Napoli una volta

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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » martedì 2 ottobre 2012, 10:14

per la scienza si fa questo e altro :ymdevil: :ymdevil: :ymdevil:

ad ogni modo la zona è cambiato poco in loco ma molto intorno e sopratutto oggi esistono notevoli fonti di riscaldamento provenienti dal centro urbano di Na dove fino agli anni 30 circolavano al massimo dei cavalli... tutto fa brodo per me e il caldo a livello locale è un dato di fatto...

interessante con google earth scorrere il cursore dell'immagine storica del 1943 e quella del 2007 e notare le immani differenze :(
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Re: Napoli una volta

Messaggioda noqot » martedì 2 ottobre 2012, 19:01

Qualche foto della zona sud di Napoli (tipo Portici etc.)
Mio nonno dopo esserci stato in viaggio di nozze nel '38 (altro che Sharm e Dubai, come oggi :D ), ci portava spesso i figli in gita e mia madre ricorda le ville su quel litorale come posti bellissimi ancora negli anni '50 .. oggi invece X(
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » mercoledì 3 ottobre 2012, 12:31

Oggi invece? stendiamo un velo pietoso...

certo alcune belle ville storiche sono rimaste ma sono circondate dallo schifo più totale...
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » sabato 6 ottobre 2012, 20:17

Le campagne del Vomero - Arenella alla fine del 1800 sotto la neve...

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Re: Napoli una volta

Messaggioda Dream Design » sabato 6 ottobre 2012, 20:35

di chi è questo dipinto ?

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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » sabato 6 ottobre 2012, 20:51

il solito Attlio Pratella ;)
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Fabietto17 » domenica 7 ottobre 2012, 0:43

Vebbè ma potrebbe essere il frutto di una pura fantasia...
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » domenica 7 ottobre 2012, 0:45

Fabio ti invito a documentarti su Attilio Pratella ;)
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Dream Design » domenica 7 ottobre 2012, 1:40

ho visto, ha vissuto a Napoli (era di Bologna) fra la fine dell'800 e inizio '900 e ha fatto una marea di dipinti su Napoli

molti dipinti con il Vomero e i Camaldoli innevati, ma parliamo di tutt'altra epoca climatica, altro che 30-40 anni e le storie sulle isole di calore, là era la PEG con un Inverno che se era NORMALE era tipo il 2004-05, se ti andava BENE era come il 1956 e se ti andava ancora meglio era una roba che oggi manco te la immagini

la neve al Vomero e Napoli era assolutamente normale (non che oggi sia una cosa mai vista o anomala perchè cade tutti gli anni quasi in qualche modo ma non c'è confronto col passato)

probabilmente i dipinti del Vomero bianco erano del SUPER-INVERNO 1890-91 quando a Napoli accumulò più neve che del 1956

il Gennaio 1893 pure fu terribile e nevicò copiosamente a Capri, anche il 1895 fu splendido, il 1899, il Febbraio 1901, il 1904-05 ... ma una marea di Inverni, ne ho citati alcuni

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Re: Napoli una volta

Messaggioda noqot » domenica 7 ottobre 2012, 10:45

Mah che la neve fosse normale a Napoli (anche collinare) non so .. però fare troppo deduzioni sul clima basandosi sui quadri mi sembra azzardato perchè il pittore non è un fotografo, rielabora e arricchisce ciò che vede.
Uniche informazioni in mio possesso sul clima del XIX secolo al Centro -sud Italia, sono quelle del Collegio Romano.
Ebbene la media del decennio 1890 - 1900 fu a gennaio 7,34° e febbraio 8,44°, negli anni '60 la media era invece a gennaio 7,62° e febbraio 9,05°. Differente (ma non dimentichiamo la diversa urbanizzazione) ma non definibile "altra epoca climatica".
Invece le precipitazioni in quel decennio erano sensibilmente superiori (sempre a Roma) rispetto al secolo successivo.
Personalmente sono ancora in attesa di una seria ricostruzione storica degli effetti della PEG sul Mediterraneo che non è detto siano stati i medesimi rispetto al Nord Europa.
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Re: Napoli una volta

Messaggioda alme55 » domenica 7 ottobre 2012, 12:28

Beh!, sul dipinto e deduzioni varie, non posso che essere d'accordo con Noqot, veramente azzardato fidarsi di quello che un artista vede e di come poi lo voglia trasferire sulla tela, teoricamente, quel quadro potrebbe essere stato dipinto a luglio...

Per quanto riguarda le temperature registrate oltre 50 anni fa, sicuramente interessanti quelle che leggiamo del 18° secolo, ma come venivano misurate?
Io so solo che stanotte a casa mia il sensore schermato ha segnato una minima di 12,8° e quello non schermato che ho dimenticato su una sedia sul balcone, ne ha segnati 11,8° senza inversioni particolari...

