Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Argomenti di interesse meteorologico riguardanti il territorio della Regione Campania.
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Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda Tra Pizzo e Mai » venerdì 27 marzo 2020, 9:08

Ho lasciato sul forum diversi Reportage nevosi sul possente Stau del Pizzo-Mai durante le irruzioni da Nord Est con tese correnti settentrionali (Grecale, Tramontana), capaci di dare abbondanti nevicate intorno all'area montuosa nonostante la vicinanza al Mar Tirreno.

In questo reportage mostrerò, invece, gli effetti dello SCIROCCO Post Irruzione fredda che divide le 2 montagne in 2 mondi opposti.
Con la risalita del richiamo mite di Scirocco tra il Pizzo e il Mai si verifica questa situazione microclimatica caratteristica, ben inquadrata dalla webcam nella giornata di ieri.

Nello stesso Comune da un lato si ha il versante Sud del Pizzo (montagna a sinistra nello scatto cam), pienamente esposto ai forti venti sciroccali che arrivano diretti dal mare, dalla valle dell'irno...

Dall'altro lato ci sono i Monti MAI (montagna bianca, ben innevata a destra), lì invece lo SCIROCCO fa molta fatica a entrare, l'aria fredda resta accumulata nelle vallate dei monti Mai e anzi lì si crea una situazione di venti Settentrionali durante tutto l'evento che porta la montagna in omotermia con l'interno Serinese-Irpino e con la quota neve bassa fino alla base durante tutto l'evento (neve che ha resistito bene anche per gran parte della giornata di ieri mantenendo I versanti della montagna ben innevati fino in basso come mostrano gli scatti cam)

La ventilazione settentrionale intorno ai monti MAI la si notava dalla disposizione delle intense virghe nevose intorno alla montagna, mentre lungo il versante Sud del PIZZO-SERRAPIANA pioveva con Scirocco e c'era stata una rapida risalita della quota neve già nel tardo pomeriggio- sera del 25 marzo ( neve che inizialmente cadeva bene fino a 400 metri circa anche sul versante sud del Pizzo-Serrapiana).

In serata i forti venti di scirocco ululavano violentemente a ridosso del versante Sud lungo il Pizzo-Serrapiana e il fruscio si sentiva in tutta la vallata provocando forti piogge su quel versante (mentre i vicini Monti Mai era sotto forti nevicate con ventilazione opppsta). Da segnalare anche la pioggia che è caduta abbondante intorno al Pizzo/Monte Serrapiana (credo a causa proprio dello Scirocco) con circa 40mm di pioggia in questi giorni alla stazione protezione civile di Fisciano.

È una situazione tipica e caratteristica quando ci sono forti risalite Miti Sciroccali Post irruzioni fredde, non ne ho mai capito la dinamica precisa ma è davvero affascinante vedere nello stesso Comune, 2 montagne vicine con situazione climatiche totalmente opposte nello stesso momento.
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Re: Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda Giglio rosso » venerdì 27 marzo 2020, 9:20

interessante, mi fai venire in mente per fare un esempio "storico" ( anche se li si era in piena irruzione e non post ) i giorni 2-3-4 febbraio 2012 quando a distanza di pochissimi km si passava dalle bufere di neve al richiamo sciroccale con contrasti termici enormi.
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Re: Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda Iceman » venerdì 27 marzo 2020, 10:58

cosi come avvenne per Faicchio e Arienzo quando ci fu l'episodio nevoso famoso.. ci sono certe situazione di provenienza delle correnti che creano condizioni completamente diverse da luogo a luogo grazie all'orografia particolare del nostro territorio per le quali bastano pochi gradi di variazione della direzione di provenienza del vento per modificare radicalmente il tempo tra una zona e l'altra..
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Re: Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda noqot » venerdì 27 marzo 2020, 19:26

