Stagione degli uragani atlantici, 2021
Inviato: domenica 29 agosto 2021, 11:14
Salve a tutti amici,
Come di consueto, anche quest'anno è partita la stagione degli uragani atlantici. Spero di poter raccontare, magari in maniera meno prolissa rispetto agli altri anni, quanto accade oltreoceano.
Uragano Ida
Al momento in cui sto scrivendo, l'Uragano Ida sta lentamente avanzando nel Golfo del Messico settentrionale verso le coste della Louisiana. L'ultimo aggiornamento del NHC lo pone di Categoria 4 (secondo major hurricane della stagione, dopo Grace) con venti di 215 km/h e raffiche intorno ai 230 km/h.
Questo mostriciattolo si è formato nel Mar dei Caraibi, dove fino a qualche giorno fa era una tempesta tropicale (Tropical Depression 9) che minacciava la zona ovest di Cuba. Ha superato alcune insidie, tra le quali una regione ad alto livello di windshear. Guidata da una zona di alta pressione centrata sulla Florida, si è poi riorganizzata a nord dell'isola caraibica diventando velocemente un uragano.
Purtroppo la tempesta si è rapidamente organizzata e sta transitando in zone dove la temperatura superficiale delle acque è molto elevata, sui 30-31°C.
Il landfall è previsto lungo la costa della Louisiana come detto, a ovest del Mississippi. La città di New Orleans è stata parzialmente evacuata, soprattutto nelle regioni in cui il sistema di dighe, pompe e canali (potenziato dopo Katrina) non assicura una adeguata protezione contro il potente storm surge.
Infatti, come ben sapete, uno dei pericoli principali (se non il principale) di un uragano è proprio la massa d'acqua che questo "spinge" dal centro verso l'esterno. Più è esteso l'uragano (e Ida è ampio al momento circa 500 km...) e più grosso e pericoloso è lo storm surge. Tutta la costa della Louisiana e parte del Mississipi sono a rischio di un severe storm surge, con picchi che possono raggiungere i 3-5 m.
Preoccupano anche le piogge, soprattutto lungo il lato destro della tempesta, che è quello più sviluppato a causa dello shear che sta "plasmando" la tempesta a diventare asimmetrica man mano che si avvicina alla costa.
Insomma, situazione da monitorare per quella che è la tempesta più importante da Katrina.
Come di consueto, anche quest'anno è partita la stagione degli uragani atlantici. Spero di poter raccontare, magari in maniera meno prolissa rispetto agli altri anni, quanto accade oltreoceano.
Uragano Ida
Al momento in cui sto scrivendo, l'Uragano Ida sta lentamente avanzando nel Golfo del Messico settentrionale verso le coste della Louisiana. L'ultimo aggiornamento del NHC lo pone di Categoria 4 (secondo major hurricane della stagione, dopo Grace) con venti di 215 km/h e raffiche intorno ai 230 km/h.
Questo mostriciattolo si è formato nel Mar dei Caraibi, dove fino a qualche giorno fa era una tempesta tropicale (Tropical Depression 9) che minacciava la zona ovest di Cuba. Ha superato alcune insidie, tra le quali una regione ad alto livello di windshear. Guidata da una zona di alta pressione centrata sulla Florida, si è poi riorganizzata a nord dell'isola caraibica diventando velocemente un uragano.
Purtroppo la tempesta si è rapidamente organizzata e sta transitando in zone dove la temperatura superficiale delle acque è molto elevata, sui 30-31°C.
Il landfall è previsto lungo la costa della Louisiana come detto, a ovest del Mississippi. La città di New Orleans è stata parzialmente evacuata, soprattutto nelle regioni in cui il sistema di dighe, pompe e canali (potenziato dopo Katrina) non assicura una adeguata protezione contro il potente storm surge.
Infatti, come ben sapete, uno dei pericoli principali (se non il principale) di un uragano è proprio la massa d'acqua che questo "spinge" dal centro verso l'esterno. Più è esteso l'uragano (e Ida è ampio al momento circa 500 km...) e più grosso e pericoloso è lo storm surge. Tutta la costa della Louisiana e parte del Mississipi sono a rischio di un severe storm surge, con picchi che possono raggiungere i 3-5 m.
Preoccupano anche le piogge, soprattutto lungo il lato destro della tempesta, che è quello più sviluppato a causa dello shear che sta "plasmando" la tempesta a diventare asimmetrica man mano che si avvicina alla costa.
Insomma, situazione da monitorare per quella che è la tempesta più importante da Katrina.