Analisi Inverno 2014-15
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Analisi Inverno 2014-15
Stiamo entrando nel vivo della stagione autunnale, il Vortice Polare è in formazione, le fasi in essere e la fasi future di alcuni Indici Teleconnettivi appaiono ormai certe. Ci sono elementi dunque per poter elaborare una prima “bozza” di Analisi che si soffermerà soprattutto sul primo mese invernale (Dicembre). Chiaramente, come detto già altre volte, quest’analisi non deve essere carpita come una previsione, ma solo come un modo per poter descrivere e illustrare il possibile andamento di circolazione, nonché lo strutturamento delle figure bariche previste a larga scala sul continente Europeo e dunque anche sulla Penisola Italiana.
Siamo di fronte ad un cambiamento teleconnettivo, e conseguenzialmente di circolazione, rispetto agli ultimi 2 anni, cambiamento che si inizierà ad avvertire con vigoria soprattutto nella seconda parte autunnale e prima metà invernale.
Andiamo ad elencare le fasi di alcuni importanti Indici Teleconnettivi previsti per la prossima stagione invernale e le conseguenze che potrebbero causare al diverso dislocamento delle figure bariche :
• QBO : Di estrema importanza il cambiamento di fase della Quasi Biennal Oscillation da positiva (QBO+) in negativa (QBO-). Il cambiamento di fase di tale indice permette un mutamento marcato della circolazione stratosferica tropicale, e consiste in una periodica inversione dei venti zonali, ossia di quei venti diretti lungo i paralleli. Come possiamo vedere dal seguente grafico, che ho elaborato, siamo passati nuovamente ad una fase negativa dell’indice : ovvero quella fase dominata dalla propagazione dei venti orientali in lenta discesa dalle quote più alte.
Quando la QBO è in fase positiva, ossia nella fase di propagazione dei venti occidentali come lo si è avuto lo scorso inverno, e in generale per quasi 1 anno e mezzo fino allo scorso aprile, sarà molto più facile osservare l’approfondimento e il raffreddamento del Vortice Polare Stratosferico con marcati Stratcooling (anche più di uno lo scorso inverno) con evidenti ripercussioni anche sul Vortice Polare Troposferico che risulterà anch’esso molto compatto con evidenti differenze bariche intercorrenti tra alte e medie e basse latitudini europee e mediterranee per la teoria di circolazione di Baldwin e Dunkerton. Logicamente, tutto questo, non può portare altro che un rafforzamento della corrente a getto con una circolazione prettamente zonale su latitudini europee e mediterranee con antizonalità davvero molto limitata. E’ un po’ quello che abbiamo vissuto lo scorso inverno…
Quando la QBO è in fase negativa, ossia nella fase di propagazione dei venti orientali, fase che contraddistinguerà la prossima stagione invernale, la Stratosfera registra generalmente sempre temperature più elevate (più probabili Stratwarming) con flussi di calore in salita fautrici di un Vortice Polare Stratosferico, con riflessi anche in Troposfera, molto più disturbato e debole, propenso a scendere verso le medie e basse latitudini. La corrente a getto tende a diminuire drasticamente favorendo maggiormente la risalita anticiclonica azzorriana in Atlantico ed Europa occidentale. La QBO- dunque, in siffatto inquadramento circolatorio, favorisce l’antizonalità e l’andamento retrogrado di masse d’aria gelide continentali verso l’Europa e il Mediterraneo. Anche l’Anticiclone Russo-Siberiano dunque ha molta più probabilità di formazione e di estensione.
• ATTIVITA’ SOLARE : Nonostante qualche timido segnale di ripresa l’attività solare si mantiene bassa molto vicino al minimo. Come possibile apprezzare da questo grafico, per una fase di cosi ugual quiescenza solare come l’attuale, dobbiamo risalire addirittura ai primi del 900.
Dunque avendo una QBO- e una bassa attività solare il rischio di Riscaldamenti Stratosferici nel prossimo inverno diventano ipotesi probabili e, dunque il VP, si prevede molto disturbato.
