L'angolo dell'arte
L'angolo dell'arte
Posterò qui alcune opere d'arte.
Comincio con un dipinto di Vincent Van Gogh.
La notte stellata (1889).
Realizzata, come molte altre del resto, durante il soggiorno in manicomio in Provenza.
Comincio con un dipinto di Vincent Van Gogh.
La notte stellata (1889).
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- Iceman
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Re: L'angolo dell'arte
Iceman
Ricomincio da tre
Il freddo unisce il caldo separa...
Ridatemi il febbraio del 1956 ... 2018 c'eravamo quasi...
La neve è neve...la grandine è grandine
Datemi canna albanese vorrei vedere Napoli sepolta dalla neve più che in una città svedese
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- Picentino27
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Re: L'angolo dell'arte
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Re: L'angolo dell'arte
“Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno”.
Vincent non menziona quasi mai questo quadro nelle lettere al fratello Theo.
Notte Stellata fu dipinta a memoria e non en plein air.
Frutto della sua fantasia e dei ricordi.
Il paesaggio rappresenta un borgo riconducibile più alla sua Olanda che alla Francia mediterranea.
Vi è un forte contrasto tra il caos del cielo e il tranquillo ordine del villaggio.
Il cipresso (il pennello dell'artista?) a sinistra crea un collegamento simbolico tra terra e cielo.
I colori sono puri, violenti, contrastanti, privi di sfumature.
Scie vorticose ingigantiscono gli astri mentre la notte è schiarita da bagliori argentei.
Le pennellate, violente, lasciano scoperte alcune zone dove si intravede la trama della tela.
Si tratta di una rappresentazione visionaria, che anticipa l'espressionismo di cui Van Gogh diventa precursore (o, addirittura, primo esponente).
Il dipinto è conservato al museo di arte moderna a New York.
Vincent non menziona quasi mai questo quadro nelle lettere al fratello Theo.
Notte Stellata fu dipinta a memoria e non en plein air.
Frutto della sua fantasia e dei ricordi.
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Vi è un forte contrasto tra il caos del cielo e il tranquillo ordine del villaggio.
Il cipresso (il pennello dell'artista?) a sinistra crea un collegamento simbolico tra terra e cielo.
I colori sono puri, violenti, contrastanti, privi di sfumature.
Scie vorticose ingigantiscono gli astri mentre la notte è schiarita da bagliori argentei.
Le pennellate, violente, lasciano scoperte alcune zone dove si intravede la trama della tela.
Si tratta di una rappresentazione visionaria, che anticipa l'espressionismo di cui Van Gogh diventa precursore (o, addirittura, primo esponente).
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Re: L'angolo dell'arte
Sabato, sei un semplice appassionato o pure l'arte è la tua professione?
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Re: L'angolo dell'arte
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Re: L'angolo dell'arte
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Re: L'angolo dell'arte
Si, geniale.
Fino ad allora, l'impressionismo non stravolgeva i colori ma si limitava a renderli più forti.
Come lo stesso Van Gogh nella "casa gialla", ad esempio.
Da qui in avanti si afferma l'espressionismo. Siamo già nella modernità.
Interessante, per chi volesse approfondire, confrontare le opere di Van Gogh dai periodi cupi e giovanili (i mangiatori di patate, ad esempio) a quelli solari e dai colri personalizzati, per certi versi mediterranei, dell'ultimo periodo.
Passando per il periodo (breve) all'accademia di Anversa, dove viene messo in una classe per principianti.
Non tralasciando la letture di brani tratti dalle sue lettere al fratello.
Fino ad allora, l'impressionismo non stravolgeva i colori ma si limitava a renderli più forti.
Come lo stesso Van Gogh nella "casa gialla", ad esempio.
Da qui in avanti si afferma l'espressionismo. Siamo già nella modernità.
Interessante, per chi volesse approfondire, confrontare le opere di Van Gogh dai periodi cupi e giovanili (i mangiatori di patate, ad esempio) a quelli solari e dai colri personalizzati, per certi versi mediterranei, dell'ultimo periodo.
Passando per il periodo (breve) all'accademia di Anversa, dove viene messo in una classe per principianti.
Non tralasciando la letture di brani tratti dalle sue lettere al fratello.
Re: L'angolo dell'arte
Picentino27 ha scritto:Sabato, sei un semplice appassionato o pure l'arte è la tua professione?
Ne l'uno ne l'altro. Solamente amante del bello e della cultura. Per puro piacere.
Nella vita mi occupo di sistemi informativi, architetture di rete e sicurezza informatica.
Riguardo gli studi, ho una laurea scientifica (Fisica).
Però ho l'asso nella manica: una figlia "artista". Che adesso è a Firenze, ahimè.
