.

Che cosa ti chiede in cambio ?

Un angolo di casa tua,
una pulizia annuale al costo di 30 euro,
tanto amore per lui…

Chi può,si faccia un caminetto,vivrà più sereno…

Addirittura,è così generoso che anche gli scarti sono oro prezioso.
La cenere,ricca di elementi utili al terreno,
come fosforo e magnesio,è un ottimo fertilizzante..

Io la uso anche come antilumaca,
dispersa fra l’insalata,tiene distante le bavose lumache,
socie dei miei raccolti di scarola e lattuga..

La uso,mischiata alla calce viva,per trattare le olive,
in modo naturale.
Pochi giorni di immersione delle olive in cenere e calce,
tolgono l’amaro meglio di ogni soda esistente in commercio,
senza gli effetti collaterali dei preparati chimici..con buona pace della Solvey…


E la calza della Befana ?

Avete mai appeso le calze dei vostri figli vicino alla stufetta elettrica ?

Non fatelo.Vi prego.

Viceversa,prima con i miei quattro figli ed ora con i miei tre nipoti,
la sera del cinque gennaio i miei camini
hanno sempre goduto di una bella sfilza di calze appese
…non vi nascondo che anche dopo l’età della fanciullezza
i miei figli hanno continuato ad appendere calze delle varie fogge vicino al camino…

Nella mia infanzia,nella calza della Befana venivano sistemati dolci,noci e….
meraviglie delle meraviglie …mandarini,che al Nord,
prima della maledetta globalizzazione,erano delle rarità…

Per una vita,nelle calze dei miei figli,oltre ai dolci che vi metteva mia moglie,
c’erano sempre e comunque dei mandarini,delle noci,e dei fichi secchi..

I miei figli sbuffavano,ma penso che ne erano anche divertiti…

Quando è l'ora, la Befana
alla scopa salta in groppa.
D'impazienza già trabocca:
l'alza su la tramontana,
fra le nuvole galoppa.
Ogni bimbo nel suo letto
fa l' esame di coscienza:
maledice il capriccetto,
benedice l' ubbidienza:
La mattina al primo raggio
si precipita al camino.
Un bel dono al bimbo saggio,
al cattivo un carboncino!

Meditate,amanti delle stufette elettriche,
su che cosa vi siete persi.

NB
Le righe sopra scritte non si configurano come pubblicità comparativa,
che,seppur ammessa ora dalla legge,
rimane poco simpatica…

Sono solo ricordi della mia vita,
riparati ad uso e consumo di chi li aveva buttati,
credendoli rotti ed inutilizzabili.

Se,putacaso ,avete ricordi rotti e non utilizzabili,
mandatemeli in MP,
farò il possibile per ripararli e restituirli come nuovi…

Sono un meccanico che ripara i ricordi.
Leggo,dal corriere.it,a firma di Aldo Grasso :


Tra le poche cose belle di questi giorni ci sono i nonni che imparano a usare le chat e Skype per parlare con i nipoti, che pur dovendo stare a prudente distanza hanno più tempo libero per ascoltarli e stare con loro. Mai come oggi è importante che i nonni parlino con i nipoti. Molti erano bambini durante la guerra: i loro primi ricordi sono le sirene, i rifugi antiaerei, le bombe. A volte sono ricordi angoscianti, a volte lievi: molti ottantenni mi hanno raccontato che era quasi un gioco avvistare o sentire il rumore di «Pippo», come venivano chiamati gli aerei isolati che peraltro spandevano spesso la morte, sganciando bombe o mitragliando i passanti; eppure per qualche prodigio dell’infanzia — o della memoria — sono rimasti non come un incubo spaventoso ma talora appunto come un gioco per quanto rischioso.
Dopo la guerra vennero anni durissimi, senza cibo e senza medicine, in cui con un lavoro instancabile i nostri padri e le nostre madri ricostruirono un Paese distrutto e umiliato. Di tutte queste cose, dell’infanzia grandiosa e terribile di nonni e bisnonni, i nostri ragazzi sanno meno di nulla. Mai come oggi i racconti degli anziani sono preziosi, per inserire le difficoltà del momento in un contesto, relativizzarle, e superarle. Non siamo la prima generazione che deve soffrire, anzi le altre hanno fatto sacrifici che oggi non riusciamo neanche a immaginare.
A domani.
Assenza,
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » mercoledì 1 aprile 2020, 12:46

Nessuno aggiunge nulla ?
Per esempio,so del grande seguito di campanialive all'estero
Qualcuno residente all'estero,potrebbe farci vivere le emozioni ed esperienze in altre parti del mondo ?
Dalla G.Bretagna o dagli USA ?
Naturalmente in italiano,anche maccheronico..anche con qualche errore,ma che nella sostanza ci faccia sentire fuori di casa...
Diventerebbe un bel topic !
Pensateci,campani all'estero che ci leggete di notte...
Vi vedo... B-) :-F
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Giglio rosso » mercoledì 1 aprile 2020, 22:37

:ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:
Non occorre una religione per dirti ciò che è giusto o è sbagliato; Se non sai distinguere il bene dal male non ti manca la religione ma la coscienza.
https://www.weatherlink.com/bulletin/c8 ... 6b7ef6eacc (staz. meteo Montesarchio )