• ENSO : Sembra confermarsi una fase di El Nino debole-moderata. Nessun Nino Strong all’orizzonte. Come possiamo ben vedere, dopo gli evidenti disturbi relativi ai mesi di Luglio e parte di Agosto, oggetto già di studio nei precedenti articoli dove addirittura le SSTA nella zona 3.4 erano riscese su valori neutri o leggermente negativi, dalla seconda metà di Agosto e durante il mese di Settembre si è assistito ad una risalita delle SSTA fin oltre il valore di +0.5.
El Nino dunque è in rinforzo come testimonia anche l’indice MEI che per Agosto chiude con un +0.816.
Ricordo che quando il MEI supera il valore di +1.2, combinato a SSTA superiori a +0.5, si può iniziare a parlare di Nino Strong. L’Indice non dovrebbe subire altre risalite attestandosi tra i 0.8 e 1.0, dunque avremo un El Nino moderato, con possibilità di qualche altro temporaneo disturbo alle SSTA non escluso.
La fase prevista di El Nino moderato dovrebbe garantirci un inverno non secco e in media come precipitazioni. Se ci fosse stato un El Nino Strong combinato ad una QBO-, sarebbe stato possibile pensare ad un occidentalizzazione delle colate di aria fredda e antizonali con il nord Italia ed Europa occidentale sicuramente più favorite del centro-sud Italia in termini di freddo e neve con quest’ultima area alle prese con una stagione per lunghi tratti mite e dominata dallo scirocco ma in compenso una stagione a tratti anche molto piovosa. Non dovrebbe essere questo il caso. Si avrebbe il giusto mix tra precipitazioni e traiettoria delle possibili colate fredde meridiane e antizonali.
• SSTA : Davvero interessantissimo il quadro delle SSTA nelle ultime settimane. Ho preso di riferimento il quadro delle SSTA di circa 1 mese e mezzo fa e uno attuale del 30 settembre 2014.
Come si può evincere, quello che balza agli occhi, è la formazione in pieno Atlantico di una bolla di acqua molto fredda che parte in pratica dal Labrador fino a sfiorare il Portogallo occidentale! Tale anomalia negativa si sta espandendo sempre più verso nord-est finendo per influenzare anche la temperatura del mare d’Islanda. Ampiamente prevedibile invece il fortissimo raffreddamento del Mar di Norvegia e del Mar Baltico il quale in estate aveva fatto registrare un importante anomalia positiva per via di un estate molto calda. Ma sappiamo che la limitata estensione e profondità di tale porzione di mare, favorisce l’acquisto e la perdita di calore in termini rapidi. Anomalie negative anche per il nostro Adriatico e per il Mar Egeo.
Sicuramente però l’anomalia più importante è quella dell’Atlantico e, data la stagione ormai avanzata e data anche la decellerazione di fusione dei ghiacci artici essendo terminata la stagione estiva, tale anomalia negativa potrebbe anche acuirsi col passar del tempo diventando sempre più marcata. Sappiamo che durante l’autunno e l’Inverno, con il VP che si approfondisce, il perdurare di SSTA negative attorno al Labrador e nel cuore dell’Atlantico favoriscono formazioni ciclogenetiche sul Medio-Nord Atlantico e conseguenti blocchi altopressori tra Islanda e Scandinavia e anche sull’Europa occidentale, blocchi capaci di interdire e interrompere il flusso zonale.
• Adesso vado a mostrare 3 emisferiche relative al Vortice Polare neo nascituro per poter fare una serie di considerazioni :
Come possiamo vedere dall’Emisferica del 10 settembre il VP nascente era essenzialmente compatto, completamente sbilanciato ad Ovest verso la Groenlandia e il Canada, difatti proprio in tale periodo l’East Coast degli Stati Uniti ha visto un ondata di freddo decisamente fuori stagione. Questo fa capire come il Vortice Polare Troposferico si sia formato sugli schemi della vecchia circolazione relativa allo scorso inverno e anche relativa a questa primavera ed estate con flusso zonale in tali periodi conseguenzialmente irrefrenabile per buoni tratti su Europa occidentale e Mediterraneo.
