E' difficile che un vento in un pianoro cosi poco esteso riesca a raffreddarsi per il semplice scorrimento su una superficie nevosa...
quindi credo che si possa parlare tranquillamente di semplice effetto windchill classico e che il veto era freddo per le sue proprietà specifiche e non dovute ad influenze locali...
Albedo e inversioni, parliamone!
- Iceman
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Re: Albedo e inversioni, parliamone!
Iceman
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Datemi canna albanese vorrei vedere Napoli sepolta dalla neve più che in una città svedese
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Re: Albedo e inversioni, parliamone!
Anche se oramai la neve non c'è più (almeno per 3-4 giorni ), aggiungo a quanto detto da Ice, già esaustivo, qualche altro dettaglio.
Il wind chill, tradotto dall'inglese, è il "brivido da vento".
Il brivido che ti viene quando improvvisamente senti più freddo. Però in questo caso non è che la temperatura è più bassa, è solo la sensazione che è di maggiore freddo.
Infatti, oltre all'evidenza fisica di quando usciamo dall'acqua del mare avvertendo una sensazione di fresco, soprattutto se c'è la brezza, le formule più complete che calcolano l'evaporazione, tengono conto della velocità del vento. Il vento entra nella formula in quanto ci entra un altro importante parametro, il delta igrometrico, la differenza, cioè, tra lo stato di saturazione e quello dell'aria sovrastante. Se l'aria sovrastante è satura non può avvenire evaporazione. L'effetto del vento è quello di disperdere subito il vapore in prossimità della superficie di evaporazione, mantenendo sempre abbastanza forte il delta igrometrico. L'evaporazione si rende quindi possibile e, poichè il processo termo-dinamico dell'evaporazione avviene con sottrazione di calore dall'ambiente circostante, ecco che la sensazione termica è ridotta rispetto a quella indicata dai termometri.
Blizzard
Il wind chill, tradotto dall'inglese, è il "brivido da vento".
Il brivido che ti viene quando improvvisamente senti più freddo. Però in questo caso non è che la temperatura è più bassa, è solo la sensazione che è di maggiore freddo.
Infatti, oltre all'evidenza fisica di quando usciamo dall'acqua del mare avvertendo una sensazione di fresco, soprattutto se c'è la brezza, le formule più complete che calcolano l'evaporazione, tengono conto della velocità del vento. Il vento entra nella formula in quanto ci entra un altro importante parametro, il delta igrometrico, la differenza, cioè, tra lo stato di saturazione e quello dell'aria sovrastante. Se l'aria sovrastante è satura non può avvenire evaporazione. L'effetto del vento è quello di disperdere subito il vapore in prossimità della superficie di evaporazione, mantenendo sempre abbastanza forte il delta igrometrico. L'evaporazione si rende quindi possibile e, poichè il processo termo-dinamico dell'evaporazione avviene con sottrazione di calore dall'ambiente circostante, ecco che la sensazione termica è ridotta rispetto a quella indicata dai termometri.
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