Escursione invernale sulla cima della Campania La Gallinola 1923
Inviato: venerdì 5 febbraio 2021, 22:58
Approfittando delle condizioni quasi ideali per questo tipo di escursione, ieri 4 febbraio io e Fabietto ci siamo recati in escursione sulla Gallinola..
E' stata un'escursione piuttosto impegnativa.
Arrivati al km 3,3 della S.P. 319 la più alta strada asfaltata della regione ( http://www.campanialive.it/articoli-met ... a_Campania ) ci si imbatte nella fine del tratto spalato ad una quota di circa 1400 mt.
Ciò significa che per raggiungere la base del sentiero dal quale salire si dovranno percorrere 4,5 km a piedi sulla neve.
La neve non era ne completamente ghiacciata ne completamente mollata ma la temperatura di circa 10° al momento della partenza lasciava presagire che avremmo fatto una gran sudata oltre che una gran fatica.
Percorriamo quindi questo lungo tratto di strada sepolta da un minimo di 60 cm di neve compattata fino a massimi eolici di oltre 150 cm. e ad un tratto si intravede la nostra meta sullo sfondo.. la cima della Campani è li.. pare a me irraggiungibile. Ma senza scoraggiarci troppo proseguiamo il cammino.
Proseguiamo nonostante il sole caldo e la fatica della neve cedevole verso il punto dal quale parte il sentiero di salita
In questo scatto si notano i guardrail della strada sommersi quasi del tutto dallo strato nevoso
La salita prosegue sotto un sole cocente... prima di addentrarci in qualche tratto ombreggiato dalla faggeta si avvicina al nostro sguardo quella che deve diventare la nostra meta finale
Eccola li che si staglia con la sua sagoma e i suoi 1923 mt di quota
nel video lungo la salita pensavo non riuscissimo a farcela anche perché non conoscevo le condizioni della neve e del sentiero , ero ottimista ma non troppo insomma.. pensiero poi rivelatosi del tutto errato.
tratti all'ombra ma ero cosi accaldato che non ho rinunciato a rimanere a maniche corte
Raggiungiamo cosi dopo 1 ora circa di cammino l'ingresso della zona dalla quale parte il sentiero
ecco il punto in versione estiva
e ieri
eccolo sempre ieri in questo 360°
Da qui inizia la salita ripida.. la prima rampa da scalare è molto ripida e faticosa cuore e polmoni per percorrere il tratto di roccette scosceso con fango e neve residua essendo esposto a sud. La fatica però è ripagata dalla vista sul lago del Matese in splendida forma
si nota anche come il sole e il caldo sul versante sud facciano fondere rapidamente la neve e in inverno con sole radente l'impatto sulle ripidi pareti scoscese dei monti è micidiale per la fusione del manto.
Si sale questa prima rampa ripida al termine della quale , piuttosto affaticati si può già ammirare la visuale sull'anticima della Gallinola che si vede in questa foto preceduta da un paio di doline piene di neve e da un'altra ripida rampa, meno tosta della prima, che porta alla cima che affaccia sull'ultima dolina profonda prima della cima finale
ecco Fabietto che si incammina nella prima di queste doline completamente imbiancate.. il paesaggio dal vivo è sublime.. la neve copre bene ogni cosa sui lati esposti all'ombra creando onde e ombre magnifiche che si stagliano sotto un cielo azzurro. L'aria è molto secca oltre che calda visto che siamo circa sui 7/8 gradi. Le foto non rendono quasi mai l'idea della quantità di neve che c'è, l'obiettivo appiattisce lo spessore e nelle immagini pare esservi solo un piccolo strato mentre in realtà non era affatto cosi.
Lo scenario che ci accompagna fatto i piccoli canaloni pieni di neve è stupendo, sinceramente non trovo le parole per descriverlo sono emozioni che vanno vissute.