La seconda emisferica relativa alla giornata del 1 ottobre ci mostra invece un VP maggiormente disturbato e molto meno decentrato solo sul Canada ma con un asse più coinvolgente e favorevole anche ad Oriente direzione Eurasia.
La terza emisferica prevista tra 108 ore ci mostra invece un VP completamente a pezzi con un Azzorriano molto potente che scavalca addirittura la Scandinavia (SCAND+) provocando i primi veri freddi per l’Europa orientale a causa del conseguente movimento antizonale di masse d’aria fredde continentali verso ovest.
La forza del flusso atlantico ad ovest però è ancora presente come possiamo vedere.
Andando a concludere quindi ritengo che la prima parte stagionale autunnale continuerà quasi sulla falsa riga della vecchia circolazione : ovvero con una zonalità depressionaria che sull’Europa occidentale e sull’Italia potrà risultare ancora accesa e intensa intervallata anche da importanti periodi anticiclonici. Ma col passar del tempo, con gradualità, e soprattutto dalla seconda parte di Novembre in poi e Dicembre le forzanti teleconnettive esposte potrebbero farsi sentire e indirizzare la circolazione verso lo schema barico esposto durante l’analisi e di questo tipo :
Chiaramente tale cartina è solo una bozza di massima di una configurazione che potrebbe accadere con una certa frequenza nel periodo indicato, con relative pause miti e zonali possibili, come è normale che sia.
Saranno probabili anche distensioni azzorriane, non solo in SCAND+ come evidenziato sulla cartina, ma anche più occidentali e quindi con conseguenziali contributi perturbati meridiani e artici con coinvolgimento anche del nord Italia. L’esatto dislocamento delle figure bariche con eventuali shift e distensioni, minimi pressori ecc. sarà la modellistica chiaramente a stabilirlo a tempo debito ed è impossibile già da ora dichiarare con precisione qualcosa in tal senso. Quello che voglio indicare e porre in evidenza, in estrema sintesi, è la possibilità di come la fine della stagione autunnale e l’avvio della stagione invernale (quindi seconda parte novembre e dicembre) potrebbe presentare una circolazione votata maggiormente agli scambi meridiani e anche ad una certa antizonalità, con un paio di irruzioni continentali anche di livello non escluse. Quindi un AO e NAO prettamente neutro-negative, e un PNA con possibili diverse puntate verso la positività. Prima parte invernale dunque che potrebbe risultare molto fredda sull’Europa orientale e Russia.
Questa per ora è la mia linea di pensiero, chiaramente surrogata dalle Teleconnessioni. Vedremo come evolverà la situazione con altri brevi aggiornamenti flash e verso la fine del mese-inizi Novembre con un nuova corposa Analisi dove si inizerà a tener conto, avendo a disposizione un Vortice Polare più profondo e maturo, anche dei movimenti del Vortice Polare Stratosferico e del conseguenziale indice NAM. Sarà da considerare anche l’avanzamento dello Snow-Cover .
A tal proposito non è tanto lo spessore della copertura nevosa ad essere importante quanto il grado di avanzamento della copertura nevosa stessa al di sotto del 60° parallelo. In pratica maggiore è il grado di avanzamento dello snow-cover e più probabile sarà avere un Vortice Polare disturbato. Dunque ci sono ancora diversi aspetti da verificare e confrontare.
A presto per nuovi aggiornamenti…
Siamo di fronte ad un cambiamento teleconnettivo, e conseguenzialmente di circolazione, rispetto agli ultimi 2 anni, cambiamento che si inizierà ad avvertire con vigoria soprattutto nella seconda parte autunnale e prima metà invernale.
Andiamo ad elencare le fasi di alcuni importanti Indici Teleconnettivi previsti per la prossima stagione invernale e le conseguenze che potrebbero causare al diverso dislocamento delle figure bariche :
• QBO : Di estrema importanza il cambiamento di fase della Quasi Biennal Oscillation da positiva (QBO+) in negativa (QBO-). Il cambiamento di fase di tale indice permette un mutamento marcato della circolazione stratosferica tropicale, e consiste in una periodica inversione dei venti zonali, ossia di quei venti diretti lungo i paralleli. Come possiamo vedere dal seguente grafico, che ho elaborato, siamo passati nuovamente ad una fase negativa dell’indice : ovvero quella fase dominata dalla propagazione dei venti orientali in lenta discesa dalle quote più alte.
