Giglio rosso ha scritto:bellissime foto, questa montagna è spettacolare con potenzialita nevose fuori dall'ordinario per quel che riguarda l'appennino campano
Diciamo che in genere l'intera catena dei Picentini, essendo molto sviluppata in lunghezza e con numerose cime alte, ha caratteristiche microclimatiche particolari e ottime potenzialità nevose. Lo sviluppo in lunghezza della Catena Montuosa ne amplifica i fenomeni Orografici poiché lavorano in sinergia più montagne, tutte di una certa altezza.
Il settore Pizzo-Monti Mai- Terminio mostra, visibilmente, grandi potenzialità nevose! Anche in termini di quota neve... spesso visibilmente più bassa di altre zone montuose anche più interne.
Ci sarà anche una motivazione legata all'intensità delle precipitazioni, la posizione della fascia montuosa la espone a buone precipitazioni un pò in tutte le correnti, trovandosi in una posizione di Spartiacque tra zone interne e costiere.
Per le abbondanti nevicate da Libeccio-Ponente (quelle dei giorni scorsi)la motivazione è palese, queste montagne sono in prima linea alle correnti umide Sud Occidentali, che vi generano insistenti precipitazioni orografiche... inoltre anche le correnti fredde da Nord Ovest riescono a giungere qui cariche di umidità essendo l'area montuosa pienamente aperta sul Golfo di Napoli a Nord Ovest
Per le nevicate con correnti Settentrionali/ Nord Orientali, gioca a favore la posizione quasi in serie della fascia Montuosa dal Terminio al Pizzo San Michele ( Passando per la catena dei monti Mai) che va a chiudere la vallata Irpinia a Sud, motivo per cui i venti di Tramontana e Grecale che entrano nella vallata irpina vanno ad impattare all'area montuosa innescando sollevamento orografico proprio lungo la fascia montuosa.
Ho notato che, quando entrano correnti fredde di Grecale e Tramontana, si autorigenerano Nuvoloni e Precipitazioni su tutta la fascia montuosa dal Terminio al Pizzo San Michele.
L'addensarsi della ventilazione più fredda dai quadranti Settentrionali provocherà, probabilmente, anche un calo dello zero termico a ridosso dell'area montuosa con calo della quota neve.
Le profonde e selvagge valli dei monti Mai, incassate e percorse da torrenti, probabilmente generano anche fenomeni di omotermia con quota neve visibilmente più bassa rispetto al Pizzo anche in presenza di correnti meridionali
Chimico, specializzato in Ambito Farmaceutico e Abilitato all'insegnamento delle Scienze Naturali. Professore di Scienze Della Terra- Meteorologia, Chimica e Biologia presso Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. Redattore di articoli online in ambito meteorologico e di pubblicazioni scientifiche in Ambito Chimico Farmaceutico.