Quando si arriva sulla sommità di una dolina si può optare anche per una bella scivolata con il sedere per terra all'interno di essa, cosa che abbiamo fatto più volte sia in salita che in discesa..
dopo la scivolata nella dolina si risale ancora su un altro ripido tratto che preferiamo scegliere senza neve visto che non eravamo dotati di ramponi
Appena il declivio si addolcisce si può praticare la neve che cmq offre un'ottima presa sulla scarpa. Fabio ne approfitta anche per fare una bella panoramica verso il Molise , nel video si notano poco ma live si vedevano benissimo Campobasso e Ferrazzano.. si scorgeva anche il mare Adriatico, il Gargano oltre che la catena delle Mainarde del Gran Sasso e della Majella tutta. Un panorama incredibile.. Anche il mitico Corno Grande era visibile dalla cima della Gallinola.
eccoci cosi giunti sull'anticima a quota 1900 che si affaccia su un panorama unico. In primo piano la dolina finale che porta alla cima della Gallinola e alle sue spalle il monte Miletto, la cima molisana con i suoi 2050 mt.
Anche il vento qui spira forte un pò fastidioso ma non tanto vista la temperatura elevata per quella quota di circa 7°
una bella scivolata giù nella dolina finale e dal suo interno completamente bianco candido sotto un cielo azzurro spettacolare scatto questa foto
La cima della Gallinola a questo punto è a un passo solo un'ultima salita sulla neve per raggiungerla da un paradiso bianco candido senza vento essendo all'interno della dolina..
Ecco la foto della catena del G.Sasso e della Maiella, purtroppo lo scatto con cellulare non rende bene e il corno Grande non si vede nella foto ma era nettamente visibile live.
In questo video di Fabio si apprezza abbastanza bene l'ampiezza di questa ultima dolina sotto la cima piena zeppa di neve, mentre io mi appresto a raggiungere Fabio per poi dirigermi per primo sulla cima.
Ecco la Majella in questo scatto con zoom di Fabio
Ed eccoci qui finalmente a percorrere gli ultimi passi verso la vetta della nostra regione.
Dalla vetta ovviamente si può osservare bene ora la sagoma del Monte Miletto con i suoi 2050 mt di quota.
un selfie con lui non ce lo si può negare
Il lago da qui è molto più bello anche se intorno è spoglio dalla neve
Il falsopiano di quota con la Majella e il Gran Sasso a fare da sfondo
Siamo in cima e ci immortaliamo su di essa con la gioia di una fatica che ripaga di un'emozione unica che solo la montagna sa offrire a chi la ama.
Ecco Fabio
e questo sono io con il Miletto alle spalle
ecco la piccola cresta di cima con lo sfondo sempre dei monti abruzzesi dalle Mainarde a sinistra alla Majella a destra passando per il Gran Sasso al centro
ecco uno scatto del versante nord della montagna che come si può notare è bello zeppo di neve.. le ombre delle creste nevose modellate dal vento e della mia figura giocano insieme sul manto bianco che declivia ripido verso il versante molisano
essere sulla cima significa poter godere dell'immacolato manto bianco candido presente, un qualcosa di unico, magnifico...
Fabio si stende sulla neve e si rilassa
io invece tiro fuori il termometro portatile e provo a misurare la temperatura e l'ur % che dopo cinque minuti si assesta su questi valori..
anzi a dire il vero è calato sino a 6.4° ma cmq è una misurazione approssimativa avrei avuto bisogno di schermo solare a 1,6 mt dal suolo
Arriva purtroppo il momento di rientrare e a malincuore dobbiamo salutare la nostra amata vetta ma lo facciamo comunque divertendoci come sempre
Fabio non resiste e bacia la neve della sua amata montagna prima di proseguire verso le nuove discese
Giunti sull'anticima decido se scendere con una lunga slittata nella dolina sottostante o se evitare la lunga scivolata...
il timore di non frenarci ci fa in un primo momento propendere per la seconda scelta, ma poi dico a Fabio , dai un pò di adrenalina ci vuole.. e decidiamo di lanciarci in questa lunghissima scivolata di decine di metri verso il basso..
La lunghissima scivolata mi porta alla base della dolina mentre Fabio non riesce a scivolare bene a causa dello zaino e da un certo tratto in poi decide di scendere giulivo sulla neve correndo...
Verso il termine della nostra discesa Fabio mi scatta questa foto accanto ad un poderoso accumulo nevoso presente in loco
Con tanta stanchezza nelle gambe ce ne torniamo sulla strada percorsa all'andata sempre sepolta da tanta neve che ora però con le ore calde del giorno alle spalle cede un pò di più sotto i nostri piedi causando anche un paio di , non immortalate, cadute..
