Si comincia a sentir parlare di 2° fase.
Da dove abito si sente il rumore di fondo della strada tra Caiazzo e Capua,anche se non ho un controllo visivo.Nei giorni scorsi era quasi nullo,oggi sembra che passino parecchie macchine. Spero di sbagliarmi,ma la notizia di rallentamento dei contagiati e dei ricoverati,oltre che dei decessi,potrebbe aver dato alla testa di qualcuno. Ripeto,vorrei sbagliarmi.
La fase 2,dopo il block down,consisterebbe in una parziale ripresa delle attività commerciali ed industriali,e solo in un secondo momento della circolazione delle persone,seppur con mascherine.
Intanto le notizie che arrivano dall’estero sono tragiche, quasi 2000 morti negli USA nella sola giornata di ieri,tanti in GB,tanti in Spagna ed in Germania.
Anche in Africa si parla di 500 morti,ma sono notizie poco affidabili.
Il Giappone sta cominciando a capire che qualcosa non quadra.
Altro che immunità, altro che farmaci miracolosi. Molto in ritardo rispetto ad altri paesi dell’area, anche il Giappone ha dichiarato lo stato d’emergenza. Riguarderà per il momento due aree metropolitane speciali e cinque prefetture: Tokyo e Osaka, la prefettura di Saitama, quella di Kanagawa, Hyogo, Chiba e Fukuoka, e durerà almeno fino al 6 maggio – cioè fino alla fine della Golden week giapponese, la settimana di festività più importante per la cultura nipponica. Sono più di quattromila i casi di contagio da covid in Giappone (compresi i settecento della Diamond Princess) e sono in aumento. Durante la conferenza stampa di martedì, anche il primo ministro Shinzo Abe ha definito quella attuale “la più grave crisi sin dalla Seconda guerra mondiale”. Già da tempo esperti e scienziati mostravano sui media giapponesi le curve di contagio in aumento, che come sappiamo sono il preludio di qualcosa di ben più serio. Eppure il governo centrale fino a una settimana fa continuava a escludere la possibilità di dichiarare l’emergenza. Poi, evidentemente, sono arrivati i numeri, e soprattutto quelli sulla capacità di resistenza delle strutture sanitarie. Il primo aprile scorso la Japanese Society of Intensive Care Medicine ha detto che i posti letto di terapia intensiva disponibili sull’intero territorio giapponese potrebbero non arrivare a mille. (cit. da “il giornale)
Alla fine il premier giapponese, Shinzo Abe, ha ceduto: dopo giorni di pressione per misure piu' severe contro la diffusione dell'epidemia di nuovo coronavirus, ha proclamato lo stato di emergenza per Tokyo e per altre sei prefetture in Giappone. La misura decisa oggi non e', pero', un "lockdown" in stile occidentale, che non sarebbe possibile per limiti legislativi: i governatori di queste sette aree - in cui vive il 44% della popolazione - potranno chiedere ai cittadini di non uscire di casa e a scuole e aziende di fermarsi, ma non sono previste sanzioni per chi non adempirà alle direttive.
Sara' un 'lockdown' dunque, alla giapponese, facendo appello al senso civico dei cittadini e soprattutto al loro tradizionale rispetto per le istituzioni. Dopo l'annuncio, la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, ha subito chiesto ai residenti della capitale di auto-isolarsi dalla mezzanotte di oggi fino alla fine del periodo di emergenza per evitare la diffusione del contagio. (cit. SKY)
Buona notte,e mi raccomando,domani giovedi Santo,lavaggio dei piedi.
Ps.Stasera super luna,replica della scorsa notte: Ho fatto qualche foto,ma essendomi arrugginito,non sono riuscito a scaricarle sul PC: Maledetta vecchiaia...