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » giovedì 2 aprile 2020, 17:12

Sempre al TOP Sandro..sempre un piacere leggere...

le giornate qui invece passano quasi tutte uguali tra sveglie più tardive dovute alle andate a letto più tardive..
l'assenza della sveglia per tanti giorni di fila è una gran cosa. Quell'odioso suono che ti costringe ad interrompere il sonno, un sogno, magari pure un bel sogno, davvero non mi manca affatto...
Fuori la città tace specie la notte e la domenica..si in effetti dall'alto del 7mo piano dove abito ora si ha un senso di dominio su tutto il quartiere , per chi ha avuto modo di visitare casa mia sa cosa intendo, e specie di notte alle tre si odono ora rumori da quarantena prima impensabili.
Ad esempio il rumore dei motori delle navi nel porto di Napoli o il rumore de flebile vento notturno o ancora quello di alcuni aereatori delle metropolitana. Il tutto intervallato per fortuna in maniera saltuaria dal suono di sirene di ambulanze , ma qui sono in zona ospedaliera ed è abbastanza usuale sentirle tutto l'anno..
Davvero non mi manca affatto quella colonna di luci rosse di traffico che puntualmente si vede dalla cam su via pietro Castellino che scorre sotto di me.. l'aria è più pulita e i nostri polmoni di meridionali vicino al mare ringraziano..
mi piace molto in questi giorni ascoltare i suoni degli uccelli durante il giorno , uccelli che difficilmente prima con i rumori di fondo della città riuscivo a distinguere per bene..
ho scoperto cosi che mi circondano..Colombi,Gabbiani,Piccioni,Ghiandaia , Corvo Taccola, Gazza, Cinciallegra, Pettirosso,Codirosso, Verzellino,Passero comune, Gheppio, Rondone..qualcosa mi sfuggirà.. il codirosso viene a mangiare al balcone dove trova ampio rifocillamento da me offerto tutto l'anno a queste simpatiche bestiole anche se la mia gatta Candy sorella scaltra di Perry riesce ogni tanto a catturarli vanificando cosi il mio lavoro certosino per farli avvicinare..
Sto provando a sistemare tra i rami degli asparagi ornamentali che ho nei vasi dei nidi a casetta per ospitare le nidiate dei passeriformi che a breve inizieranno la stagione riproduttiva. Chissà se riuscirò nell'intento.. intanto i soliti passeri che ogni anno vanno a nidificare nel camino della vecchia cucina economica di anni fa, anche quest'anno puntuali son tornati a prendere possesso dell'anfratto e le mie due gatte a prendere possesso del tappetino posto sotto di esso dove , da dietro al vetro della cucina, potranno passare le loro ore in appostamento a fantasticare catture di passerotti con i quali alternare il pasto di crocchette di pollo che normalmente mangiano per il resto dei loro giorni.
Nel tentativo di rinforzare la mia produzione di vitamia D , sto passando molte ore sul lettino al sole in costume. Fa freddo ma al sole non è cosi.. in questa stagione si può sopportare bene e anche il refolo di vento da NE su un balcone terrazza esposta a sud diventa quasi un refrigerio quando il sole di fine marzo inizio aprile scalda la pelle nuda. Cosi a meno che non ci sia qualche nuvola a fare ombra sdraiati sul lettino devo dire che si sta molto bene..
Ascolto per lo più musica negli auricolari.. oggi dopo molto sono passato alla classica.. da tempo non l'ascoltavo.. la primavera è stato il primo pezzo poi un random regalatomi da amazon prime music
Due gg fa mentre ero steso sul lettino nel silenzio irreale del pomeriggio vomerese senza vita "incivile" per strada, un gheppio passando rapidamente di fianco al mio balcone ha provocato un sibilo simile ad uno SWOOSH , altro rumore che non avrei mai potuto ascoltare senza il decreto del Primo Ministro Conte...
Il risveglio primaverile delle mie piante è ormai partito.. non ho un orto come Sandro da poter coltivare purtroppo, però le piante mi son sempre piaciute..
quest'anno ho messo in vaso due piccole Robinie Pseudoacacia volgarmente chiamate da queste parti Acacie e basta ma in realtà la vera Acacia è quella che volgarmente chiamiamo Mimosa e la vera Mimosa è un'altra pianta che in pochi conoscono veramente.. di Acacie (mimose) gialle qui sotto da me ce ne sta un filare nel cortile della scuola sottostante che già ora sta iniziando ad emanare un forte profumo nonostante la selvaggia potatura a zero fatta un paio di anni fa per dei lavori al muro di contenimento tra scuola e mio condominio.
Altro esperimento dopo le due piccole Robinie che vorrei far crescere a piccoli alberelli di un paio di mt. per osservarne la perfetta chioma sferica del fogliame che ondeggia al vento di brezza estivo, è quello di provare a realizzare un bonsai di castagno.
in effetti una volta molti anni fa feci già questo esperimento , misi una castagna nel terreno e da li nacque la piantina.. crebbe bene per un anno ma poi all'improvvisò si seccò tutta.. quest'anno ho optato per tenerla a bada piccola a mò di bonsai.. al momento è molto carina con tutte le foglie di un bel verde tenero di primavera. vedremo come procede..
intanto in terrazza fioriscono le bocche di leone gialle molto profumate, e sta tornando a vegetare la mia storica Ampelopsis quinquefolia.. la vite americana per intenderci.. pianta che mi porto dietro da una vita , da quando avevo meno di vent'anni.. alla veneranda età di 35 anni suonati lei dopo la pausa invernale riparte puntuale con il suo antico tralcio che pare un albero in miniatura per quanto è bello.. pianta robusta non c'è che dire. Le sue bacche fanno felici merli e codirossi in autunno mentre quelle ancora ben presenti di asparago ornamentale fanno felici tutti gli uccelli che se ne vogliono cibare al mio balcone..
Una cosa mi manca veramente, il camino... ogni tanto per sopperire alla astinenza da esso, provvedo a mettere a fuoco qualche rametto di faggio raccolto nelle scorribande appenniniche che spero di riprendere quanto prima possibile. Il profumo del faggio che brucia per me è una droga.. talvolta ci abbrustolisco anche qualche pezzetto di scamorza a mo' di provolone impiccato per avere una parvenza di aria di montagna..
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » giovedì 2 aprile 2020, 20:41

