verdeirpinia ha scritto:-0,3 ° , Inversione termica + effetto albedo , notabile a sinistra nella webcam
Tralasciando la strana assenza dell'ormai onnipresente "maestosa" , ho prontamente risposto al messaggio, come da brava suocera, docendo che in realtà l'albedo non è un fenomeno visibile e che quindi l'affermazione di verde in merito allo scatto della cam non aveva molto senso
badboy88 ha scritto:Frà l'effetto albedo non è una cosa visibile, è semplicemente la maggiore capacità riflettente di una superficie
Ed è successo che essenzialmente, oltre a rispondere a verde, stavo in verità rispondendo a me stesso. Perchè rileggendo la mia risposta ho subito esclamato: "ma allora l'albedo non esiste!!!"
O meglio, non esiste secondo l'interpretazione che noi gli attribuiamo quando parliamo di inversione termica con neve al suolo. L'albedo, infatti, non è null'altro che l'indice di riflessione della luce da parte di un corpo. Luce, che per nostre particolari inclinazioni freddofile interpretiamo come trasferimento di calore/riscaldamento. Quindi un corpo che ha un alto albedo, come la neve fresca, tende a riflettere quasi tutta la radiazione incidente, scaldandosi poco o nulla. Ma di quale intervallo di radiazione stiamo parlando? Beh, l'albedo per definizione è riferito all'ntervallo di rariazione del visibile. Ed infatti qui casca l'asino.
Perchè di notte tutti i corpi, per via della loro temperatura infinatamente inferiore a quella del sole, perdono calore nello spettro delle radiazioni dell'infrarosso, e non nel visibile. Infatti di notte, balmente, è buio . Quindi al fine di un sostanziale raffreddamento delle superfici irradianti, ciò che in realtà conta non è l'albedo ma l'emissività di un corpo. Che in linea di massima è sempre molto elevata e compresa tra 0.85 e 0.95 per tutte le superfici, anche per la nostra amata neve! (0.9-0.99). Soltanto asfalto e cemento fanno eccezione con un'emissività che varia tra 0.70 e 0.90.
Quindi, in sostanta, parlare di effetto albedo come noi lo interpretiamo solitamente, è sbagliato. E allora, direte voi, come mai si fanno delle minime mostruose in presenza di neve? La risposta che mi sono dato è semplice. É la neve stessa che essendo già di suo intorno agli 0°C (quando la T dell'aria è maggiore di 0°) si raffredda infinitamente meglio rispetto al suolo che ricopre, e quindi ha una capacità nettamente migliore di raffreddare a sua volta gli strati d'aria sovrastanti.
Spero di non aver fatto un ragionamento errato e desidero avere quindi anche le vostre impressioni su qualcosa che diamo praticamente per scontato da anni