Quando la QBO è in fase positiva, ossia nella fase di propagazione dei venti occidentali come lo si è avuto lo scorso inverno, e in generale per quasi 1 anno e mezzo fino allo scorso aprile, sarà molto più facile osservare l’approfondimento e il raffreddamento del Vortice Polare Stratosferico con marcati Stratcooling (anche più di uno lo scorso inverno) con evidenti ripercussioni anche sul Vortice Polare Troposferico che risulterà anch’esso molto compatto con evidenti differenze bariche intercorrenti tra alte e medie e basse latitudini europee e mediterranee per la teoria di circolazione di Baldwin e Dunkerton. Logicamente, tutto questo, non può portare altro che un rafforzamento della corrente a getto con una circolazione prettamente zonale su latitudini europee e mediterranee con antizonalità davvero molto limitata. E’ un po’ quello che abbiamo vissuto lo scorso inverno…
Quando la QBO è in fase negativa, ossia nella fase di propagazione dei venti orientali, fase che contraddistinguerà la prossima stagione invernale, la Stratosfera registra generalmente sempre temperature più elevate (più probabili Stratwarming) con flussi di calore in salita fautrici di un Vortice Polare Stratosferico, con riflessi anche in Troposfera, molto più disturbato e debole, propenso a scendere verso le medie e basse latitudini. La corrente a getto tende a diminuire drasticamente favorendo maggiormente la risalita anticiclonica azzorriana in Atlantico ed Europa occidentale. La QBO- dunque, in siffatto inquadramento circolatorio, favorisce l’antizonalità e l’andamento retrogrado di masse d’aria gelide continentali verso l’Europa e il Mediterraneo. Anche l’Anticiclone Russo-Siberiano dunque ha molta più probabilità di formazione e di estensione.
• ATTIVITA’ SOLARE : Nonostante qualche timido segnale di ripresa l’attività solare si mantiene bassa molto vicino al minimo. Come possibile apprezzare da questo grafico, per una fase di cosi ugual quiescenza solare come l’attuale, dobbiamo risalire addirittura ai primi del 900.
Dunque avendo una QBO- e una bassa attività solare il rischio di Riscaldamenti Stratosferici nel prossimo inverno diventano ipotesi probabili e, dunque il VP, si prevede molto disturbato.
• ENSO : Sembra confermarsi una fase di El Nino debole-moderata. Nessun Nino Strong all’orizzonte. Come possiamo ben vedere, dopo gli evidenti disturbi relativi ai mesi di Luglio e parte di Agosto, oggetto già di studio nei precedenti articoli dove addirittura le SSTA nella zona 3.4 erano riscese su valori neutri o leggermente negativi, dalla seconda metà di Agosto e durante il mese di Settembre si è assistito ad una risalita delle SSTA fin oltre il valore di +0.5.
El Nino dunque è in rinforzo come testimonia anche l’indice MEI che per Agosto chiude con un +0.816.
Ricordo che quando il MEI supera il valore di +1.2, combinato a SSTA superiori a +0.5, si può iniziare a parlare di Nino Strong. L’Indice non dovrebbe subire altre risalite attestandosi tra i 0.8 e 1.0, dunque avremo un El Nino moderato, con possibilità di qualche altro temporaneo disturbo alle SSTA non escluso.
La fase prevista di El Nino moderato dovrebbe garantirci un inverno non secco e in media come precipitazioni. Se ci fosse stato un El Nino Strong combinato ad una QBO-, sarebbe stato possibile pensare ad un occidentalizzazione delle colate di aria fredda e antizonali con il nord Italia ed Europa occidentale sicuramente più favorite del centro-sud Italia in termini di freddo e neve con quest’ultima area alle prese con una stagione per lunghi tratti mite e dominata dallo scirocco ma in compenso una stagione a tratti anche molto piovosa. Non dovrebbe essere questo il caso. Si avrebbe il giusto mix tra precipitazioni e traiettoria delle possibili colate fredde meridiane e antizonali.