Sono contento di aver letto le impressioni da cittadino.

Era l'intento del mio post precedente.
Qui stiamo vivendo la storia.
Io che ho vissuto la 2' guerra mondiale,so cos'altro si prova a vivere reclusi...

Ah no,cosa si prova reclusi l'ho vissuto nella cella di rigore di Maridepocar per un ko inflitto ad un torinese...

Intendevo cosa si prova vivendo senza tante risorse
Oggi siamo troppo fortunati : internet,spesa online, video chiamata con wz,addirittura con zoom...
Ma per favore

Oggi ringraziamo (Sic) covid, perché ci sta aprendo,forse,gli occhi sulla vita dimerd che conducevamo
Chi più chi meno

Approfondiremo
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » giovedì 2 aprile 2020, 23:57

Si caro Sandro gli occhi a chi più a chi meno li aprirà anche se purtroppo molti tenderanno a dimenticare appena potranno.. solo la permanenza del pericolo nell'aria potrà lasciarci ancora in uno stato di "veglia attiva".. a me personalmente il mondo di prima del covid non mi manca affatto, mi manca solo andare in montagna e non vedo l'ora.. chiaramente magari con una successiva visita in casa Forlani

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » venerdì 3 aprile 2020, 7:21

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » venerdì 3 aprile 2020, 10:29

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » domenica 5 aprile 2020, 21:40

Mercoledi 1° aprile 2020 t 7° circa Tempo in miglioramento San’Ugo
Festeggia il marito di mia nipote Maria Teresa. Auguri.

Mercoledi,e solo per questo è già un bel giorno,essendo nato di mercoledi,anche se nella fase dissolvente,erano le 23,56 circa, o 23,56 passate.
L’ho scampata bella,nascere di giovedi mi avrebbe reso la vita meno…
Va behh,meno…
Ha piovuto tutta la notte,ma ora sta uscendo un bel sole. Se avesse continuato a piovere avrebbe reso la giornata meno…..va behh,meno.
Oggi è salita all’onore delle cronache la questione della circolare governativa che consente di far uscire di casa i bambini da zero a 18 anni.
Di primo acchitto uno puo pensare che sia giusto,a parte che far rientrare nei bambini gente di 13/18 anni è un insulto al buon senso,ma se si analizza bene il misfatto,lo si trova sbagliato.
Purtroppo,tra il dire ed il fare,come si dice anche in Marina (dove ci sono stato,mio malgrado,essendo nato da vero Alpino),c’è di mezzo il mare.
La mamma “x”,diciamo mia figlia Marta,esce con Samuele nel passeggino e con Mattia che cammina sulle sue gambe,avendo lui quasi otto anni,(sette e mezzo,per la precisione),percorre pochi metri in mezzo alle vigne,dove abita,ed incontra la vicina “y” con il figlio Francesco,amicone di Mattia.
Patatrac ! I due bimbi ,sordi ai richiami delle due mamme,si abbracciano felici.
(come dargli torto..),La mamma “y”,positiva (speriamo di no,è una brava donna,ma suo marito,bravo uomo,fa il meccanico di auto,ed è autorizzato a lavorare,incontra tanti suoi clienti,qualcuno positivo -speriamo di no-) nell’impeto di separare i due infanti,ignari,si sforza e fa ripetuti colpi di tosse,( i colpi di tosse sono a volte ripetuti) ed ecco contagiati Marta,Samuele e Mattia.
E poi dicono che De Luca non ha ragione a dire che taglia le gomme delle carrozzine e dei passeggini della mamme….
Anche se non hanno niente da insegnare a nessun,vista la ***** dove stanno,i governanti lombardi e campani, si oppongono a questa liberalizzazione delle passeggiate con i bimbi. Non li amo,ma approvo questa tardiva presa di posizione.
Lasciamo stare quell’altra cacca di Salvini,che domenica 5 auspicherà l’apertura delle chiese per Pasqua.Quello si che ha capito tutto,spero che i suoi elettori ne facciano tesoro.
Come mai so che Salvini domenica sbroccherà in questo modo,essendo,teoricamente,mentre scrivo queste righe il 1° di aprile ?
Non è il primo di aprile,sto scrivendo domenica delle Palme.
Il perché è difficilissimo da capire.
Anche per me che ho un Q.I. extra superior….
Visto che ormai mi sono scoperchiato,devo dire che stasera,la conferenza stampa della protezione civile ha confermato un blando inizio della discesa di tutti i parametri della pandemia,dal numero dei deceduti al numero dei presenti in terapia intensiva,a quello dei contagiati fino a quello dei guariti.
Più che le norme governative,sembra faccia effetto il Santo Crocefisso di San Marcello,uscito di casa per andare a San Pietro.

