[67+63][V3+1] Ascesa al Cervialto - 17+24/02/2012
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[67+63][V3+1] Ascesa al Cervialto - 17+24/02/2012
A presto per le foto, intanto guardate qui
Angelo aka Terminio-Cervialto manda un "caldo" saluto a tutti voi
______________________
Ed ecco le foto. Con un pò di ritardo sulla tabella di marcia, pronti, partenza, via alle 7:30. Ore 8:15, si passa dal Valico delle Croci con muri di neve laterali alti poco meno di 2 metri e sarà così, se non peggio, fino a Bagnoli Irpino.
Ma poco prima di raggiungere il paese siamo costretti a tornare indietro perchè Vito si accorge di aver perso la custodia della sua fotocamera. Dopo qualche minuto di incertezza sul da farsi decidiamo di fare inversione e per fortuna troviamo la valigetta alle Croci esattamente dov'era caduta, mentre Vito stava cercando di fare qualche foto. Si passa quindi spediti per Bagnoli in direzione Laceno con la neve che su alcune auto ancora immacolate supera senza troppi dubbi i 60/70cm di altezza.
Parcheggiamo l'auto, prendiamo tutta l'attrezzatura e ci infiliamo le ciaspole, si COMINCIA! Ci sono da affrontare 3km in pianura prima di raggiungere il sentiero vero e proprio che ci condurrà alla cima, un quanto la strada per Piano l'Acernese non è spalata. Ci accorgiamo subito che sarà molto più difficile di quanto pensassimo, basta guardare la foto per capire che ad ogni passo il piede va giù tranquillamente non meno di 20cm
Con la frenesia al massimo, facciamo i primi 5/10 minuti sparatissimi. Ma con la neve in quelle condizioni bisogna per forza allentare il passo, altrimenti si rischia di arrivare ai piedi del sentiero vero e proprio già sfiniti. Quindi a testa bassa si procede ad un ritmo meno forsennato.
Questo fino a qualche giorno prima era un abbeveratoio per animali. Altezza del manto intorno ai 150cm
Angelo che sorride mentre si tiene in contatto con alcuni amici
La cima, molto lontana
Ci guardiamo intorno per ammirare lo spettacolo
La neve è altissima e super soffice, era praticamente ancora freschissima. Basta un niente per inciampare e sprofondare. Ovviamente alzarsi da soli in quelle condizioni è un'impresa e ci divertiamo cercando di darci una mano
Cambi regolari in testa al gruppo per affaticarci tutti il meno possibile
Arriviamo ai piedi del Cervialto già con un bel fiatone da recuperare, iniziandoci a chiedere se effettivamente l'impresa si possa compiere. Intanto facciamo un primo taglio per evitare di dover percorrere il giro lungo per partire dal Colle del Leone. Tanto con la neve quasi tutti i tratti diventano praticabili
Occhio all'asta sepolta
Il percorso non è molto regolare e i tratti con scarsa pendenza fanno più male che bene perchè ci fanno stancare senza permetterci di guadagnare metri di dislivello
Angelo che conosce molto bene il Cervialto è sempre pronto a dare qualche indicazione generale.
Qualche particolare.......ghiaccato
É dura, e siamo ancora molto in basso
Ecco che iniziano a presentarsi le prime difficoltà sul percorso che era proseguito regolare fino a quel momento. Non è un traverso impossibile, ma bisogna fare comunque attenzione.
Uno sguardo in basso verso Piano l'Acernese
Si affacciano anche i primi accumuli eolici, siamo intorno ai 150cm oltre l'altezza naturale del manto. Per fortuna c'è spazio a sufficienza per passare all'interno
Pendenza abbastanza importante in questo tratto, che però non è mai proibitiva lungo tutto il percorso. Eccezion fatta per le creste sotto la cima
L'occhio viaggia che è un piacere
L'esposizione del percorso varia continuamente, e con essa anche la quantità di neve in modo facilmente percettibile.
