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Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: lunedì 27 maggio 2013, 16:32
da Iceman
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: lunedì 27 maggio 2013, 17:59
da Picentino27
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: lunedì 27 maggio 2013, 18:05
da noqot
complimenti!
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: martedì 28 maggio 2013, 10:03
da pipstin
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: martedì 28 maggio 2013, 20:57
da Fabietto17
Complimenti anche da parte mia
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: martedì 28 maggio 2013, 21:29
da Blizzard
Grazie a tutti
Se decidiamo di andare via da Napoli, ce ne andiamo tutti ad abitare in un bel paesino di montagna. Il primo che mi viene in mente è Capracotta!!!!!
Ahahhahhahh
Blizzard
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: mercoledì 29 maggio 2013, 10:25
da Burian
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: mercoledì 29 maggio 2013, 19:10
da Iceman
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: mercoledì 29 maggio 2013, 23:55
da Fabietto17
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: giovedì 13 giugno 2013, 11:55
da Ronnie O'Sullivan
Inquietante...
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: domenica 16 giugno 2013, 12:03
da pipstin
Allucinante...
Bravo il nostro carissimo ingegnere
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: giovedì 6 febbraio 2014, 0:50
da Blizzard
Blizzard
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: giovedì 6 febbraio 2014, 0:58
da Blizzard
Ecco il contenuto
Inquinamento dell’aria: l’inutilità dei blocchi del traffico
A seguito del continuo allarme smog, e dei continui provvedimenti presi dall’Amministrazione comunale al fine di contrastare tale fenomeno, abbiamo chiesto un parere autorevole al dott. Alberto Fortelli, dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con una tesi di dottorato incentrata sull’inquinamento atmosferico a Napoli, in cui ha cercato di inquadrare il fenomeno e di individuare strategie di controllo e mitigazione.
Ingegnere, il problema inquinamento a Napoli è sempre attuale. Dalle indagini da lei portate avanti sul fenomeno, cosa è emerso?
«Il quadro è nel complesso preoccupante ma ci sono aree geografiche dove il problema assume caratteri di estrema e devastante gravità. Il risultato di maggior rilievo ottenuto evidenzia che per l’area metropolitana di Napoli è l’andamento meteorologico, a scala sinottica e locale, a governare, in maniera “dittatoriale” e praticamente ‟esclusiva”, il processo dell’inquinamento atmosferico».
Quindi i dispositivi di limitazione del traffico sarebbero insignificanti nella gestione della specifica problematica?
«Nel corso dei primi due anni di lavoro, ho analizzato l’andamento delle concentrazioni di PM10 (polveri sottili) nel periodo invernale. Queste presentano un andamento irregolare, con oscillazioni generalmente di moderata intensità. Nelle fasi in cui si registrano i superamenti dei limiti previsti, ciò accade per l’intervento e la coazione di due o più tra i fattori che ho individuato quali significativi ai fini dell’incremento delle concentrazioni di PM10. Queste oscillazioni possono anche essere molto rilevanti, portando a valori delle concentrazioni che possono anche essere 3, 4 volte più elevate di quelle limite previste dalle vigenti normative in materia ambientale. Ciò, ad esempio, è accaduto tra il 6 e l’11 febbraio 2011, quando si è avuta una forte crisi di smog».
In quei giorni, c’è stato un significativo aumento del traffico veicolare a Napoli?
«Non credo e comunque c’è da considerare che, se anche il traffico in quei giorni avesse visto un omologo incremento delle vetture, quindi 4 volte quelle che circolano mediamente, circostanza fisicamente impossibile, quelle giornate sarebbero passate alla storia per il più grande ingorgo della storia di Napoli. Pertanto, se il numero di veicoli circolanti è sempre lo stesso, e le attività umane che si svolgono a Napoli sono praticamente sempre le stesse, l’unica spiegazione a supporto dell’incremento e superamento dei valori soglia è da ricercarsi nell’ambito delle condizioni meteo ».