Tornando al 1° di aprile.
Stavo abbastanza bene,niente tosse ed emottisi,la temperatura corporea oscillava fra 35,1 e 35,4,la pressione massima e minima regolari,la glicemia abbastanza bassa per effetto della dieta restrittiva,più che per la metformina.
Nell’orto il grosso dei lavori pesanti era concluso,il paventato freddo non era arrivato, come erroneamente previsto. (solo il mitico Paolo Sottocorona su la7 e Iceman su campanialive , sul calo ponderale e reale delle temperature mattutina erano stati prudentemente cauti) Dai vari siti come ilmeteo.it, meteo,it,3bmeteo.it,erano partite saette allarmanti su crollo delle temperature di 15/22 gradi.
Dunque l’insalata che è nell’orto,il prezzemolo seminato-come da tradizione- a San Giuseppe,i fiori dell’albicocco “spaccarella” e quelli del ciliegio del vicino,sono rimasti intatti. L’insalata cresce,il prezzemolo pure ed i fiori delle spaccarelle hanno perso solo i petali ma non l’abbozzo di frutto .Anche i germogli della vite fragolina procedono senza gelarsi.
Ma si sa,il 1° di aprile è il giorno degli scherzi da prete,mai sopportati.


Abbiamo scavallato anche il 1 aprile e ci siamo accorti che tutto quello che stiamo vivendo non è uno scherzo mal riuscito! Però alcuni non hanno voluto rinunciare al pesce d’aprile, anche se, vista la delicatezza del momento, gli scherzetti sono stati anticipati al giorno prima. Mi vorrei soffermare su tre pesci in particolare!
Il primo l’ha ideato il Viminale con l’originale trovata delle passeggiatine per i bimbi, che ne avevano impellente bisogno, visto che il resto dell’anno stanno a casa col naso sul cellulare. Vista la nostra spiccata “mediterraneità” l’effetto boomerang è stato immediato! “Pepepepepèpepepepepè meo amigo Charlie”, runner, ciclisti, “monopattinisti”, mancavano solo le amache e le grigliate ai semafori! Poi la sera è apparso l’uomo con l’aureola incorporata, con la sua aria sobria e rassicurante, , ad annunciare che nulla era cambiato, che la ministra forse voleva solo rompere la monotonia. Io sentivo un fastidioso stridere di unghie sullo specchio, ma con quella voce sensuale e quel sorrisetto amabile, ci potrebbe far bere olio di ricino spacciandolo per Amuchina potabile, senza alcun effetto collaterale

Passiamo al secondo pesce di aprile. L’ha ideato l’INPS, alle 23.59 del 31 marzo, ha iniziato il conto alla rovescia neanche fosse capodanno, anche qui sembrava una puntata anomala di Masterchef… “per fare la domanda da 600 euro avete tempo 60 secondi a partire dalla mezzanotte… 3…2…1…via”! E stranamente il server INPS è andato in tilt, strano, eppure era supportato da un Commodore 64! Sembra che nei prossimi giorni abbiano chiesto aiuto a ai siti porno,che non vanno mai in tilt (mi dicono,io sono estraneo a siffatti mondi) Abbèè ,il solito trucco italico di smontare le persone a forza di burocrazie e contrattempi, di complicare le cose all’ennesima potenza per farci rinunciare, siamo pigri di natura, quindi se la richiesta ce la fa il commercialista, ne approfittiamo, altrimenti rinunciamo e lasciamo che i 600 euro vadano a rimpinguare qualche vitalizio da fame per una vacanza in qualche Spa ad emergenza finita!
Ultimo pesce è quello delle mascherine: il tre di aprile il nostro Municipio ci ha generosamente recapitato la famosa mascherina regionale! (una per famiglia,che vi credete,quasi non ci credo nemmeno io,sembra di prendere in giro anche voi,dopo noi ) Sono proprio quelle di Bugs Bunny, come diceva l’adorabile De Luca, idolo assoluto del panorama politico italiano… sì sì proprio quello del lanciafiamme sulle feste di laurea, tra l’altro le fossette le ha pure lui! Poco male, in tempo di guerra va bene tutto, bisogna accontentarsi!.
Invece a me,come pesce d’aprile è capitato di peggio,uno scherzo durato ben quattro giorni. Ho ancora le ossa rotte,i tendini malconci,per non parlare delle mani,con diverse ferite, ed anchilosate e gonfie.
Naturalmente me ne assumo la colpa,nonostante che alla Fiat,dove ho lavorato 6 anni come capocantiere della Sice di San Nicola la Strada,mi hanno insegnato che non è importante trovare le colpe,ma le soluzione ai problemi.

