Re: Stagione degli uragani atlantici, 2019
Inviato: venerdì 27 settembre 2019, 23:09
L'Atlantico ospita il terzo "major hurricane" della stagione...
Uragano Lorenzo
Alle ore 23:00 CEST del 27 Settembre 2019 l'uragano Lorenzo si è indebolito fino alla Categoria 3, si trova alle coordinate 20.3 N 43.6W, si sta muovendo a 5 kts verso NNW ed ha una pressione di 948 hPa.
Avevamo scritto, nell'ultimo post, delle potenzialità scoppiettanti della TS Lorenzo.
Anche questa previsione non è stata disattesa, anzi. Ma andiamo con ordine, facendo un veloce riepilogo.
Il giorno 24 settembre, la TS Lorenzo si è velocemente intensificata in un uragano, diventando l'uragano Lorenzo.
Il 25 settembre, Lorenzo si è ulteriormente rafforzato, raggiungendo la categoria 2 a causa di un ERC (eyewall replacement cycle) che ha in qualche modo disturbato l'intensificazione.
La mattina del 26 settembre Lorenzo ha completato il ciclo ed è andato incontro ad una intensificazione estremamente rapida.
Un aumento dei venti massimi sostenuti di 55 km/h, in sole sei ore, ha portato Lorenzo a raggiungere lo stato di "major hurricane" di Categoria 4 alle ore 15:00 UTC del 26 settembre.
A quel punto, Lorenzo era diventato uno dei più grandi e più potenti uragani registrati nell'Atlantico centro-tropicale (nell'era delle osservazioni satellitari).
Al momento della scrittura di questo post, lo spettacolare uragano Lorenzo continua a ribollire nell'Atlantico centrale in una regione in cui nessun uragano così intenso e grande è mai stato osservato.
Venerdì alle 11 EDT, Lorenzo si era leggermente indebolito in un uragano di categoria 4 con venti di 225 km/h, a causa della lotta con una depressione situata nell'Atlantico centrale.
Lorenzo aveva raggiunto il picco con venti di 233 km/h e una pressione centrale di 937 hPa alle 5:00 EDT di venerdì a 42,1°O di longitudine.
Sia i venti che la pressione in quel momento erano record per un uragano così a est nell'Atlantico.
Secondo il NHC, l'unico uragano comparabile negli ultimi tempi vicino alla posizione di Lorenzo è stato Gabrielle del 1989, che ha raggiunto il picco come un uragano di categoria 4 con venti da 233 km/h a 55.7°O.
L'intensità di Lorenzo si basa, purtoppo, esclusivamente su stime satellitari, poiché l'uragano è troppo lontano da qualsiasi aeroporto da cui possano decollare gli "hurricane hunters".
Questo cambierà venerdì pomeriggio* (in Italia le prime ore di sabato), quando due hunters del NOAA, che hanno lasciato le Barbados venerdì mattina*, condurranno una missione di ricerca su Lorenzo.
Con un moderato windshear (10-20 nodi) e temperature del mare abbastanza calde (27-29°C), Lorenzo ha l'opportunità di mantenere lo stato di major hurricane all'inizio della prossima settimana.
Le immagini satellitari del primo pomeriggio di venerdì* hanno mostrato un modesto degrado dei temporali dell'eyewall rispetto alle prime ore di venerdì mattina*, ma Lorenzo offre ancora uno spettacolo formidabile a causa delle sue enormi dimensioni e dell'occhio prominente circondato da intensi temporali con cime delle nubi molto fredde.
I modelli concordano sul fatto che Lorenzo effettuerà un classico percorso ricurvo attraverso l'Atlantico centrale e orientale, indebolendosi gradialmente, raggiungendo le Isole Azzorre nord-occidentali martedì pomeriggio* o sera*.
Tale indebolimento è da imputare sia al moderato shear ma soprattutto alle acque più fredde cui andrà inevitabilmente incotro Lorenzo nel suo moto.
Lorenzo genererà onde molto grandi a causa della sua potenza impressionante, della sua longevità e delle sue dimensioni.
I venti da tempesta tropicale di Lorenzo si estendevano per 742 km da nord-ovest a sud-est alle 11 EDT di venerdì.
Altri sistemi
TD Karen
Karen è stata declassata in una depressione tropicale alle 11 EDT di venerdì e non dovrebbe sopravvivere fino a sabato, poiché diventa sempre più disorganizzata a causa del windshear e dell'aria secca.
Le immagini satellitari della tarda mattinata di venerdì* mostravano un sistema a malapena riconoscibile come un ciclone tropicale, con una circolazione allungata e pochissimi temporali.
Lo shear si attesta intorno ai 15-20 nodi, shear che apporta aria molto secca a nord di Karen.
I nostri migliori modelli concordano sul fatto che Karen non sopravviverà oltre sabato.
Karen non dovrebbe avere alcun landfall su alcuna area terrestre.
Sistemi non più attivi
Ex-uragano Jerry
Il 20 settembre, Jerry, che ha raggiunto la Cat2 con venti sostenuti di 165 km/h il 19 settembre, ha iniziato il suo lento processo di indebolimento, a causa di venti molto forti alle quote medie.
Il 21 settembre, Jerry è stato declassato in una TS, e il 25 settembre, mentre si avvicinava alle Bermuda, è stato declassato in ciclone post-tropicale.
-----
*Riferito all'ora locale EDT -4:00 UTC (-6:00 dall'orario italiano).
Liberamente tradotto ed adattato dal post di Bob Henson e Jeff Masters sul blog "Category 6" di WU.