Seguendo quale processo fisico atmosferico ciò può avvenire?
«Il processo fisico è complesso ma è, al tempo stesso, estremamente semplice da schematizzare: immaginiamo che in una sala avvenga una riunione al giorno, che inizia alle 9 e finisce alle 12, alla quale partecipa sempre lo stesso numero di persone, tutte fumatrici. Ipotizziamo che in questa sala siano presenti alcune finestre e un soffitto apribile. Un giorno i presenti decidono di tenere tutto aperto, finestre e soffitto. In quella giornata chi entrasse in quella stanza, anche a fine mattinata, se non vedesse le colonne di fumo alzarsi dalle sigarette accese, potrebbe anche pensare che nessuno abbia fumato nelle ore immediatamente precedenti. Se invece si tiene tutto chiuso, già alle 10.00 l’atmosfera nella sala sarebbe totalmente invasa dal fumo. Ci sono dei processi atmosferici che corrispondono perfettamente al tenere chiuso il soffitto ed altri al tenere chiuse le finestre.
Cosa possono fare le amministrazioni comunali per impedire il superamento dei valori soglia di concentrazione?
«Niente! Il fattore meteorologico a scala sinottica non è condizionabile in alcun modo. L’unica cosa da fare, peraltro immagino di difficile realizzazione, sarebbe il bloccare totalmente ogni attività umana: traffico veicolare, impianti di riscaldamento, industrie, imprese artigiane, tutto fermo. Napoli dovrebbe diventare una “Città fantasma”, immersa nel silenzio. A quel punto, nella famosa “stanza”, finestre e soffitto sono sì chiusi, ma non c’è nessun fumatore. Peraltro nei giorni precedenti qualcuno avrebbe comunque dovuto provvedere a far “cambiare l’aria” nella sala.»
Ridurre le immissioni inquinanti è però un bene….
«Ovviamente! Non mi sognerei mai di dire che non lo sia. Ma la normativa vigente ragiona per “soglie” ed impone di “agire” quando si superano determinati valori fissati, in quanto si ritiene che ad elevate concentrazioni siano da ricondursi maggiori rischi per la salute umana. Dunque, che senso ha usare la medicina “blocco del traffico” in quelle giornate (la stragrande maggioranza) nelle quali il “fattore meteo”, grazie a processi di dispersione/diffusione delle sostanze inquinanti, farà sì che le concentrazioni si manterranno ben al di sotto delle soglie di rischio? »
Un’ultima domanda: le domeniche ecologiche sono utili?
«Belle e vivibili in una domenica invernale di bel tempo, del tutto inutili se piove e c’è vento: sia perché le persone restano a casa sia perché non è necessario alcun effetto anti-inquinamento».
R: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: giovedì 6 febbraio 2014, 1:12
da Antonio
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: venerdì 7 febbraio 2014, 0:19
da Iceman
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: venerdì 7 febbraio 2014, 10:27
da terence
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: venerdì 7 febbraio 2014, 13:20
da Ombra84
Conosci di persona Michele Sanvitale?
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: sabato 8 febbraio 2014, 8:16
da Blizzard
Ombra84 ha scritto:Conosci di persona Michele Sanvitale?
Si, da qualche anno. L'ho conosciuto tramite il Prof. Mazzarella ......
Ora lo vedo spesso in quanto il prof. con il quale collaboro attualmente è molto attivo sulla tematica Terra dei Fuochi e Michele ha pubblicato alcune sue interviste.
Blizzard
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: domenica 9 febbraio 2014, 19:08
da Ombra84
Quando lo vedi digli che lo saluta Meo Vincenzo( mio padre) e famiglia da Capri
Fine uso privatistico
Re: Un interessante articolo sullo smog a Napoli
Inviato: martedì 6 settembre 2016, 0:39
da Iceman