E che questa estate mi ha imposto il museo d'Orsay a Parigi ed il museo Van Gogh ad Amsterdam.
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Re: L'angolo dell'arte
sabato ha scritto:
E che questa estate mi ha imposto il museo d'Orsay a Parigi ed il museo Van Gogh ad Amsterdam.
Fantastici.
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Re: L'angolo dell'arte
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Re: L'angolo dell'arte
Le prossime opere sono un omaggio a Napoli.
Comincerò con un Caravaggio:
Le sette opere di Misericordia.
A più tardi (o ai prossimi giorni) per un commento.
Intanto, aspetto i vostri.
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Re: L'angolo dell'arte
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Re: L'angolo dell'arte
Due parole (superflue, probabilmente) su Michelangelo Merisi detto Caravaggio.
Nato a Milano, vissuto, a cavallo tra il 500 ed il 600.
Morto di malaria a quasi 39 anni su una spiaggia di Porto Ercole mentre, probabilmente, tornava a Roma dopo il perdono papale (dalla condanna a morte).
Gioventù nel lombardo-veneto e maturità nel centro sud. Roma e Napoli in prevalenza.
Temperamento focoso, artista maledetto, una vita in fuga.
Da Milano, da Roma, da Malta. In tutti e tre i casi, quasi certamente per aver commesso un omicidio durante una rissa o un duello.
Spesso ubriaco. Proprio durante una rissa, a Napoli nella zona del porto, probabilmente ubriaco, fu gravemente sfregiato.
Famosissimo ed apprezzato in vita, fu quasi completamente dimenticato nei secoli successivi.
Durante i due soggiorni napoletani (prima e dopo la parentesi di Malta e Sicilia) Caravaggio dipinse numerosissime opere.
Ai nostri giorni, solamente tre sono rimaste a Napoli.
Oltre alle sette opere di Misericordia, risalente al primo soggiorno, conservata al Pio Monte della Misericordia (via dei Tribunali), troviamo la Flagellazione di Cristo (museo di Capodimonte, anch'esso primo periodo) e il Martirio di Sant'Orsola (palazzo Zevallos, via Toledo, secondo periodo).
Nato a Milano, vissuto, a cavallo tra il 500 ed il 600.
Morto di malaria a quasi 39 anni su una spiaggia di Porto Ercole mentre, probabilmente, tornava a Roma dopo il perdono papale (dalla condanna a morte).
Gioventù nel lombardo-veneto e maturità nel centro sud. Roma e Napoli in prevalenza.
Temperamento focoso, artista maledetto, una vita in fuga.
Da Milano, da Roma, da Malta. In tutti e tre i casi, quasi certamente per aver commesso un omicidio durante una rissa o un duello.
Spesso ubriaco. Proprio durante una rissa, a Napoli nella zona del porto, probabilmente ubriaco, fu gravemente sfregiato.
Famosissimo ed apprezzato in vita, fu quasi completamente dimenticato nei secoli successivi.
Durante i due soggiorni napoletani (prima e dopo la parentesi di Malta e Sicilia) Caravaggio dipinse numerosissime opere.
Ai nostri giorni, solamente tre sono rimaste a Napoli.
Oltre alle sette opere di Misericordia, risalente al primo soggiorno, conservata al Pio Monte della Misericordia (via dei Tribunali), troviamo la Flagellazione di Cristo (museo di Capodimonte, anch'esso primo periodo) e il Martirio di Sant'Orsola (palazzo Zevallos, via Toledo, secondo periodo).
Re: L'angolo dell'arte
Eccomi di ritorno.
Mercoledì/giovedì Firenze: pioggia. E poi vento, vento ...
Ferrovia interrotta, alberi abbattuti, furgoni rovesciati, tetti scoperchiati, vivai nel pistoiese distrutti, intera pineta storica in Versilia devastata.
Giovedì/venerdì nord Milano (tra Saronno e la Svizzera): cielo limpidissimo e stellato, luna piena da favola e tante stelle.
E poi ieri mattina la visione delle Alpi completamente innevate.
Nelle quali spiccava, maestoso, stupendo, bellissimo, il gruppo del Rosa con i sui oltre 4600 metri!
Ma torniamo a Napoli ed alle opere di Misericordia.
Esse sono:
Dar da mangiare agli affamati.
Dar da bere agli assetati.
Vestire gli ignudi.
Alloggiare i pellegrini.
Visitare gli infermi.
Visitare i carcerati.
Seppellire i morti.
Tutte rappresentate nella scena immaginata da Caravaggio.
Mercoledì/giovedì Firenze: pioggia. E poi vento, vento ...
Ferrovia interrotta, alberi abbattuti, furgoni rovesciati, tetti scoperchiati, vivai nel pistoiese distrutti, intera pineta storica in Versilia devastata.