Interessante .. è presumibile che il Pizzo prenda bene le correnti meridionali perchè è isolato e ha poco schermo in direzione salerno (da dove si vede da più zone), mentre il Mai è maggiormente schermato e la sua disposizione e quella dei rilievi ad esso intorno favorisce la ventilazione da altre direzioni (non si vede da Salerno, ha il Monna ed altri davanti).
Dopo mi faccio uno studio su googleeath.
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Re: Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda Picentino27 » venerdì 27 marzo 2020, 21:15

Vero, interessantissimo.
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Re: Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda Tra Pizzo e Mai » venerdì 27 marzo 2020, 21:33

noqot ha scritto:Interessante .. è presumibile che il Pizzo prenda bene le correnti meridionali perchè è isolato e ha poco schermo in direzione salerno (da dove si vede da più zone), mentre il Mai è maggiormente schermato e la sua disposizione e quella dei rilievi ad esso intorno favorisce la ventilazione da altre direzioni (non si vede da Salerno, ha il Monna ed altri davanti).
Dopo mi faccio uno studio su googleeath.

Non credo che il Monna sia in grado di schermate così tanto lo scirocco, penso sia più complicata la cosa. Ho notato che, in queste situazioni, si crea una ventilazione diversa tra le 2 montagne,sul Mai la ventilazione era palesemente settentrionale (lo si notava dalla disposizione delle intense virghe nevose), rispetto allo scirocco puro che batteva sui versanti del Pizzo. Ho pensato che siano gli stessi monti Mai a schermarsi lo Scirocco (che agisce sul versante Giffonese), mentre su questo versante prevale una ventilazione settentrionale fredda, proveniente dall'interno, forse per uno squilibrio pressorio tra i 2 versanti (creato dal forte Scirocco sul versante Giffonese) o per il fatto che tra i Monti Mai e il Pizzo ci sono dei contrafforti più bassi con delle valli che fanno tracimare il freddo o mantengono il freddo nei bassi strati proprio una sorta di cuscinetto freddo!!....
Cmq questo versante dei Monti Mai è sempre sensibilissimo alle correnti settentrionali in ogni situazione, in questo caso è stato proprio emblematico, anche in queste situazioni di forti richiami Sciroccali si creerà un qualcosa che richiama cmq una ventilazione settentrionale, dall'interno, sul Mai... x cui il Pizzo si becca venti dal Mare a tutte le quote mentre il Mai si becca una ventilazione settentrionale (almeno nei bassi strati, al suolo) con situazioni termiche notevolmente diverse
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Re: Le affascinanti Dinamiche Microclimatiche tra il Pizzo/Mai durante i forti richiami miti Sciroccali Post Irruzione

Messaggioda Picentino27 » giovedì 2 aprile 2020, 19:11

Tra Pizzo e Mai ha scritto:Non credo che il Monna sia in grado di schermate così tanto lo scirocco, penso sia più complicata la cosa. Ho notato che, in queste situazioni, si crea una ventilazione diversa tra le 2 montagne,sul Mai la ventilazione era palesemente settentrionale (lo si notava dalla disposizione delle intense virghe nevose), rispetto allo scirocco puro che batteva sui versanti del Pizzo. Ho pensato che siano gli stessi monti Mai a schermarsi lo Scirocco (che agisce sul versante Giffonese), mentre su questo versante prevale una ventilazione settentrionale fredda, proveniente dall'interno, forse per uno squilibrio pressorio tra i 2 versanti (creato dal forte Scirocco sul versante Giffonese) o per il fatto che tra i Monti Mai e il Pizzo ci sono dei contrafforti più bassi con delle valli che fanno tracimare il freddo o mantengono il freddo nei bassi strati proprio una sorta di cuscinetto freddo!!....
Cmq questo versante dei Monti Mai è sempre sensibilissimo alle correnti settentrionali in ogni situazione, in questo caso è stato proprio emblematico, anche in queste situazioni di forti richiami Sciroccali si creerà un qualcosa che richiama cmq una ventilazione settentrionale, dall'interno, sul Mai... x cui il Pizzo si becca venti dal Mare a tutte le quote mentre il Mai si becca una ventilazione settentrionale (almeno nei bassi strati, al suolo) con situazioni termiche notevolmente diverse

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