• SSTA : Davvero interessantissimo il quadro delle SSTA nelle ultime settimane. Ho preso di riferimento il quadro delle SSTA di circa 1 mese e mezzo fa e uno attuale del 30 settembre 2014.
Come si può evincere, quello che balza agli occhi, è la formazione in pieno Atlantico di una bolla di acqua molto fredda che parte in pratica dal Labrador fino a sfiorare il Portogallo occidentale! Tale anomalia negativa si sta espandendo sempre più verso nord-est finendo per influenzare anche la temperatura del mare d’Islanda. Ampiamente prevedibile invece il fortissimo raffreddamento del Mar di Norvegia e del Mar Baltico il quale in estate aveva fatto registrare un importante anomalia positiva per via di un estate molto calda. Ma sappiamo che la limitata estensione e profondità di tale porzione di mare, favorisce l’acquisto e la perdita di calore in termini rapidi. Anomalie negative anche per il nostro Adriatico e per il Mar Egeo.
Sicuramente però l’anomalia più importante è quella dell’Atlantico e, data la stagione ormai avanzata e data anche la decellerazione di fusione dei ghiacci artici essendo terminata la stagione estiva, tale anomalia negativa potrebbe anche acuirsi col passar del tempo diventando sempre più marcata. Sappiamo che durante l’autunno e l’Inverno, con il VP che si approfondisce, il perdurare di SSTA negative attorno al Labrador e nel cuore dell’Atlantico favoriscono formazioni ciclogenetiche sul Medio-Nord Atlantico e conseguenti blocchi altopressori tra Islanda e Scandinavia e anche sull’Europa occidentale, blocchi capaci di interdire e interrompere il flusso zonale.
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Come possiamo vedere dall’Emisferica del 10 settembre il VP nascente era essenzialmente compatto, completamente sbilanciato ad Ovest verso la Groenlandia e il Canada, difatti proprio in tale periodo l’East Coast degli Stati Uniti ha visto un ondata di freddo decisamente fuori stagione. Questo fa capire come il Vortice Polare Troposferico si sia formato sugli schemi della vecchia circolazione relativa allo scorso inverno e anche relativa a questa primavera ed estate con flusso zonale in tali periodi conseguenzialmente irrefrenabile per buoni tratti su Europa occidentale e Mediterraneo.
La seconda emisferica relativa alla giornata del 1 ottobre ci mostra invece un VP maggiormente disturbato e molto meno decentrato solo sul Canada ma con un asse più coinvolgente e favorevole anche ad Oriente direzione Eurasia.
La terza emisferica prevista tra 108 ore ci mostra invece un VP completamente a pezzi con un Azzorriano molto potente che scavalca addirittura la Scandinavia (SCAND+) provocando i primi veri freddi per l’Europa orientale a causa del conseguente movimento antizonale di masse d’aria fredde continentali verso ovest.
La forza del flusso atlantico ad ovest però è ancora presente come possiamo vedere.
Andando a concludere quindi ritengo che la prima parte stagionale autunnale continuerà quasi sulla falsa riga della vecchia circolazione : ovvero con una zonalità depressionaria che sull’Europa occidentale e sull’Italia potrà risultare ancora accesa e intensa intervallata anche da importanti periodi anticiclonici. Ma col passar del tempo, con gradualità, e soprattutto dalla seconda parte di Novembre in poi e Dicembre le forzanti teleconnettive esposte potrebbero farsi sentire e indirizzare la circolazione verso lo schema barico esposto durante l’analisi e di questo tipo :
Chiaramente tale cartina è solo una bozza di massima di una configurazione che potrebbe accadere con una certa frequenza nel periodo indicato, con relative pause miti e zonali possibili, come è normale che sia.