La soluzione è stata quella di fermarmi per tutta la giornata di oggi, astenendomi da ogni attività fisica.
Sembra che vada meglio,temperatura sempre 35,2°.
Niente tosse,pressione 130/85,glicemia 140,temperatura esterna casa 18°.
E allora ?
Il primo di aprile,è cominciata una piccola polemica con mio fratello Dante,che mi accusava di mettere troppe cazzeggiature sul nostro gruppo famigliare Wzap chiamato “Nord vs Sud,” da lui ideato e di cui è amministratore.
Pungolato,gli ho prima consigliato di leggere le cose che postavo,elevandogli la sua cultura basale,invece di dedicare quasi tutto il suo tempo al bricolage.

Estratto di quei colloqui :


Dante
Minchia,va che c’è già il virus,non penserai di mandarci ste pezze tutto il giorno tutti i giorni. Ocio,che ti tolgo dal gruppo.
Risposta:
Leggi,ignurant,che magari la finisci di consumare elettricità nel garage a fare cose che non servono a crescere culturalment.Basta bricolage, CULTURA.
Ham cominciato bene questo mercoledi.
Davide,figlio di Dante :
attenzione,parte la rissa,si accettano scommesse.
Risposta:
Vi saluto,vado a fare bricolage. Devo rifare la scala che mena in cantina,tutta storta,fuori livello,nessun scalino con la stessa alzata e pedata.
La farò in legn.
E po’ te la mia d’ ul dutur de legg tutt i pezz che meti mi.
(tradotto :
Caro fratellino mio,non te la mica prescritto il tuo medico di leggere le cose interessanti che posto io…)

Mai zappa sui piedi è stata tanto dolorosa.

Da quel giorno,mi sono dedicato anima e corpo ai lavori per il rifacimento della scala che porta in cantina,una magnifica cantina che è capace di conservare,insieme a vini bianchi,rossi e neri,una temperatura costante di circa 24 gradi in tutte le stagioni.
Notevole,anche ne esistono delle migliori.
Mercoledi,giovedi,venerdi e sabato quattro giorni che hanno fatto impallidire,con rispetto parlando ,le quattro giornate di Colonia.
(furono quattro giornate che soffrii inenarrabilmente per l’uso di un deodorante al profumo di colonia,che mi irritò a sangue le ascella.
Ho utilizzato,a forza o a ragione,tutti materiali recuperati. Dalle pedane che,debitamente tagliate,hanno costituito la base dei sei scalini,tavole di truciolato nobilitato color noce tanganica ,resti di un mobile espositore dei forni da incasso,di quando avevo il negozio di elettrodomestici ed altro legno assortito conservato per anni.
E’ anche vero che ho sempre,insieme al congelatore pieno,un bella scorta di chiodi del sette e del cinque,più rari quelli del quattro e del tre,più viti per il legno assortite,diciamo nell’ordine di mezzo chilo,per ogni evenienza. Al brico di San Salvatore Telesino,come in altri brico,verosimilmente, si vendono viti e chiodi a peso. Geniale. Ho una bellissima sega circolare,pagata circa 100 euro,che benedico sempre,comprata a Leroy Merlin di NA,comprensivi di una lama di ricambio,che non ho ancora utilizzato,dopo un anno di possesso. Quando la roba è buona è buona .Ho due martelli da carpentiere,tenaglie,giraviti,seghe a mano,pinze,tronchesi da far invidia ad un ferramenta. Ho addirittura un calibro ed un bulino per segnare il ferro,prima di bucarlo. Trapani di cinque tipi diversi,ed un avvitatore,che,(chi l’ammuort),si è scassato proprio a febbraio,aggravandomi notevolmente il lavoro sulla scala di legn.
E comunque,avvitatore o non avviatore,la scala è finita.
Antonella è riuscita a scendere in cantina dopo tre anni,e non è ancora risalita.
Mio fratello,invidioso,ha scritto :
Nonostante abbia guardato con attenzione,ma non ho visto nessun scalino uguale all’altro.
Risposta :
Ogni lavoro artigianale vuole le sue misurate imperfezioni,per raggiungere le vette della perfezione.
In questi quattro giorni ci sono stati anche risvolti positivi. Ho messo le foto Work in progress dei lavori sulla scala,che hanno divertito famigliari ed amici,ed in cantina ho trovato un ricettario che portava ,fra le altre,quella del risotto alle anguille di lago.
Si soffriggono nell’olio,cipolla sedano e carota.Si versano nel tegame del soffritto i tranci di anguilla,senza spina,testa e coda,lasciandoli insaporire per alcuni minuti a fuoco lento Dopo,versate il riso,aggiungendo brodo vegetale.
Alla fine,prezzemolo e buccia di limone grattato,Niente formaggio.
Il pensiero di questo risotto insolito mi ha dato forza. Volevo farlo oggi,ma non avevo l’anguille.
Comunque,ieri sera,sabato,ho finalmente finito,ho messo anche una bella lampada a muro dei cinesi comprata un mese fa,dei quadri a sfondo montano e le foto dei miei tre nipotini,con sopra la scritta,a carattere grande 48 :
NONNO,LA SCALA DELLA CANTINA E’ LASTRICATA DI BUONE INTENZIONI,
NOI TI GUARDIAMO SCENDERE E SALIRE.
Chissà se funzionerà…
In settimana mi hanno anche portato una “jonta” (aggiunta)di legna per le stufe di 5 quintali a euro 12/ql. Più che onesto (in caso di recrudescenza del freddo,smentendo Sottocorona ed Iceman).
In totale,in questa macchietta di inverno mai nato,abbiamo consumato 30 ql di legna e dieci ql di fascine. Questo per ricordarmene il prossimo anno,ne dovrò comprare il doppio,non capitano due anni di fila di inverni color di quella sostanza maleodorante,che non è cioccolata.
Un’altra notizia rimarchevole,buona,è che alla Maugeri di Telese,hanno effettuato 350 tamponi covid19.
Tutti negativi,e fra questi mio genero,infermiere. Sono stati fatti perché è stata ricoverata una signora di Nola,poi trasferita a Benevento,e li deceduta, R.i.P.
Alle undici,dopo diversi anni,ahimè,ho visto il nostro Papa presenziare alla messa della domenica delle Palme.
La basilica vuota è stata brutta da vedere,ma il fatto che il Salvini si sia depresso ancora di più,dopo il suo appello ad aprire le chiese per le festività pasquali,mi ha rallegrato.