Si conclude cosi questo reportage su questa bellissima escursione partita alle 11.30 e terminata con il rientro all'auto alle 15.30 circa. 18 km circa percorsi con un dislivello di circa 500 mt
E' stata un'escursione piuttosto impegnativa.
Arrivati al km 3,3 della S.P. 319 la più alta strada asfaltata della regione ( http://www.campanialive.it/articoli-met ... a_Campania ) ci si imbatte nella fine del tratto spalato ad una quota di circa 1400 mt.
Ciò significa che per raggiungere la base del sentiero dal quale salire si dovranno percorrere 4,5 km a piedi sulla neve.
La neve non era ne completamente ghiacciata ne completamente mollata ma la temperatura di circa 10° al momento della partenza lasciava presagire che avremmo fatto una gran sudata oltre che una gran fatica.
Percorriamo quindi questo lungo tratto di strada sepolta da un minimo di 60 cm di neve compattata fino a massimi eolici di oltre 150 cm. e ad un tratto si intravede la nostra meta sullo sfondo.. la cima della Campani è li.. pare a me irraggiungibile. Ma senza scoraggiarci troppo proseguiamo il cammino.
Proseguiamo nonostante il sole caldo e la fatica della neve cedevole verso il punto dal quale parte il sentiero di salita
In questo scatto si notano i guardrail della strada sommersi quasi del tutto dallo strato nevoso
La salita prosegue sotto un sole cocente... prima di addentrarci in qualche tratto ombreggiato dalla faggeta si avvicina al nostro sguardo quella che deve diventare la nostra meta finale
Eccola li che si staglia con la sua sagoma e i suoi 1923 mt di quota
nel video lungo la salita pensavo non riuscissimo a farcela anche perché non conoscevo le condizioni della neve e del sentiero , ero ottimista ma non troppo insomma.. pensiero poi rivelatosi del tutto errato.
tratti all'ombra ma ero cosi accaldato che non ho rinunciato a rimanere a maniche corte
Raggiungiamo cosi dopo 1 ora circa di cammino l'ingresso della zona dalla quale parte il sentiero
ecco il punto in versione estiva
e ieri
eccolo sempre ieri in questo 360°
Da qui inizia la salita ripida.. la prima rampa da scalare è molto ripida e faticosa cuore e polmoni per percorrere il tratto di roccette scosceso con fango e neve residua essendo esposto a sud. La fatica però è ripagata dalla vista sul lago del Matese in splendida forma
si nota anche come il sole e il caldo sul versante sud facciano fondere rapidamente la neve e in inverno con sole radente l'impatto sulle ripidi pareti scoscese dei monti è micidiale per la fusione del manto.
Si sale questa prima rampa ripida al termine della quale , piuttosto affaticati si può già ammirare la visuale sull'anticima della Gallinola che si vede in questa foto preceduta da un paio di doline piene di neve e da un'altra ripida rampa, meno tosta della prima, che porta alla cima che affaccia sull'ultima dolina profonda prima della cima finale
ecco Fabietto che si incammina nella prima di queste doline completamente imbiancate.. il paesaggio dal vivo è sublime.. la neve copre bene ogni cosa sui lati esposti all'ombra creando onde e ombre magnifiche che si stagliano sotto un cielo azzurro. L'aria è molto secca oltre che calda visto che siamo circa sui 7/8 gradi. Le foto non rendono quasi mai l'idea della quantità di neve che c'è, l'obiettivo appiattisce lo spessore e nelle immagini pare esservi solo un piccolo strato mentre in realtà non era affatto cosi.
Lo scenario che ci accompagna fatto i piccoli canaloni pieni di neve è stupendo, sinceramente non trovo le parole per descriverlo sono emozioni che vanno vissute.
Quando si arriva sulla sommità di una dolina si può optare anche per una bella scivolata con il sedere per terra all'interno di essa, cosa che abbiamo fatto più volte sia in salita che in discesa..
dopo la scivolata nella dolina si risale ancora su un altro ripido tratto che preferiamo scegliere senza neve visto che non eravamo dotati di ramponi
Appena il declivio si addolcisce si può praticare la neve che cmq offre un'ottima presa sulla scarpa. Fabio ne approfitta anche per fare una bella panoramica verso il Molise , nel video si notano poco ma live si vedevano benissimo Campobasso e Ferrazzano.. si scorgeva anche il mare Adriatico, il Gargano oltre che la catena delle Mainarde del Gran Sasso e della Majella tutta. Un panorama incredibile.. Anche il mitico Corno Grande era visibile dalla cima della Gallinola.
eccoci cosi giunti sull'anticima a quota 1900 che si affaccia su un panorama unico. In primo piano la dolina finale che porta alla cima della Gallinola e alle sue spalle il monte Miletto, la cima molisana con i suoi 2050 mt.