Arriviamo a 1400m in un punto panoramico chiamato la "Torretta". In primo piano il Raiamagra con Piano l'Acernese, in fondo c'è Laceno
Accellica col varco del paradiso
Il paletto con le indicazioni che emerge da un mare di neve
Man mano che si sale le asperità si fanno sempre più insidiose. Iniziamo a farci strada aggirando il sentiero in tratti impraticabili
Qui si gira a sinistra verso il bosco di Filicecchio, diversi Olmi sono presenti in questa zona. Notate l'albero sommerso da oltre 250cm di neve
Non si potrebbe passare, ma riusciamo a superare anche quest'altro ostacolo. Ma la preoccupazione di non poter riuscire a raggiungere la cima diventa sempre più pressante...
...fin quando non si palesa davanti ai nostri occhi in questo modo qui: 3 metri di neve ricoprono tutto, alberi e rami che accasciandosi sembrano rendere impossibile la prosecuzione della nostra avventura
Mi faccio strada nel tentativo di riuscire a superare il groviglio ma lo sguardo ormai, invece che puntare avanti, si rivolge dietro. Anche Angelo ormai con poche speranze si gira verso Vito. Restiamo lì a parlare per 5 minuti fin quando arriviamo alla conclusione: non si può più proseguire, il Cervialto ci ha detto NO a 1600m. Anche se fossimo riusciti a superare quel tratto, poco dopo ce ne sarebbe stato un altro nettamente peggiore.
Si fa strada sui volti il chiaro sentimento di amarezza per aver dovuto battere in ritirata a non moltissima distanza dalla vetta.
Quindi dietro front
La stanchezza ai massimi livelli, l'ora tarda e la preoccupazione per gli altri 3km pianeggianti che ci aspettavano ci hanno fatto optare per un taglio netto del percorso lungo la discesa ove possibile grazie al navigatore
Si arriva al piano con uno spettacolo di colori grazie al sole ormai basso sull'orizzonte
Le gambe, così come tutto il resto del corpo, ormai non reggono più. Si esce dal bosco quando mancano le ultime centinaia di metri prima di tornare all'auto.
Una volta posata tutta l'attrezzatura e con le energie sotto i tacchi passiamo un pò di tempo a rifocillarci al bar la lucciola con cioccolata calda, biscotti e camino.
Al di là della "sconfitta" morale, la giornata è stata in ogni caso stupenda. Io credo che il fatto di aver trovato quel blocco ai 1600m sia stata una fortuna perchè se fossimo riusciti a salire fino in cima con quelle condizioni, il dispendio energetico sarebbe stato così eccessivo da rendere il ritorno un vero e proprio calvario, reso ancor più pericoloso dalla ormai probabile assenza di luce.
L'impresa non è annullata, ma soltanto rimandata....
Angelo aka Terminio-Cervialto manda un "caldo" saluto a tutti voi
______________________
Ed ecco le foto. Con un pò di ritardo sulla tabella di marcia, pronti, partenza, via alle 7:30. Ore 8:15, si passa dal Valico delle Croci con muri di neve laterali alti poco meno di 2 metri e sarà così, se non peggio, fino a Bagnoli Irpino.
Ma poco prima di raggiungere il paese siamo costretti a tornare indietro perchè Vito si accorge di aver perso la custodia della sua fotocamera. Dopo qualche minuto di incertezza sul da farsi decidiamo di fare inversione e per fortuna troviamo la valigetta alle Croci esattamente dov'era caduta, mentre Vito stava cercando di fare qualche foto. Si passa quindi spediti per Bagnoli in direzione Laceno con la neve che su alcune auto ancora immacolate supera senza troppi dubbi i 60/70cm di altezza.
Parcheggiamo l'auto, prendiamo tutta l'attrezzatura e ci infiliamo le ciaspole, si COMINCIA! Ci sono da affrontare 3km in pianura prima di raggiungere il sentiero vero e proprio che ci condurrà alla cima, un quanto la strada per Piano l'Acernese non è spalata. Ci accorgiamo subito che sarà molto più difficile di quanto pensassimo, basta guardare la foto per capire che ad ogni passo il piede va giù tranquillamente non meno di 20cm
Con la frenesia al massimo, facciamo i primi 5/10 minuti sparatissimi. Ma con la neve in quelle condizioni bisogna per forza allentare il passo, altrimenti si rischia di arrivare ai piedi del sentiero vero e proprio già sfiniti. Quindi a testa bassa si procede ad un ritmo meno forsennato.