Saranno probabili anche distensioni azzorriane, non solo in SCAND+ come evidenziato sulla cartina, ma anche più occidentali e quindi con conseguenziali contributi perturbati meridiani e artici con coinvolgimento anche del nord Italia. L’esatto dislocamento delle figure bariche con eventuali shift e distensioni, minimi pressori ecc. sarà la modellistica chiaramente a stabilirlo a tempo debito ed è impossibile già da ora dichiarare con precisione qualcosa in tal senso. Quello che voglio indicare e porre in evidenza, in estrema sintesi, è la possibilità di come la fine della stagione autunnale e l’avvio della stagione invernale (quindi seconda parte novembre e dicembre) potrebbe presentare una circolazione votata maggiormente agli scambi meridiani e anche ad una certa antizonalità, con un paio di irruzioni continentali anche di livello non escluse. Quindi un AO e NAO prettamente neutro-negative, e un PNA con possibili diverse puntate verso la positività. Prima parte invernale dunque che potrebbe risultare molto fredda sull’Europa orientale e Russia.
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Stupenda analisi,a lunghissimo termine!
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Ottima analisi!!!
Lo scenario era più o meno il medesimo già a fine agosto , allorquando già sembravano esserci le basi teleconnettive per una possibile prima parte d'inverno favorevole a delle incursioni gelide antizonali per l'Italia ( specie per dicembre e prima metà di gennaio) , anche se con alcuni valori ancora molto temporanei come era allora l'anomalia rovente di SSTA sul mar Baltico e mare del Nord , poi come previsto sbollentatasi con l'incalzare dell'autunno ...
Lo scenario era più o meno il medesimo già a fine agosto , allorquando già sembravano esserci le basi teleconnettive per una possibile prima parte d'inverno favorevole a delle incursioni gelide antizonali per l'Italia ( specie per dicembre e prima metà di gennaio) , anche se con alcuni valori ancora molto temporanei come era allora l'anomalia rovente di SSTA sul mar Baltico e mare del Nord , poi come previsto sbollentatasi con l'incalzare dell'autunno ...
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- Burian
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Grazie Ragazzi
Picentino si, il quadro teleconnettivo sembra indicare questo per ora...
Per questo io alla cena irpina volevo brindare al Dicembre 2014.... Nella mia testa già c'era una parte di questa analisi
Poi bella conferma nell'ultimo mese da parte delle SSTA : quella grandissima bolla d'acqua fredda spaparanzata in Atlantico è un altro mattoncino da mettere su all'Azzorriano per le probabili e ipotetiche chiusure zonali
Anche se la situazione dovrà essere monitorata volta per volta visto che ci sono ancora alcune variabili da tenere in considerazione (stratosfera con fine dell'approfondimento del VPS e relativo NAM, snow-cover ecc. ecc.). Ripeto, siamo al 2 ottobre è solo un ipotetico schema barico e circolatorio inerente alla seconda parte di Novembre e Dicembre.. C'è ancora tantissima strada da fare....
Picentino si, il quadro teleconnettivo sembra indicare questo per ora...
Per questo io alla cena irpina volevo brindare al Dicembre 2014.... Nella mia testa già c'era una parte di questa analisi
Poi bella conferma nell'ultimo mese da parte delle SSTA : quella grandissima bolla d'acqua fredda spaparanzata in Atlantico è un altro mattoncino da mettere su all'Azzorriano per le probabili e ipotetiche chiusure zonali
Anche se la situazione dovrà essere monitorata volta per volta visto che ci sono ancora alcune variabili da tenere in considerazione (stratosfera con fine dell'approfondimento del VPS e relativo NAM, snow-cover ecc. ecc.). Ripeto, siamo al 2 ottobre è solo un ipotetico schema barico e circolatorio inerente alla seconda parte di Novembre e Dicembre.. C'è ancora tantissima strada da fare....
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Ottima analisi .. vedremo
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Assenza,
più acuta presenza.
Attilio Bertolucci, Sirio. 1929
Sono Lombardo al 51%
Campano Al 49%
Odio i termini inglesi.
Parliamo e scriviamo italiano,grazie.
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- aleks1992
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Bella analisi. complimenti !
