Iceman ha scritto:Serata da inversione per le solite località dove la natura riesce ancora a fare il suo mestiere... L'inverno si respira solo nei posti dove l'inversione lavora...
Qualcosa di scandaloso il riscaldamento urbano, è un vero skifo...
noqot ha scritto:Verissimo! A volte riscontro tra casa mia e gli orti distanti 50 mt anche 2° di differenza!
Però, forse concorrono anche altri fattori quali vento e conformazione orografica a impedire a Napoli, Salerno, costiera erc. minime buone; tant'è che a Benevento nel centro urbano solo 2°, molto meno dei suppongo meno urbanizzati colli lì vicini (Laiano etc).
A Salerno in particolare anche se potenzialmente in alcune zone l'inversione potrebbe esserci, in realtà questo è fenomeno raro non solo per l'urbanizzazione ma anche per il vento notturno quasi sempre presente.
Guarda Napoli e Salerno secondo il mio personale parere non sono assolutamente paragonabili per il discorso irraggiamento. Anche qui a Napoli in città, si notano diminuzioni nette delle temperature rilevabili in zone vicinissime ad orti o squarci di campagna. Basta passare in una serata idonea all'irraggiamento in via Foria, per esempio, e quando passi fuori l'orto botanico ti rendi conto di quanto riesca a generare freddo un pò di verde. Figuriamoci negli anni passati quando tutta la periferia di Napoli era in gran parte costituita da campi coltivati. Salerno ha un'orografia diversa. Il centro della città è allo sbocco della valle dell'Irno e di notte la brezza di monte porta un pò di aria irraggiata dalla valle direttamente in città dove si rilevano minime inferiori a quelle del centro di Napoli. Basta osservare la minima di stamattina a Salerno Lungomare (centro città - costa -sbocco valle) 9.2° contro gli 11.1° di Napoli centro e ci sono nottate ancor più favorevoli ad accentuare queste differenze. Inoltre Salerno anche se in alcuni punti ricorda la stessa densità di cemento del vomero , non ha la stessa estensione di cemento che ha Napoli quindi l'isola di calore generata è decisamente inferiore.
Anche qui al vomero negli anni 50 gelavano i prati e le campagne con estrema facilità. Oggi è impossibile. In vita mia una sola volta ho visto gelare per brina le aiuole a piazza Medaglie d'oro al vomero con una minima di +2° ma è stato proprio un caso...
il sotto zero invece capita e anche non molto raramente in caso di avvezioni di aria fredda ma quello è un altro discorso.
Ricordo con piacere l'odore e il profumo che si respira nelle serate-nottate-mattinate di irraggiamento quando anni fa abitavo a Quarto e me ne uscivo al mattino con il cane per delle lunghe passeggiate nelle campagne oppure durante le ore affacciato alla finestra a fumare l'aria che condensava davanti al naso e alla bocca già nelle prime serate fredde di ottobre. Altri tempi per me... ora purtroppo sono costretto a non potermi godere tutto questo.