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Re: Napoli una volta

Messaggioda noqot » domenica 7 ottobre 2012, 18:54

Le rilevazioni sono state correttamente eseguite in una gabbia meteorica esposta a nord dal 1.2.1859 .. prima forse qualche dubbio.
Quanto alla collocazione fu sempre la stessa, tranne che per il periodo 1922-1942.
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » domenica 7 ottobre 2012, 18:57

infatti Alfonso io non mi fido assolutamente dei dati rilevati fino ai primi decenni del XX secolo proprio per questioni quali quelle che hai esposto tu.

E' innegabile invece che a livello locale le temperature , specie le minime che sono abbassate quando c'è inversione, sono aumentate anche di 3 gradi a causa della urbanizzazione. Basta paragonare oggi le minime tra le zone urbanizzate e non per rendersi conto della differenza.. in questo caso c'è poco da contestare o discutere..
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Re: Napoli una volta

Messaggioda alme55 » domenica 7 ottobre 2012, 22:06

noqot ha scritto:Le rilevazioni sono state correttamente eseguite in una gabbia meteorica esposta a nord dal 1.2.1859 .. prima forse qualche dubbio.
Quanto alla collocazione fu sempre la stessa, tranne che per il periodo 1922-1942.



Non mi riferivo alle tue considerazioni in particolare ma alle temperature che indicano l' 800 come un periodo freddissimo.
Invece i tuoi dati indicano che Collegio romano era poco piu freddo del secolo scorso ;)

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Re: Napoli una volta

Messaggioda Dream Design » lunedì 8 ottobre 2012, 15:40

noqot ha scritto:Mah che la neve fosse normale a Napoli (anche collinare) non so .. però fare troppo deduzioni sul clima basandosi sui quadri mi sembra azzardato perchè il pittore non è un fotografo, rielabora e arricchisce ciò che vede.
Uniche informazioni in mio possesso sul clima del XIX secolo al Centro -sud Italia, sono quelle del Collegio Romano.
Ebbene la media del decennio 1890 - 1900 fu a gennaio 7,34° e febbraio 8,44°, negli anni '60 la media era invece a gennaio 7,62° e febbraio 9,05°. Differente (ma non dimentichiamo la diversa urbanizzazione) ma non definibile "altra epoca climatica".
Invece le precipitazioni in quel decennio erano sensibilmente superiori (sempre a Roma) rispetto al secolo successivo.
Personalmente sono ancora in attesa di una seria ricostruzione storica degli effetti della PEG sul Mediterraneo che non è detto siano stati i medesimi rispetto al Nord Europa.


bhe ma guarda che hai preso in esempio un periodo di fine PEG e il periodo più freddo del XX° secolo, è normale che gli scostamenti non sono poi tanto diversi, in Europa il biennio 60-70 è il più freddo dell'ultimo secolo

invece durante la PEG VERA (dal 1350 al 1800) il clima era decisamente più freddo, non che il clima fosse diverso perchè anzi sono io il primo a dirlo che alla fine tutta sta differenza fra oggi e 500 anni fa non c'è perchè il clima è sempre lo stesso, ma globalmente c'era quel grado in meno che sicuramente ha influenzato in maniera netta il clima su vaste zone rispetto ad oggi

siamo d'accordo che comunque le differenze erano ben maggiori più sull'Europa centro-settentrionali che sul Mediterraneo perchè il clima in Europa è continentale mentre da noi sul Mediterraneo è sempre più mite quindi le differenze sono minori

nel 1257 in Indonesia una terribile eruzione vulcanica e i successivi minimi solari dei secoli successivi, oltre alle altre eruzioni del Tambora nel 1815 e del Krakatoa nel 1883 dovevano necessariamente raffreddare il clima ma ATTENZIONE: è stato il periodo più freddo degli ultimi 9000 anni, dalla fine dell'ultima era glaciale del Wurm e quindi non era PER NIENTE un periodo NORMALE, cioè così come oggi il clima è falsato dalle isole di calore e dai gass serra (in piccola parte) allora lo era per una serie di motivi e cicli naturali.

Io dico che durante quel periodo a Napoli ogni anno (o quasi) 4-5 cm al Vomero cadevano tranquillamente e qualche spolverata ogni 5 anni a Napoli centro la faceva, con nevicate maggiori (4-5 cm al centro, 15 cm al Vomero) ogni 4/6 anni, questo perchè il clima era mediamente più freddo e le dinamiche fredde viaggiavano BEN PIU' A SUD rispetto ad oggi, quindi non è un eresia affermare che a Napoli la neve era normale. Lo è oggi nella parte più alte della città (perfino nel Marzo 2007 è riuscito a nevicare, dopo quell'Inverno horror), figuriamoci allora

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Re: Napoli una volta

Messaggioda noqot » lunedì 8 ottobre 2012, 16:21

alme55 ha scritto:Per quanto riguarda le temperature registrate oltre 50 anni fa, sicuramente interessanti quelle che leggiamo del 18° secolo, ma come venivano misurate?
Io so solo che stanotte a casa mia il sensore schermato ha segnato una minima di 12,8° e quello non schermato che ho dimenticato su una sedia sul balcone, ne ha segnati 11,8° senza inversioni particolari...