- Neve83
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Bene Burian.. belle come sempre le tue analisi
Cade la neve: tutt'intorno è pace. ❄ ⛄ ❄ ❄️ ⛄ ❄ ❄️ ⛄ ❄
- sannio_snow
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Burian ti faccio i miei più sinceri complimenti. Le tue analisi sono sempre puntuali e interessantissime. Speriamo che quest'anno ci sia davvero un dicembre coi fiocchi...
- luka avellino
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Iceman
Ricomincio da tre
Il freddo unisce il caldo separa...
Ridatemi il febbraio del 1956 ... 2018 c'eravamo quasi...
La neve è neve...la grandine è grandine
Datemi canna albanese vorrei vedere Napoli sepolta dalla neve più che in una città svedese
31/10/19 to 29/11/19 record di 30 gg. di pioggia
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Grazie a tutti ragazzi
E grazie mille ad Ice della Home anke x quest' ultima analisi
http://www.campanialive.it/articoli-met ... ALISI_SULL’_INVERNO_2014_-15
E grazie mille ad Ice della Home anke x quest' ultima analisi
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Iceman
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- Picentino27
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Re: Analisi Inverno 2014-15
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Re: Analisi Inverno 2014-15
complimenti albe ' !
NUTRO PROFONDA STIMA VERSO L'UOMO GIGI D'AGOSTINO: UNA STIMA CHE VA' AL DI LA' DEL SUO PERCORSO MUSICALE, MA CHE NASCE DALL'UMILTA', SENSIBILITA' , DOLCEZZA CON CUI IL D'AGOSTINO PITTURA LE SUE EMOZIONI MUSICALI E CHE RENDE REALI LE MIE SENSAZIONI
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Burian ha scritto:.......La forza del flusso atlantico ad ovest però è ancora presente come possiamo vedere.
....Andando a concludere quindi ritengo che la prima parte stagionale autunnale continuerà quasi sulla falsa riga della vecchia circolazione : ovvero con una zonalità depressionaria che sull’Europa occidentale e sull’Italia potrà risultare ancora accesa e intensa intervallata anche da importanti periodi anticiclonici. Ma col passar del tempo, con gradualità, e soprattutto dalla [b]seconda parte di Novembre in poi e Dicembre..........[/b]
Prendo spunto da questo passaggio della mia Analisi di giorni fa, per poter ribadire 2 cose :
1) Non sono certamente maturi i tempi, come sostenuto e spiegato in Analisi in questo mese di ottobre e fino all'ultima parte di Novembre per un cambio di circolazione importante contraddistinta ad Antizonalità o anche solo per un tempo più Meridiano sul Bacino del Mediterraneo.Fattori che chiaramente hanno bisogno di un blocco zonale deciso e abbastanza duraturo.
Dovremo subirci ancora un tipo di circolazione caratterizzata sul Mediterraneo da periodi anticiclonici e sopramedia intervallati da ondulazioni depressionarie atlantiche da NW. Dunque un tempo prettamente zonale, nulla di nuovo insomma.
2) Nello stesso tempo però guardando la distribuzione in Troposfera del Vortice Polare, si nota un asse comunque molto più orientale e meno sbilanciato ad ovest verso Canada e USA. Questo sta emergendo sopratutto nelle ultime settimane in quanto per gli inizi di settembre (da notare la mia prima emisferica meteociel postata in Analisi) si notava invece un asse e un dislocamento del VP completamente diverso e molto vicino alla posizione spesso assunta negli scorsi mesi e stagioni.
Questo a mio avviso potrebbe essere un primo passo in avanti in prospettive future a lunga gittata per il concretizzarsi del cambio di circolazione di cui ho parlato in Analisi dalla seconda parte di Novembre e Dicembre.
Conclusione, di questo mio intervento spicciolo odierno, sulla situazione attuale delle SSTA davvero sempre più intriganti e notevoli con le importanti anomalie negative che ormai si sono estese a tutto l'Atlantico sino a sfiorare le coste occidentali portoghesi e sopratutto estendendosi sempre più verso nord est raggiungendo l'Islanda e congiungendosi addirittura con le altrettante Anomalie Negative del Mar di Norvegia... Come già spiegato in Analisi la disposizione delle SSTA è molto favorevole, con l'andar avanti della stagione che consentirà un fisiologico approfondimento del VP, a risalite anticicloniche azzorriane sull'Europa occidentale con conseguente chiusura a più riprese della porta atlantica...
