Eccoci qui con un nuovo aggiornamento sull’ultimo mese dell’Estate meteorologica, ossia Agosto 2014. Nella precedente Analisi avevo posto in evidenza come il mese di luglio, se si escludeva a sprazzi la prima settimana per il centrosud, non avrebbe presentato altre ondate di caldo con un proseguimento mensile dettato dalla possibile parziale affermazione dell’Anticiclone Azzorriano intervallato da possibili disturbi da NE e da NW.
Ondate di caldo effettivamente non ce ne sono più state davvero dopo la prima settimana. La via che ha prevalso maggiormente, difatti, è stata quella di un flusso atlantico mai domo, con dei veri e propri vortici depressionari in entrata sul nostro paese da NW, evoluti poi in gocce fredde italiche a causa della successiva azione ricucitrice dell’Azzorriano, figura altopressoria quasi sempre dislocata troppo ad Ovest dell’Italia per poter evitare l’entrata sul nostro paese delle descritte strutture instabili. Un Luglio dunque davvero inedito per il numero di depressioni in entrata sull’Italia, un numero decisamente al di sopra della norma. Un mese che si ricorderà.
Alcune riflessioni mi sono lecite per poter spiegare questo mese ormai terminato. Tali riflessioni poi ci traghetteranno automaticamente nella previsione per il mese di Agosto ch nella precedente Analisi, avevo indicato come caldo o a tratti anche molto caldo...
Ed ora invece? Con questa analisi cambia qualcosa? Estrapoliamolo insieme e andiamo per gradi :
Affermo subito che mi ha colpito la forza e la veemenza del flusso zonale che in genere in estate si presenta abbastanza blando a causa anche di un VP fisiologicamente con poca energia e scarsamente strutturato con una conseguenziale distribuzione barica dunque più uniforme tra alte, medie e basse latitudini europee. I valori degli Indici AO e NAO, gioco-forza, risultano spesso neutri e con valori quasi mai pronunciati sia verso la positività e sia verso la negatività. Spesso una NAO e un AO leggermente negativi nei mesi estivi possono essere portatori talvolta anche di rimonte subtropicali per l’Italia, specie per il centro e il sud con il flusso zonale atlantico molto debole e spesso costretto a rimanere bloccato su UK e parte dell’Europa nord occidentale, quasi incapace di traslare verso Est data la fisiologica debolezza che ho poco prima esposto. Non è stato il caso di quest’ estate finora, infatti nonostante per la gran parte di luglio abbiamo registrato un AO e una NAO leggermente negativi per quasi tutto il mese, non abbiamo registrato alcuna ondata di caldo.
Per capire come sia stato possibile ciò dobbiamo volgere lo sguardo oltre la semplice indicazione di questi due indici troposferici. C’è da porre attenzione, a mio modo di vedere, su due
“forzanti” che finora hanno reso caratteristico questo Luglio e quest’Estate 2014 fin ora, contando anche buona parte di Giugno.
Tali forzanti si identificano nell’
ITCZ (Inter Tropical Convergence Zone) e nell’
Anticiclone Azzorriano. Nelle stagioni estive se abbiamo un AO e NAO spesso negative combinate ad un Anticiclone Azzorriano molto basso di latitudine, debole, poco strutturato e disperso più che altro in pieno Oceano Atlantico e se a tale quadro sinottico si unisce un Indice ITCZ più settentrionale della media, allora ecco che l’estate talvolta può risultare infuocata per la nostra Italia con la comparsa dell’Anticiclone nord-africano.
Questo mese di Luglio e anche Giugno invece tali forzanti hanno agito nella maniera opposta, facendo davvero del tutto per consegnarci un Luglio spesso perturbato come non mai e con molte fasi anche in sottomedia termicamente parlando.
Nello specifico, l’Anticiclone Azzorriano in questo mese di Luglio, è vero che non è risultato coricato sull’Italia e non ha garantito quindi tempo per lo più anticiclonico, ma è stato ben presente e strutturato in Oceano Atlantico e su parte dell’Europa occidentale, salendo spesso anche di latitudine. In tal modo è risultato determinante per le sorti meteorologiche italiane, facendo rimanere quasi sempre aperto un varco perturbato da NW. Inoltre la continua spinta dell’Anticiclone Azzorriano verso est ha dato vigoria ad un VP e ad un flusso zonale fisiologicamente abbastanza deboli in tale periodo dell’anno rendendoli particolarmente veementi nella traslazione verso Est. Ecco delle immagini modellistiche con qualche mio appunto utili per far comprendere tutto ciò :
Se a questo ci aggiungiamo un
ITCZ essenzialmente risultato sempre in media e mai troppo settentrionale, allora possiamo ben capire come l’Anticiclone Africano non è riuscito ad opporsi a tale sinottica risultando quasi sempre molto basso di latitudine, riuscendo ad influenzare nettamente solo la Spagna meridionale.
Un altro punto a favore della zoppicante (fin ora) Estate italiana 2014 deriva dall
’ENSO. Nella precedente Analisi avevo esposto come da Marzo in poi il Nino stava per prendere decisamente forma con gli Alisei che mostravano segni di indebolimento rispetto a Gennaio e Febbraio dove si erano mostrati impetuosi e dunque non favorevoli ad un riscaldamento superficiale significativo delle acque del Pacifico, le quali, anzi avevano mostrato un lieve raffreddamento con acqua fredda che era parzialmente riuscita a prevalere su quella più calda trasportata dalla Kelvin Wave.