Giovedì/venerdì nord Milano (tra Saronno e la Svizzera): cielo limpidissimo e stellato, luna piena da favola e tante stelle.
E poi ieri mattina la visione delle Alpi completamente innevate.
Nelle quali spiccava, maestoso, stupendo, bellissimo, il gruppo del Rosa con i sui oltre 4600 metri!
Ma torniamo a Napoli ed alle opere di Misericordia.
Esse sono:
Dar da mangiare agli affamati.
Dar da bere agli assetati.
Vestire gli ignudi.
Alloggiare i pellegrini.
Visitare gli infermi.
Visitare i carcerati.
Seppellire i morti.
Tutte rappresentate nella scena immaginata da Caravaggio.
Re: L'angolo dell'arte
C'è da dire, intanto, che si tratta di un dipinto su tela molto grande, maestoso: 390x260 cm.
Per avere un'idea si guardi questa foto.
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Re: L'angolo dell'arte
Pittore inquieto, dalla vita breve e rocambolesca, è riuscito con a trasfondere nelle proprie opere tensioni e drammaticità che hanno pochi eguali, specialmente attraverso l'uso dei chiaroscuro.
punto di riferimento per l'arte pittorica del suo tempo e per molte generazioni successive.
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Re: L'angolo dell'arte
Caravaggio ha dipinto un vicolo di Napoli.
Stretto, buio, affollato.
Si possono vedere persino i panni stesi (lenzuola) all'altezza della Madonna col Bambino e gli angeli.
Anzi, sembra (analisi ai raggi x) che quest'ultima scena sia stata dipinta in un secondo momento, dietro pressione dei committenti.
Il vicolo, anzi il quadrivio, è riempito con scene tratte dalla Bibbia e da storie dell'antica Roma.
Vediamo le opere.
"Dar da mangiare agli affamati" e "Visitare i carcerati" sono rappresentate nell'episodio di Cimone che, condannato a morte per fame in carcere, fu nutrito dal seno della figlia Pero.
Per questo gesto di pietà da parte della figlia, Cimone fu graziato e nel luogo del carcere fu eretto un tempio dedicato alla dea Pietà.
Lo stesso luogo ospiterà poi la Basilica di San Nicola in Carcere.
"Dar da bere agli assetati" è rappresentato da Sansone che beve da una mascella d'asino (come si racconta nella Bibbia, l'acqua fu fatta sgorgare in pieno deserto dal Signore).
"Vestire gli ignudi" e "Curare gli infermi" sono legati alla figura di un giovane cavaliere (San Martino) che fa dono del mantello ad un uomo mentre si rivolge ad uno storpio a mani giunte (in basso nell'angolo più a sinistra).
"Ospitare i pellegrini" è rappresentato dall'uomo in piedi che indica un punto verso l'esterno ad un altro che porta una conchiglia (simbolo di S. Giacomo e del pellegrinaggio a Santiago de Compostela).
"Seppellire i morti" è, infine, raffigurato sulla destra con il trasporto di un cadavere di cui si vedono solo i piedi, da parte di un chierico che regge la fiaccola e un portatore.
Stretto, buio, affollato.
Si possono vedere persino i panni stesi (lenzuola) all'altezza della Madonna col Bambino e gli angeli.
Anzi, sembra (analisi ai raggi x) che quest'ultima scena sia stata dipinta in un secondo momento, dietro pressione dei committenti.
Il vicolo, anzi il quadrivio, è riempito con scene tratte dalla Bibbia e da storie dell'antica Roma.
Vediamo le opere.
"Dar da mangiare agli affamati" e "Visitare i carcerati" sono rappresentate nell'episodio di Cimone che, condannato a morte per fame in carcere, fu nutrito dal seno della figlia Pero.
Per questo gesto di pietà da parte della figlia, Cimone fu graziato e nel luogo del carcere fu eretto un tempio dedicato alla dea Pietà.
Lo stesso luogo ospiterà poi la Basilica di San Nicola in Carcere.
"Dar da bere agli assetati" è rappresentato da Sansone che beve da una mascella d'asino (come si racconta nella Bibbia, l'acqua fu fatta sgorgare in pieno deserto dal Signore).
"Vestire gli ignudi" e "Curare gli infermi" sono legati alla figura di un giovane cavaliere (San Martino) che fa dono del mantello ad un uomo mentre si rivolge ad uno storpio a mani giunte (in basso nell'angolo più a sinistra).
"Ospitare i pellegrini" è rappresentato dall'uomo in piedi che indica un punto verso l'esterno ad un altro che porta una conchiglia (simbolo di S. Giacomo e del pellegrinaggio a Santiago de Compostela).
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