La memoria corta dell'uomo e la rottura di ferragosto
Inviato: lunedì 26 agosto 2019, 12:19
Quando si dice che avere delle serie dati importanti e affidabili è fondamentale non si parla a vanvera...
anche la rottura di ferragosto che viene spesso citata come un qualcosa di quasi certo e dovuto al nostro clima mediterraneo viene qui praticamente sfatata
https://www.meteoparma.com/articoli.php?id=134
viene invece cnfermato il cambio di circolazione atomsferica in atto negli ultimi decenni che ha portato praticamente all'annullamento del breack ferragostiano parmense come si deduce chiaramente dai dati riportati nell'articolo.
I cicli climatici sono troppo lunghi per essere inquadrati nella nostra breve vita terrena, per me restano sempre in giro troppe fandonie su tutto l'argomento clima e cambiamento dello stesso, ma cmq senza volermi dilungare ulteriormente sulle considerazioni a margine dell'argomento in se, ritenevo interessante segnalarvi questo articolo...
Baroni lo diceva sempre, la memoria umana inganna e ricorda solo quel che vuol ricordare tendendo a fare in modo che i ricordi piacevoli ritornino sempre in mente mentre quelli spiacevoli no.. cosi spiegò ad esempio il fatto che molti sostenevano che le mezze stagioni non esistevano più e questo lui lo comunicava già negli anni 80 attraverso la trasmissione Che tempo fa... la memoria umana in meteorologia non serve a nulla servono dati e servono dati affidabili certi e di lunga serie cosa praticamente quasi impossibile da avere..
anche la rottura di ferragosto che viene spesso citata come un qualcosa di quasi certo e dovuto al nostro clima mediterraneo viene qui praticamente sfatata
https://www.meteoparma.com/articoli.php?id=134
viene invece cnfermato il cambio di circolazione atomsferica in atto negli ultimi decenni che ha portato praticamente all'annullamento del breack ferragostiano parmense come si deduce chiaramente dai dati riportati nell'articolo.
I cicli climatici sono troppo lunghi per essere inquadrati nella nostra breve vita terrena, per me restano sempre in giro troppe fandonie su tutto l'argomento clima e cambiamento dello stesso, ma cmq senza volermi dilungare ulteriormente sulle considerazioni a margine dell'argomento in se, ritenevo interessante segnalarvi questo articolo...
Baroni lo diceva sempre, la memoria umana inganna e ricorda solo quel che vuol ricordare tendendo a fare in modo che i ricordi piacevoli ritornino sempre in mente mentre quelli spiacevoli no.. cosi spiegò ad esempio il fatto che molti sostenevano che le mezze stagioni non esistevano più e questo lui lo comunicava già negli anni 80 attraverso la trasmissione Che tempo fa... la memoria umana in meteorologia non serve a nulla servono dati e servono dati affidabili certi e di lunga serie cosa praticamente quasi impossibile da avere..