Facciamo ora un Analisi ancora più approfondita rispetto alla sola Southern Oscillation della precedente analisi e analizziamo le
SSTA (Sea Surface Temperature Anomaly) , che come ben sappiamo sono necessarie per poter comprendere l’intensità del Nino, combinate con l’Indice MEI.
Il
MEI (Multivariate Enso Index) è un indice più completo e affidabaile della Southern Oscillation in quanto analizza non solo la differenza del campo di pressione tra Thaiti e Darwin (Soutern oscillation) ma anche altri parametri fondamentali del Pacifico Tropicale come la componente lungo i meridiani e paralleli del vento, la temperatura dell’acqua superficiale , la temperatura dell’aria e la copertura nuvolosa del cielo.
Indice MEI Mensile : Gennaio 2014 = -0.318
Febbraio 2014 = -0.269
Marzo 2014 = -0.017 Aprile 2014 = +0.152
Maggio 2014 = +0.932
Giugno 2014 = +0.878Come ben vediamo, effettivamente da Marzo in poi si è avuto un riscaldamento delle acque superficiali in tutte e 4 le zone del Nino. Per le nostre sorti quella che ci interessa maggiormente è la zona
Nino 3.4 che presenta una latitudine di 1
20°W-170°W e 5°N-5°S.
Se le SSTA presentano anomalie positive per almeno
5 mesi (SSTA >+0.5) allora avremo ufficialmente un deciso fenomeno di
El Nino. Come possiamo ben vedere dalle SSTA nella zona
Nino 3.4 da Aprile siamo su terreni positivi ma valori da +0.5 in poi si sono avuti solamente da Maggio a Luglio. Incredibilmente, come possiamo ben vedere dal grafico, proprio dal mese di Luglio poi si nota un nuova flessione verso valori nuovamente neutro-positivi (<+0.5) in tutte le zone del Nino, ad eccezione della 1+2.
Anche l’Indice MEI mostra valori positivi mensili per Maggio e Giugno, ma molto probabilmente potrebbe subire una nuova flessione per Luglio data l’attuale situazione delle SSTA.
Ricordiamo che l’Indice MEI ci suggerisce che se abbiamo valori
oltre i +1.2 allora ci troveremo di fronte a un
Nino Strong (forte). I valori di Maggio e Giugno hanno mostrato un Nino di entità solo moderata.
Dunque ancora molto indecise le sorti di El Nino, rimango dell’idea che possa continuare un alternarsi tra valori neutro-positivi e valori positivi anche per i prossimi mesi riconducibili ad un fenomeno essenzialmente debole, solo a tratti moderato.
Avendo analizzato tutto ciò entriamo nel dettaglio per le previsioni di Agosto :Ritengo ancora possa essere il mese più caldo dell’Estate con possibili fasi anche molto calde.
Perché? Perché a mio parere, come esposto anche nell’analisi precedente, e a quanto pare la modellistica mi sta iniziando a dare ragione, le due forzanti di cui abbiam parlato prima (Anticiclone Azzoriano e ITCZ) potrebbero cambiare e comportarsi in maniera differente.
Nel dettaglio, ritengo che nel mese di Agosto l’Anticlone Azzorriano potrebbe risultare molto basso di latitudine e molto più ad ovest della posizione attuale. Insomma il contrario di come si è mostrato spesso in questo mese di Luglio. L’Europa nord-occidentale, in primis l’UK, si troverà spesso depressa e con temperature al di sotto della norma… La mancata spinta dell’Azzorriano verso est data la sua bassa latitudine e dato un significativa perdita di potenza potrebbe bloccare l’avanzata zonale del flusso atlantico che risulterà spesso incentrata su Europa nord occidentale e UK in una sorta di semipermanente depressionaria.
L’Anticlone Africano potrebbe così risvegliarsi dal sonno e colpire con più decisione l’Italia soprattutto quella centrale e meridionale e l'Europa orientale, questo soprattutto nelle prime 2 decadi… Il nord Italia sarà più soggetto a qualche strappo atlantico, anche se come già detto, il tutto avverrà con molta più lentezza e fatica rispetto al mese appena passato. In tutto questo l’ITCZ potrebbe subire un innalzamento moderato di latitudine.
Potrebbe esserci addirittura qualche affondo meridiano su Atlantico ed Europa occidentale con conseguenziali risposte calde subtropicali su Italia specie centrale e meridionale ed Europa orientale.
Ecco delle cartine modellistiche riportate alla pagina seguente, con qualche mio appunto, che sintetizzano le previsioni per Agosto secondo il mio punto di vista :
Concludo l'Analisi con 2 emisferiche : una attuale e un altra prevista per fine prima decade di Agosto. Si può notare come nella seconda il VP tendi a sbilanciarsi verso Ovest ovvero verso l'Atlantico rispetto all'emisferica odierna con un Azzorriano molto schiacciato verso il basso e africano che alzerebbe così la testa...