Questo fino a qualche giorno prima era un abbeveratoio per animali. Altezza del manto intorno ai 150cm
Angelo che sorride mentre si tiene in contatto con alcuni amici
La cima, molto lontana
Ci guardiamo intorno per ammirare lo spettacolo
La neve è altissima e super soffice, era praticamente ancora freschissima. Basta un niente per inciampare e sprofondare. Ovviamente alzarsi da soli in quelle condizioni è un'impresa e ci divertiamo cercando di darci una mano
Cambi regolari in testa al gruppo per affaticarci tutti il meno possibile
Arriviamo ai piedi del Cervialto già con un bel fiatone da recuperare, iniziandoci a chiedere se effettivamente l'impresa si possa compiere. Intanto facciamo un primo taglio per evitare di dover percorrere il giro lungo per partire dal Colle del Leone. Tanto con la neve quasi tutti i tratti diventano praticabili
Occhio all'asta sepolta
Il percorso non è molto regolare e i tratti con scarsa pendenza fanno più male che bene perchè ci fanno stancare senza permetterci di guadagnare metri di dislivello
Angelo che conosce molto bene il Cervialto è sempre pronto a dare qualche indicazione generale.
Qualche particolare.......ghiaccato
É dura, e siamo ancora molto in basso
Ecco che iniziano a presentarsi le prime difficoltà sul percorso che era proseguito regolare fino a quel momento. Non è un traverso impossibile, ma bisogna fare comunque attenzione.
Uno sguardo in basso verso Piano l'Acernese
Si affacciano anche i primi accumuli eolici, siamo intorno ai 150cm oltre l'altezza naturale del manto. Per fortuna c'è spazio a sufficienza per passare all'interno
Pendenza abbastanza importante in questo tratto, che però non è mai proibitiva lungo tutto il percorso. Eccezion fatta per le creste sotto la cima
L'occhio viaggia che è un piacere
L'esposizione del percorso varia continuamente, e con essa anche la quantità di neve in modo facilmente percettibile.
Arriviamo a 1400m in un punto panoramico chiamato la "Torretta". In primo piano il Raiamagra con Piano l'Acernese, in fondo c'è Laceno
Accellica col varco del paradiso
Il paletto con le indicazioni che emerge da un mare di neve
Man mano che si sale le asperità si fanno sempre più insidiose. Iniziamo a farci strada aggirando il sentiero in tratti impraticabili
Qui si gira a sinistra verso il bosco di Filicecchio, diversi Olmi sono presenti in questa zona. Notate l'albero sommerso da oltre 250cm di neve
Non si potrebbe passare, ma riusciamo a superare anche quest'altro ostacolo. Ma la preoccupazione di non poter riuscire a raggiungere la cima diventa sempre più pressante...
...fin quando non si palesa davanti ai nostri occhi in questo modo qui: 3 metri di neve ricoprono tutto, alberi e rami che accasciandosi sembrano rendere impossibile la prosecuzione della nostra avventura
Mi faccio strada nel tentativo di riuscire a superare il groviglio ma lo sguardo ormai, invece che puntare avanti, si rivolge dietro. Anche Angelo ormai con poche speranze si gira verso Vito. Restiamo lì a parlare per 5 minuti fin quando arriviamo alla conclusione: non si può più proseguire, il Cervialto ci ha detto NO a 1600m. Anche se fossimo riusciti a superare quel tratto, poco dopo ce ne sarebbe stato un altro nettamente peggiore.
Si fa strada sui volti il chiaro sentimento di amarezza per aver dovuto battere in ritirata a non moltissima distanza dalla vetta.