Stamattina ho lanciato via Wzap,un mini sondaggio:
“Ueee,nordici,c’è ancora la tradizione di offrire ,la Domenica delle Palme,uova sode bollite con un ramoscello di ulivo benedetto,a chi viene a casa oggi ?
Io la conservo sempre,anche da emigrant,e la quantità di oggi è indicativa del momento,non aspetto visite…(allegando la foto di un pentolino con due sole uova ed un ramoscello di ulivo),
Ho scoperto che nel Varesotto ed a Milano si,mentre nel bergamasco no.
La risposta più bella e commovente è stata di mio cugino Paolo,che mi ha ringraziato per aver ricordato quel gesto tradizionale,che hanno rinnovato grazie a me,mandandomi un video di sua mamma,la mia zia Rina,una seconda mamma,che testimoniava del fatto che il mio nonno,ul Lisander,detto “ul barbisun”,per via degli ottocenteschi baffoni,usava preparare un paiolo pieno di uova e un ramoscello di ulivo e le offriva a chiunque passava la fuori dalla cucina. Mi ricordava anche che nella mia “piccola” infanzia” gliene ho combinate di tutti i colori,(come dubitarne..)abitando a pochi metri,della “corte” della fattoria dove sono cresciuto fino ai sei anni,del “carillon” che le aveva regalato ul Virginio,suo marito,e che le ho rotto. Ricorda che ho consumato tutti i dentini del carillon a furia di sentirlo suonare. Dice che lo conserva ancora,dopo 60 anni.

Ps,chiedo scusa alla linea editoriale di campanialive per gettare qua e là qualche frecciata ,che potrebbe sembrare politica,ma è funzionale al mio scritto. Confido nella clemenza della Corte. Mi appello alle attenuanti generiche. Ed al mio passato,presente e futuro,virus permettendo, di giullare,poeta ed emigrant.

Da amministratore mi permetto di aggiungere qualche foto di quanto descritto da Sandro ;)

Le uova

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Le scale


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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » domenica 5 aprile 2020, 22:13

Iceman ha scritto: Oggi i social stanno distruggendo la memoria perchè il loro scopo è quello di proporre sempre nuovo e vendere. Fortunatamente esistono ancora dei "diari" come questo forum e ringrazio tutti per i Vs. contributi quotidiani.

Parole sante.
Avanti con i contributi quotidiani,c'è posto. :ola:
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » martedì 7 aprile 2020, 20:42