Un ringraziamento anche all'utente NCHurricane2009 ed al suo sito https://www.infohurricanes.com/
Uragano Lorenzo
Alle ore 23:00 CEST del 27 Settembre 2019 l'uragano Lorenzo si è indebolito fino alla Categoria 3, si trova alle coordinate 20.3 N 43.6W, si sta muovendo a 5 kts verso NNW ed ha una pressione di 948 hPa.
Avevamo scritto, nell'ultimo post, delle potenzialità scoppiettanti della TS Lorenzo.
Anche questa previsione non è stata disattesa, anzi. Ma andiamo con ordine, facendo un veloce riepilogo.
Il giorno 24 settembre, la TS Lorenzo si è velocemente intensificata in un uragano, diventando l'uragano Lorenzo.
Il 25 settembre, Lorenzo si è ulteriormente rafforzato, raggiungendo la categoria 2 a causa di un ERC (eyewall replacement cycle) che ha in qualche modo disturbato l'intensificazione.
La mattina del 26 settembre Lorenzo ha completato il ciclo ed è andato incontro ad una intensificazione estremamente rapida.
Un aumento dei venti massimi sostenuti di 55 km/h, in sole sei ore, ha portato Lorenzo a raggiungere lo stato di "major hurricane" di Categoria 4 alle ore 15:00 UTC del 26 settembre.
A quel punto, Lorenzo era diventato uno dei più grandi e più potenti uragani registrati nell'Atlantico centro-tropicale (nell'era delle osservazioni satellitari).
Al momento della scrittura di questo post, lo spettacolare uragano Lorenzo continua a ribollire nell'Atlantico centrale in una regione in cui nessun uragano così intenso e grande è mai stato osservato.
Venerdì alle 11 EDT, Lorenzo si era leggermente indebolito in un uragano di categoria 4 con venti di 225 km/h, a causa della lotta con una depressione situata nell'Atlantico centrale.
Lorenzo aveva raggiunto il picco con venti di 233 km/h e una pressione centrale di 937 hPa alle 5:00 EDT di venerdì a 42,1°O di longitudine.
Sia i venti che la pressione in quel momento erano record per un uragano così a est nell'Atlantico.
Secondo il NHC, l'unico uragano comparabile negli ultimi tempi vicino alla posizione di Lorenzo è stato Gabrielle del 1989, che ha raggiunto il picco come un uragano di categoria 4 con venti da 233 km/h a 55.7°O.
L'intensità di Lorenzo si basa, purtoppo, esclusivamente su stime satellitari, poiché l'uragano è troppo lontano da qualsiasi aeroporto da cui possano decollare gli "hurricane hunters".
Questo cambierà venerdì pomeriggio* (in Italia le prime ore di sabato), quando due hunters del NOAA, che hanno lasciato le Barbados venerdì mattina*, condurranno una missione di ricerca su Lorenzo.
Con un moderato windshear (10-20 nodi) e temperature del mare abbastanza calde (27-29°C), Lorenzo ha l'opportunità di mantenere lo stato di major hurricane all'inizio della prossima settimana.
Le immagini satellitari del primo pomeriggio di venerdì* hanno mostrato un modesto degrado dei temporali dell'eyewall rispetto alle prime ore di venerdì mattina*, ma Lorenzo offre ancora uno spettacolo formidabile a causa delle sue enormi dimensioni e dell'occhio prominente circondato da intensi temporali con cime delle nubi molto fredde.
I modelli concordano sul fatto che Lorenzo effettuerà un classico percorso ricurvo attraverso l'Atlantico centrale e orientale, indebolendosi gradialmente, raggiungendo le Isole Azzorre nord-occidentali martedì pomeriggio* o sera*.
Tale indebolimento è da imputare sia al moderato shear ma soprattutto alle acque più fredde cui andrà inevitabilmente incotro Lorenzo nel suo moto.
Lorenzo genererà onde molto grandi a causa della sua potenza impressionante, della sua longevità e delle sue dimensioni.
I venti da tempesta tropicale di Lorenzo si estendevano per 742 km da nord-ovest a sud-est alle 11 EDT di venerdì.
Altri sistemi
TD Karen
Karen è stata declassata in una depressione tropicale alle 11 EDT di venerdì e non dovrebbe sopravvivere fino a sabato, poiché diventa sempre più disorganizzata a causa del windshear e dell'aria secca.
Le immagini satellitari della tarda mattinata di venerdì* mostravano un sistema a malapena riconoscibile come un ciclone tropicale, con una circolazione allungata e pochissimi temporali.
Lo shear si attesta intorno ai 15-20 nodi, shear che apporta aria molto secca a nord di Karen.
I nostri migliori modelli concordano sul fatto che Karen non sopravviverà oltre sabato.
Karen non dovrebbe avere alcun landfall su alcuna area terrestre.
Sistemi non più attivi
Ex-uragano Jerry
Il 20 settembre, Jerry, che ha raggiunto la Cat2 con venti sostenuti di 165 km/h il 19 settembre, ha iniziato il suo lento processo di indebolimento, a causa di venti molto forti alle quote medie.
Il 21 settembre, Jerry è stato declassato in una TS, e il 25 settembre, mentre si avvicinava alle Bermuda, è stato declassato in ciclone post-tropicale.
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*Riferito all'ora locale EDT -4:00 UTC (-6:00 dall'orario italiano).
Liberamente tradotto ed adattato dal post di Bob Henson e Jeff Masters sul blog "Category 6" di WU.
Un ringraziamento anche all'utente NCHurricane2009 ed al suo sito https://www.infohurricanes.com/