El machico ha scritto:Oggi ho tento la salita al Terminio ma la pioggia mista a neve e la forte nebbia mi hanno fatto desistere, comunque tantissima neve gia da Serino a salire fino alla fontana, una cosa che mi ha colpito parecchio i danni subiti dagli alberi.
Prendo spunto dall'intervento di El machico nel nowcasting per dire la mia sugli alberi distrutti dalla neve...
Vero gli alberi semi distrutti fanno un pò dispiacere ma c'è da dire che in genere quelli a subire i danni sono proprio quelli che poi rigettano dal ceppo o anche dal tronco mozzato. La natura fa le cose per bene mette in conto tutto o quasi...
Sapessi sulla strada di ritorno da Pescasseroli nel tratto dopo Colli al volturno che strage di alberi c'è stata.... pazzesca.. non vedevano 70 cm di neve dal 1956 e di conseguenza hanno ceduto, s'eran abituati bene..ma ricresceranno tutti in maniera naturale..
diverso il discorso per le specie arboree piantate dall'uomo nei centri urbani e che in alcuni casi non consentono il rigetto vegetativo dopo un cedimento o taglio dei rami. Ma questi sono i soliti errori dell'uomo che pianta specie arboree dove non centrano nulla. Basti pensare al grandioso architetto dell'era Bassolino e anche successiva, mi piacerebbe proprio sapere chi è stato, che nella città di Napoli ha estirpato giardini di querce e lecci per far posto alle palme che poi il coleottero ha prontamente fatto fuori... esempi sono a Viale Augusto e piazzale Tecchio a Fuorigrotta oppure a piazza Carità dove un giardino magnifico di querce e aranci ha ceduto il posto a palme da cocco striminzite che non fanno nemmeno ombra. E giusto per mantenere la linea completamente idiota di quegli architetti, pure le panchine in pietra lavica nera ci hanno messo a piazza Carità.. una vergogna inaudita, le persone anziane che sfruttavano quel giardino per trovare refrigerio durante le giornate calde ora non possono nemmeno sedersi sulle panchine che vi lascio immaginare a che temperatura arrivano sotto il sole.. pietra lavica nera levigata , ma come si fa...
Speriamo che le amministrazioni attuali e future si rendano conto di quanto questi centri urbani oggi abbiano bisogno del verde e degli alberi caratteristici delle nostre terre e non della Finlandia o dell'Africa...
In tal senso è importante l'iniziativa di adottare le aiuole pubbliche lanciata qui a Napoli, ma c'è bisogno di fare di più molto di più...