Martedi 7 aprile tempo bello t.8,5° circa San Giovanni Battista de la Salle

Ormai trascinato dal vortice che si è creato attorno a me,ho passato parte della giornata imbiancando muri e muretti esterni di un bianco strano.
Il bianco non poteva che essere strano,visto che è stato il risultato delle rimanenze di pitture dimenticate nella casetta degli attrezzi. Come faccio da una vita,le rimanenze di pitture interne non le butto,ma le conservo per quando arriva un’emergenza sanitaria e ti costringono in quarantena.
Questo è successo con le tavole di truciolato nobilitato color noce tanganica,con i chiodi di varie misure e con la mezza chilata di viti per il legno.
E con tante altre cose,che non sto a nominare,per non sembrare troppo previdente.Non ci tengo.
Poi sono passato a trapianti di piante.
Ma prima di parlarne,sono andato su campanialive,e mi sono trovato in un vortice di ricordi che non posso far a meno di seguire,girandoci in tondo dentro.
Ho appena letto, con molto interesse, il topic di Lemina,sulle osservazioni ornitologiche (viewtopic.php?f=42&t=4258&start=140) e devo dire che faccio i miei complimenti.
Sono un amante degli animali,cani in primis,e da pochi anni anche dei gatti,che ho imparato a conoscere a casa di Antonella,la mia seconda moglie.
Fra tutte le storie che potrei raccontare,un paio, in particolare sono rimaste indelebilmente nella mia vita.
Avrò avuto all’incirca quindici anni,ed a quei tempi a Natale,a Laveno Mombello dove vivevo ,lì nato e cresciuto,nevicava.
La notte di Natale ,con mio padre ed i miei fratelli,aspettavamo la mezzanotte ,per bruciare il rametto di Ginepro nel camino, e scaldare così il Bambino che nasceva, con la fiammata scoppiettante, che faceva il ginepro incendiato.
Era questa una tradizione fortemente rispettata ; la mattina della Vigilia,andavamo da un nostro amico che,ironia della sorte,veniva chiamato “il Sandrone" per la sua mole, ”,a differenza mia che venivo chiamato “il Sandrin”,e non per la mia mole.
Insieme alla costruzione del presepe,(l’albero ancora non lo facevamo), i ravioli,il cappone,i porcini sott’olio ,il torrone Sperlari,ed il “panettùn” Motta od Alemagna, festeggiavamo il Natale.
A quei tempi,al Nord Italia,non si usava la cena della Vigilia,e tutto finiva con una fetta di panettùn.
Appena passata la mezzanotte ,noi quattro ,perché la mia “mama” era già andata a letto,sentimmo dei rumori provenire dal prato fuori casa.
Abitavamo in una casa fuori dal paese,in una piccola contrada chiamata “quattro strade”. Intorno a noi poche case,una trattoria (Dell’isola) ,orti e pollai.
Usciti,vedemmo,al chiaror della luna piena,nel prato innevato,una bellissima cavalla con il suo puledrino.
Vagava alla ricerca di cibo,essendo tuttor icoperto di neve,anche se, vicino alle case, qualche filo d’erba affiorava. Appurammo che era di prorietà di un allevatore che aveva tante mucche,e solo quella cavalla che lasciava allo stato brado.
Un ricordo indelebile.



E poi,l’amore pe il pettirosso. I nostri genitori ci avevano insegnato che non era da cacciare,e tanto meno da mangiare.Secondo loro ,quando lo avvistavi,era certa la comparsa della dama bianca.
Se lo catturavamo,cosa abbastanza rara,nei ferretti posti nella neve per catturare i passeri,dovevamo liberarli.
Vero o non vero,era così probabile,a quelle latitudini,che la previsione fatta dai pettirossi,si avverava.
Su internet ho trovato questa bella storiella,che fa parte del variegato mondo delle leggende.
Abituati a fake news e schifezze varie,a catene di improbabili Sant’Antonii,queste leggende sono musica per bambini ed adulti.

Immagine


“Un piccolo uccellino grigio divideva la stalla a betlemme con la Sacra Famiglia. La notte, mentre la famiglia dormiva, l’uccellino notò che il fuoco che li scaldava stava per spengersi. Così, per tenere caldo il piccolo, volò verso le braci e tenne il fuoco vivo muovendo le ali per tutta la notte. Il mattino seguente l’uccellino fu premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per Gesù Bambino.”
Fin da piccolo,ormai cioè da più di sessant’anni,la vista di un pettirosso mi emoziona.
Tradizione vuole che sia un segnale del freddo in avvicinamento: a dire il vero,spesso e volentieri, ho osservato un collegamento fra la sua comparsa,e una diminuzione di temperatura. Ancor oggi,la vista di un pettirosso.mi apre il cuore alla speranza di freddo imminente.
Posso dire che,in tanti anni di avvistamenti,non ho mai visto una coppia di pettirossi,forse perché. a dispetto del suo aspetto e della simpatia che attira,è un tipino molto aggressivo e geloso del suo territorio.
Solo per attrarre la femmina e formare una coppia,diventa socievole,(e come dargli torto) coppia che nidificherà nei tronchi,fra le spaccature degli stessi, oppure ai piedi delle siepi, in una piccola cavità vicino al suolo, ben nascosto tra foglie di edera. Il nido si presenta come una piccola coppa rotonda di steli intrecciati, imbottito di foglie, piccole radici, muschio o peli.

Scrivendo queste riflessioni,che erano nate per inserirle nel topic di Lemina,piano piano ,e per colpa dei miei sproloqui logorroici,è diventata una cosa a sè,non più adatta come risposta al bell’elenco di osservazioni naturalistiche.

E’ vero,hanno poca attinenza con la quarantena,ma sono comunque legate ad essa per il tempo a disposizione,che rimane tanto.
Anche oggi ho passato una giornata intensa nell’orto e nel giardino torno torno,trapiantando un ulivo che stava in vaso ed altri arbusti che mi aspettavano da anni,così stretti nei loro contenitori.
Detto così sembra nà bazzecola,ma garantisco che ,spiantare prima,fare le fosse nel terreno,e mettere dei tutori,bagnare,non è proprio quello che si dice uno scherzo.
La sera,il bollettino della Protezione Civile, mi ha trasmesso un po’ di cauto ottimismo. Finalmente il trend è in discesa,compreso quello dei deceduti . Quest’ultimo dato fatica a seguire gli altri parametri,dai ricoveri,ai contagi ed agli intubati,ma è fisiologico,in quanto sconta sette/dieci giorni di ritardo.Sono persone che hanno contratto il virus dieci/quindici giorni fa,e dunque saranno sempre sfasate verso gl i altri parametri.

