Settembre andiamo. E’ tempo di migrare…

[Iceman]

Nella poesia Pastori che forse abbiamo imparato a memoria sui banchi di scuola senza capirne il significato storico-ecologico-culturale, D’Annunzio parla della transumanza ossia dello spostamento delle greggi che i pastori abruzzesi effettuavano a settembre dalle loro montagne verso il Tavoliere delle Puglie (demonticazione) alla ricerca di un pascolo di erba sempre verde, ricca di vitamine e minerali; per lo stesso motivo, a fine inverno, lo spostamento delle greggi veniva effettuato dalla pianura, destinata a diventare arsa in estate, sulle montagne (monticazione). La parola transumanza è composta da trans (al di là) e da humus (terra), come dire greggi che migrano di là dalla terra (consueta). La transumanza durava circa tre settimane, seguiva sentieri detti tratturi, lunghi più di 250 km, dove si svolgeva il commercio di bestiame e si effettuavano soste in luoghi prestabiliti per rifocillarsi e da cui il termine trattoria. Fino a 50 anni fa, la transumanza condizionava pesantemente la vita del pastore che spostandosi cercava di mitigare le avversità delle stagioni. Il pensiero corre alle povere mucche e pecore oggi costrette in stalle anguste con impianti di foraggiatura e mungitura automatici, con aria condizionata e musica di Beethoven per produrre grandi quantità di carne e latte ed alimentare i cittadini delle metropoli i quali hanno perso completamente il legame con la madre Terra e sono abituati più a riconoscere gli animali esotici in uno zoo che mucche e pecore nostrane!

Adriano Mazzarella

Responsabile Osservatorio Meteorologico

Università Federico II

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