Anche il vento qui spira forte un pò fastidioso ma non tanto vista la temperatura elevata per quella quota di circa 7°
una bella scivolata giù nella dolina finale e dal suo interno completamente bianco candido sotto un cielo azzurro spettacolare scatto questa foto
La cima della Gallinola a questo punto è a un passo solo un'ultima salita sulla neve per raggiungerla da un paradiso bianco candido senza vento essendo all'interno della dolina..
Ecco la foto della catena del G.Sasso e della Maiella, purtroppo lo scatto con cellulare non rende bene e il corno Grande non si vede nella foto ma era nettamente visibile live.
In questo video di Fabio si apprezza abbastanza bene l'ampiezza di questa ultima dolina sotto la cima piena zeppa di neve, mentre io mi appresto a raggiungere Fabio per poi dirigermi per primo sulla cima.
Ecco la Majella in questo scatto con zoom di Fabio
Ed eccoci qui finalmente a percorrere gli ultimi passi verso la vetta della nostra regione.
Dalla vetta ovviamente si può osservare bene ora la sagoma del Monte Miletto con i suoi 2050 mt di quota.
un selfie con lui non ce lo si può negare
Il lago da qui è molto più bello anche se intorno è spoglio dalla neve
Il falsopiano di quota con la Majella e il Gran Sasso a fare da sfondo
Siamo in cima e ci immortaliamo su di essa con la gioia di una fatica che ripaga di un'emozione unica che solo la montagna sa offrire a chi la ama.
Ecco Fabio
e questo sono io con il Miletto alle spalle
ecco la piccola cresta di cima con lo sfondo sempre dei monti abruzzesi dalle Mainarde a sinistra alla Majella a destra passando per il Gran Sasso al centro
ecco uno scatto del versante nord della montagna che come si può notare è bello zeppo di neve.. le ombre delle creste nevose modellate dal vento e della mia figura giocano insieme sul manto bianco che declivia ripido verso il versante molisano
essere sulla cima significa poter godere dell'immacolato manto bianco candido presente, un qualcosa di unico, magnifico...
Fabio si stende sulla neve e si rilassa
io invece tiro fuori il termometro portatile e provo a misurare la temperatura e l'ur % che dopo cinque minuti si assesta su questi valori..
anzi a dire il vero è calato sino a 6.4° ma cmq è una misurazione approssimativa avrei avuto bisogno di schermo solare a 1,6 mt dal suolo
Arriva purtroppo il momento di rientrare e a malincuore dobbiamo salutare la nostra amata vetta ma lo facciamo comunque divertendoci come sempre
Fabio non resiste e bacia la neve della sua amata montagna prima di proseguire verso le nuove discese
Giunti sull'anticima decido se scendere con una lunga slittata nella dolina sottostante o se evitare la lunga scivolata...
il timore di non frenarci ci fa in un primo momento propendere per la seconda scelta, ma poi dico a Fabio , dai un pò di adrenalina ci vuole.. e decidiamo di lanciarci in questa lunghissima scivolata di decine di metri verso il basso..
La lunghissima scivolata mi porta alla base della dolina mentre Fabio non riesce a scivolare bene a causa dello zaino e da un certo tratto in poi decide di scendere giulivo sulla neve correndo...
Verso il termine della nostra discesa Fabio mi scatta questa foto accanto ad un poderoso accumulo nevoso presente in loco
Con tanta stanchezza nelle gambe ce ne torniamo sulla strada percorsa all'andata sempre sepolta da tanta neve che ora però con le ore calde del giorno alle spalle cede un pò di più sotto i nostri piedi causando anche un paio di , non immortalate, cadute..
Si conclude cosi questo reportage su questa bellissima escursione partita alle 11.30 e terminata con il rientro all'auto alle 15.30 circa. 18 km circa percorsi con un dislivello di circa 500 mt