Quindi dietro front
La stanchezza ai massimi livelli, l'ora tarda e la preoccupazione per gli altri 3km pianeggianti che ci aspettavano ci hanno fatto optare per un taglio netto del percorso lungo la discesa ove possibile grazie al navigatore
Si arriva al piano con uno spettacolo di colori grazie al sole ormai basso sull'orizzonte
Le gambe, così come tutto il resto del corpo, ormai non reggono più. Si esce dal bosco quando mancano le ultime centinaia di metri prima di tornare all'auto.
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- terence
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
bellissimi !!!
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Wow che spettacolo !!! la montagna va affrontata non sfidata quindi avete fatto bene...
Spettacolo di neve da delirio !!!
bellissimo...
un saluto al Terminio-Cervialto con la speranza di rivederlo presto sul forum, sarebbe fantastico
Spettacolo di neve da delirio !!!
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Iceman
Ricomincio da tre
Il freddo unisce il caldo separa...
Ridatemi il febbraio del 1956 ... 2018 c'eravamo quasi...
La neve è neve...la grandine è grandine
Datemi canna albanese vorrei vedere Napoli sepolta dalla neve più che in una città svedese
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Grandissimi
Voglio anch'io le canne albanesi....voglio vedere quello che nessuno ha visto mai
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- Neve83
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Woooooooo
Ti sei divertito col fuori pista
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Cade la neve: tutt'intorno è pace. ❄ ⛄ ❄ ❄️ ⛄ ❄ ❄️ ⛄ ❄
-
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Che spettacolo
02/03/2011 l'evento meteo più bello a S.Maria:grandinata spettacolare con chicchi giganti e tutto bianco
- Iceman
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Una volta di tanti anni fa feci una cosa simile scendendo senza ciaspole su neve di circa 1 mt scendendo dal monte Camicia sul Gran Sasso a inizio Giugno
Iceman
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Stazione meteo Salerno - Torrione alto
http://www.campanialive.it/dati-meteo.a ... notorrione
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Grazie ragazzi è stata una giornata epica
Nel frattempo ho inserito le foto nel primo post
Nel frattempo ho inserito le foto nel primo post
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Eccellente!!!!!!!
- terence
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
uno dei topic più belli che abbia mai visto !!!!
Senza parole!!!
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
La nevicata del 2012...Entriamo a far parte della storia!!
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Grande, bravi e intelligenti nella scelta di fermarvi , ottime foto, paesaggi fantastici.
Un appunto pero' a quel disgraziato di Angelo che non si fa piu vedere ne' sentire.
A quando un'altra pizza a Pontecagnano?
Un appunto pero' a quel disgraziato di Angelo che non si fa piu vedere ne' sentire.
A quando un'altra pizza a Pontecagnano?
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- Scirocco
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Ke spèttacolo!
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[V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Che goduria
- fiocco
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
maronn, goduria totale
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Re: [V3] Ascesa al Cervialto - 17/02/2012
Per darvi un'idea delle calorie perse vi dico cosa ho mangiato
3 panini, fette biscottate col miele, biscotti al cioccolato, tuc, red bull. Poi al bar la cioccolata calda con i grisbì ripieni . Sono tornato a casa, mi sono riposato un pò e per cena ancora zuccheri con un piattone di pastina in brodo. A quel punto mi ero abbastanza saziato
Ecco un pò di dati: più di 14km percorsi, 7 ore di cammino, dislivello totale oltre i 1500m, pendenza max +44% / -45%. E pensare che non siamo arrivati nemmeno in cima
3 panini, fette biscottate col miele, biscotti al cioccolato, tuc, red bull. Poi al bar la cioccolata calda con i grisbì ripieni . Sono tornato a casa, mi sono riposato un pò e per cena ancora zuccheri con un piattone di pastina in brodo. A quel punto mi ero abbastanza saziato
Ecco un pò di dati: più di 14km percorsi, 7 ore di cammino, dislivello totale oltre i 1500m, pendenza max +44% / -45%. E pensare che non siamo arrivati nemmeno in cima
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