Non mi trovo concorde con il discorso stagioni astronomiche e meteorologiche...inoltre non capisco davvero il discorso secondo il quale i movimenti a 5000 mt non ci condizionano?! Le carte di geopotenziali sono appunto a 5500 mt circa (500hpa)... esprimo brevemente la mia e vi linko un articolo che feci ad inizi di settembre sull'argomento in questione :
Le stagioni meteorologiche sono state suddivise mediante convenzione ma dietro tale convenzione ci sono motivazioni fisiche, statistiche e climatologiche oltre che puramente motivazioni di Analisi Meteorologica…
Senza dilungarmi troppo è stato infatti riscontrato statisticamente parlando che la disposizione delle figure bariche che contraddistinguono il quadro meteorologico cominciano a mutare e a mostrare segni di cambiamento (a seconda della stagione) circa 2/3 settimane prima dell’equinozio o solstizio legato al succedersi delle stagioni astronomiche.
Inoltre, sempre ricorrendo ad adeguate tecniche statistiche, è stato riscontrato che il mese più freddo dell’anno e il mese in cui le figure bariche con il loro dislocamento e disposizione esprimono la massima espressione in essere dell’inverno, è Gennaio. Discorso opposto : il mese più caldo dell’anno e il mese in cui le figure bariche con il loro dislocamento e disposizione esprimono la massima espressione in essere dell’estate, è Luglio.
Ora, siccome le stagioni sono composte da 3 mesi ognuno, Gennaio e Luglio si pongono esattamente al centro rispettivamente tra Dicembre e Febbraio e Giugno ed Agosto. Per tale motivazione, dato che in climatologia l’analisi media mensile la si effettua dal primo giorno del mese all’ultimo, e dato anche la motivazione esposta più sopra legata al mutamento e dislocamento delle figure bariche che avviene prima della data dell’equinozio/ solstizio, è stato convenzionalmente deciso che le stagioni invernali ed estive dovevano partire dal Primo giorno di Dicembre/Giugno all’ultimo giorno di Febbraio/Agosto.
La primavera meteorologica e l’autunno meteorologico sono una conseguenza derivante dalla suddivisione estiva ed invernale sopra esposta e chiaramente è stato riscontrato , sempre con un discorso statistico, che anche queste 2 stagioni cominciano a mostrare movimenti e dislocazioni bariche ben prima della data del relativo equinozio/solstizio.
Non pensiamo solo alla nostra Italia ma a tutto il nostro emisfero e facciamo un esempio :
Il 15 settembre non troveremo mai uno scenario emisferico di dislocazione di figure bariche uguale o simile al 15 luglio o 15 agosto, ma troveremo statisticamente parlando uno scenario già autunnale dato per esempio l’avanzamento e l’approfondimento del VP con conseguenziali differenze pressorie più marcate tra alte, medie e basse latitudini ecc ecc...Dunque non potremo quindi affermare che meteorologicamente parlando il 15 settembre saremo ancora in estate, ma sarà già autunno e così anche per le altre stagioni…
Senza considerare poi il discorso della maggiore o minore durata delle giornate che anche è importante.
versione completa qui...
http://www.meteoindiretta.it/giornale-m ... ifferenze/Dunque in conclusione ritengo che chi mastica di meteo (anche semplici o dotti appassionati ma ancor di più per gli addetti ai lavori) e ha una visione non orticellistica ma di insieme, debba considerare il succedersi delle stagioni secondo convenzione meteorologica.
Che poi a marzo possa ancora fare ondate di gelo e neve e possa essere ancora inverno questo credo sia una cosa normale. Ma vorrei far notare che le HP di inizio marzo sono già completamente diverse da un HP di inizio dicembre : questo lo si nota soprattutto sulle zone interne e più continentali se vogliamo parlare di scala locale, mentre se vogliamo parlare di scala emisferica, si notano già generalmente isoterme massime e geopotenziali massimi diversi rispetto a quelli generalmente di inizio dicembre (non sto facendo nessun riferimento a situazioni meteorologiche precise di quest'anno o di un determinato anno. Parlo in generale.
Per quanto riguarda la mia città ma non solo, generalmente tutte le zone interne dell'Italia, il mese più freddo dell'inverno è Gennaio, ovvero quello con le medie climatiche più basse. Marzo risulta più caldo di Dicembre, proprio perchè inizia una distribuzione diversa di isoterme e geopotenziali, unite ad una insolazione diversa e durata del giorno maggiore! Nelle belle giornate anticicloniche di Marzo le zone interne continentali sono le prime a scaldarsi rispetto alle coste. Difatti sulle coste i mesi di Marzo, secondo le medie storiche climatiche, risultano in molti casi più freddi di Dicembre, specie al centro-sud!
Ma questo a mio parere non deve trarre in inganno : le acque superficiali marine nei mesi di Marzo e Aprile raggiungono le temperature più basse, quindi è normale che ad un HP forte che porta i primi 20-22 gradi sulle zone interne, le zone costiere rispondano con temperature massime anche sensibilmente più basse a causa dell'attivazione di una brezza molto fresca! Invece a Dicembre questo accade meno, in quanto le temperature marine sono ancora relativamente calde.
Voglio dire che, avere a Marzo medie storiche climatiche più basse di Dicembre per le zone costiere centro-meridionali, non è sintomo di mese invernale, ma paradossalmente può essere preso come segno appunto di avanzamento stagionale, soprattutto se tali medie storiche climatiche le si raffrontano con quelle delle immediate zone interne che appunto sono completamente diverse (Marzo più caldo di Dicembre). Se le medie storiche climatiche delle zone interne fossero anche loro più basse a Marzo rispetto a Dicembre, allora il discorso poteva cambiare e avrebbero permesso di poter collocare Marzo come mese invernale a tutti gli effetti.