Naturalmente non mancano polemiche su queste conferenze stampa,ma io sono fra quelli che segue con interesse le versioni ufficiali,cercando di essere positivo. (non al virus)

Mascherina si,mascherina no,fake news sull’origine del virus,guanti monouso utili o no, complottismi vari, esperti “tuttologi” di ogni tipo,dietrologie,politici che vogliono mettersi in mostra,sciacalli che cercano un tornaconto.
Ho letto una storiella che parla di un acquirente straniero che,interessato ad una operazione immobiliare in Italia,avrebbe formulato all’agenzia italiana di pretendere uno sconto del 55%.
In caso diverso,dopo la fine dell’emergenza,non sarebbe nemmeno venuto a vedere gli immobili.
Più precisamente la richiesta :
: “Dato che le persone in Italia stanno andando in bancarotta a causa del virus, se siete disponibili ad offrirci una riduzione del prezzo del 55%, verremo a vederlo non appena terminato il pericolo”.
La risposta del titolare dell’agenzia immobiliare, dopo un iniziale momento di sorpresa, è stata netta: “La ringrazio per il Suo interesse. Tuttavia non prevediamo la possibilità di offrire una riduzione del prezzo del 55% come da Lei desiderato. Vede, il nostro Paese si è sempre rialzato dalle prove peggiori a cui la Storia lo ha sottoposto, ci rialzeremo anche questa volta. Fra le altre cose deteniamo oltre il 70% del patrimonio storico, artistico e culturale globale. Nel Mediterraneo, inoltre, sono fiorite le maggiori Civiltà dell’antichità. Civiltà che hanno condiviso cultura, progresso e conoscenza.
Credo che anche Lei si trovi nella sua abitazione, così avrà sicuramente il tempo di tradurre questa email, quindi Le scrivo in italiano e la invito a tradurre anche questo antico detto
: «Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani. Ma i leoni rimangono leoni ed i cani rimangono cani»”.


Essere positivi ed ottimisti non vuol dire illudersi che ne usciremo presto, (non sarò fra quelli che faranno finta che non è successo nulla,e, in sintonia con i miei famigliari,quando finirà l’isolamento,continueremo a distanziarci,ad usare prudenza nei contatti,a proteggerci ed a proteggere i nostri cuccioli) .
Però,credo che si possa cominciare a sperare.
Sperem !
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » mercoledì 8 aprile 2020, 13:24

Leggo sempre con molto piacere i tuoi scritti cosi come già lo era in tempi remoti del forum...

Avendo avuto la fortuna di conoscere il luogo in cui vivi e del quale parli in quel di Telese, posso comprendere meglio quando parli di orto , essenze, funghi, risotti , cantine, scale e tutto il resto..

é una fortuna avercele queste cose al mondo d'oggi

io qui mi arrangio ma posso fare poche cose se non sopratutto leggere, curare quelle poche piante che ho e a sistemare forum siti e stazioni meteo remote per quanto posso cercando di mantenere quanto più alto possibile il livello del sito.

Ieri proprio t'ho pensato in quanto ho rivisto in video chiamata un mio vecchio e caro amico di Campobasso che ha un'età a metà tra la mia e la tua anche lui amante della campagna degli animali dei cani e che sopratutto addestra e ammaestra con pazienza notevole.. Uno di Barletta sposato con una molisana che si è ritrovato a vivere più a nord delle sue origini al contrario di te. Ti chiederai perchè mi sei venuto in mente te? perchè a parte le similitudini del personaggio in questione che ho descritto sopra, quando mi recavo a Campobasso o Campouascio come si usa dire da quelle parti, passavo per la Telesina e per me Telese è sinonimo di Sandrone :-P

Sul covid confido che ci lascerà perdere entro l'autunno prossimo.. è un virus come gli altri, parte fa lo sborone , questo l'ha fatto in maniera un pò troppo maleducata, poi inizia a scontrarsi con le nostre difese immunitarie e inizia a mutare.. a forza di mutare diventa un raffreddore come tanti e buonanotte..

ecco il miglior augurio che posso fare a tutti noi è che questo covid-19 diventi come un banale raffreddore qualsiasi il prossimo autunno e che possiamo goderci in Santa pace l'inverno gelido che seguirà carico di neve e gelo come Dio vuole...
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » mercoledì 8 aprile 2020, 13:32

Intanto mi curo i miei mini alberelli di Robinia pseudo acacia

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le mie gatte

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e il castagno , nato stranamente da una castagna

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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda sandro » mercoledì 8 aprile 2020, 16:38

bello il bonsai di castagno e le micie. L'acacia mi sembra positiva a più di un virus.... :D
Eh.siamo tutti in speranzosa attesa,anche se oggi la Lombardia ha deluso tutti con il 40% di mobiliìtà in più rispetto a martedi scorso.
Evidentemente gli gnucchi siamo noi lombardi...altro che tedeschi.
Nel Lazio,invece,sembra che siano allo zero contagiati.
Sperem.

Ps
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Re: Se non tieni un diario,nella 40ena,che 40ena è ?

Messaggioda Iceman » mercoledì 8 aprile 2020, 22:38

la piana di Monteverna è una sorta di mini padania.. fortunatamente per te, molto ma molto meno inquinata...

sul fatto dei gnucchi devo darti ragione...
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