Da registrare inoltre anche l'aggiornamento QBO che tra qualche settimana raggiungerà valori nettamente negativi fino a 50 mb. Ribadisco quanto detto in Analisi : la prima parte invernale (che poi è stata quella analizzata) ovvero da fine Novembre e Dicembre potrebbe esser ottima con antizonalità e tendenza a chiusura della porta atlantica sul Mediterraneo. Potrebbero scapparci sinottiche con irruzioni continentali anche di livello nell'attuale quadro teleconnettivo nel periodo preso in esame...
Russia ed est Europeo potrebbero invece iniziare a raffreddarsi nettamente già tra qualche settimana per una stagione che si preannuncerebbe molto rigida su tali zone...
Vediamo come evolverà la situation...
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Si parla in altri lidi dell'OPI che al momento è fortemente negativo ( -3 circa ) cosa che ribadirebbe la forte componente antizonale nell'impianto barico generale Euro-asiatico per la prossima stagione invernale ( specie prima parte) ... tu ti fidi dell'October Pattern Index , Alberto?
Inoltre , il dislocamento dell'asse del VPT sulla Siberia potrebbe favorire un bel freddo nelle prossime settimane , il che a sua volta con le nevicate che ne scaturirebbero si potrebbero iniziare a formare le inversioni termiche (aiutate dall'albedo) per la formazione di un bacino gelido al suolo che si spera possa evolvere in un ipotetico HP termico russo-siberiano ( chiamato volgarmente "orso" ) , che era assente la scorsa stagione invernale e che potrebbe garantirci un buon serbatoio freddo tutto sommato abbastanza vicino a "casa" .. il ragionamento è corretto??
Inoltre , il dislocamento dell'asse del VPT sulla Siberia potrebbe favorire un bel freddo nelle prossime settimane , il che a sua volta con le nevicate che ne scaturirebbero si potrebbero iniziare a formare le inversioni termiche (aiutate dall'albedo) per la formazione di un bacino gelido al suolo che si spera possa evolvere in un ipotetico HP termico russo-siberiano ( chiamato volgarmente "orso" ) , che era assente la scorsa stagione invernale e che potrebbe garantirci un buon serbatoio freddo tutto sommato abbastanza vicino a "casa" .. il ragionamento è corretto??
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Ah ed una buona snowcover entro il mese di Ottobre/metà novembre potrebbe incrementare l'albedo ed aumentare dunque la potenza delle inversioni termiche e di conseguenza le possibilità di formazione dell'HP termico russo-siberiano???
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Nicola, ti dico la verità : sono molto scettico e non mi attrae l'Opi, magari posso sbagliare a valutarlo così eh?! Ci mancherebbe.
Ma mi da l'impressione che Va a ripetere le possibili configurazioni e patterns previsti che già possono estrapolarsi tranquillamente da un attenta ed esauriente Analisi Teleconnettiva. Lo vedo come una sorta di ripetizione!
La verità : io non lo consulto e nn l'ho guardato per quest'anno per esempio, eppure mi trovo con quello che dice secondo quanto tu affermi (ovvero in estremissima sintesi dichiara ad una prima parte invernale fortemente antizonale).
Questo mi fa pensare ancor di più che è solo una ripetizione d'insime degli input teleconnettivi analizzati uno ad uno e mediati
Ma mi da l'impressione che Va a ripetere le possibili configurazioni e patterns previsti che già possono estrapolarsi tranquillamente da un attenta ed esauriente Analisi Teleconnettiva. Lo vedo come una sorta di ripetizione!
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Re: Analisi Inverno 2014-15
Ottimo , quindi forse si potrebbe dire che è un indice descrittivo della media delle predizioni estemporanee dei vari indici predittivi , appunto ...
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