Iceman ha scritto:infatti Alfonso io non mi fido assolutamente dei dati rilevati fino ai primi decenni del XX secolo proprio per questioni quali quelle che hai esposto tu.


Si però seguendo il vs. ragionamento, se le differenze termiche nelle varie epoche sono state viziate da problemi di schermatura, allora si dovrebbe dedurre che i valori del passato sono sovrastimati e non viceversa.
Infatti, secondo la mia ultradecennale esperienza di termometri non schermati, le sonde non protette se sottostimano un pò le minime, sovrastimano tantissimo le massime per effetto dei riverberi e delle bolle di calore (specie d'estate). Invece le temperature del collegio romano sono più basse delle odierne più d'estate che d'inverno;
il che peraltro, a mio avviso, conferma quanto sostenuto da Ice, cioè che è l'isola di calore ad aver fatto la differenza (la quale secondo me nel Mediterraneo si sente più d'estate quando la ventilazione è mediamente minore) e non il tipo di scermatura.
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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » lunedì 8 ottobre 2012, 17:55

Fermo restando che è assolutamente difficile poter paragonare strumenti antichi di un tempo a quelli moderni, ci vorrebbe un mero paragone reale, forse al collegio romano possono farlo, quello che dice Noquot mette in evidenza quello che sostengo da sempre e cioè che le serie storiche delle stazioni urbane sono tutte caratterizzate da un aumento delle temperature medie minime e massime a partire dal 1950 in avanti.
Lo sono a Napoli San Marcellino, che pure è rimasta in ambito urbano come quella del collegio romano ma entrambe sono influenzate dall'estesa cementificazione che si è allargata nel corso degli anni intorno ad esse.
Napoli san Marcellino non beneficia più delle brezze notturne provenienti dalle verdi e fresche colline che la circondavano sino agli anni 50 mentre ancora riesce ad apprezzare la brezza di mare pomeridiana e infatti l'aumento dal 50 ad oggi lo si nota sopratutto nei valori minimi notturni e molto meno nelle massime diurne.

A Roma invece dove l'urbanizzazione verso il mare ha annullato nel corso degli anni l'effetto della brezza , il cosiddetto Ponentino, si registra un incremento anche nei valori massimi e sopratutto d'estate quando la brezza di mare rinfrescava molto di più in passato rispetto ad oggi. Se parlate con i romani nessuno vi negherà l'esistenza del Ponentino sino agli anni 70 poi più nulla...
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Messaggioda Dream Design » lunedì 8 ottobre 2012, 18:32

Iceman ha scritto:Fermo restando che è assolutamente difficile poter paragonare strumenti antichi di un tempo a quelli moderni, ci vorrebbe un mero paragone reale, forse al collegio romano possono farlo, quello che dice Noquot mette in evidenza quello che sostengo da sempre e cioè che le serie storiche delle stazioni urbane sono tutte caratterizzate da un aumento delle temperature medie minime e massime a partire dal 1950 in avanti.
Lo sono a Napoli San Marcellino, che pure è rimasta in ambito urbano come quella del collegio romano ma entrambe sono influenzate dall'estesa cementificazione che si è allargata nel corso degli anni intorno ad esse.
Napoli san Marcellino non beneficia più delle brezze notturne provenienti dalle verdi e fresche colline che la circondavano sino agli anni 50 mentre ancora riesce ad apprezzare la brezza di mare pomeridiana e infatti l'aumento dal 50 ad oggi lo si nota sopratutto nei valori minimi notturni e molto meno nelle massime diurne.

A Roma invece dove l'urbanizzazione verso il mare ha annullato nel corso degli anni l'effetto della brezza , il cosiddetto Ponentino, si registra un incremento anche nei valori massimi e sopratutto d'estate quando la brezza di mare rinfrescava molto di più in passato rispetto ad oggi. Se parlate con i romani nessuno vi negherà l'esistenza del Ponentino sino agli anni 70 poi più nulla...


infatti il problema dell'isola di calore riguarda tutte le città Italiane più grandi

a Genova si dovrebbero solo sparare perchè a livello urbanistico fa ancora più cag.are del Vomero e del Rione Alto, veramente fa paura

speriamo porti bene però lamentarsi che non nevica :D anni fa i romani sui forum meteo nazionali si lamentavano da morire che non nevicava più per l'isola di calore dal 1986 ... poi è arrivata la configurazione giusta e ...

solo che Roma per esempio, ha irraggiamento notturno più ampio perchè è in pianura e dista comunque 25 km dal mare, da loro sono le temperature massime che fanno pena, noi almeno ce la caviamo con la quota e il mare però ci fregano sulle minime, che sono comunque aumentate rispetto a 50 anni fa anche da loro ma la notte cala anche vicino al centro città, mica come da noi che con ste colline e i palazzi come fa a scendere la temperatura ...

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Re: Napoli una volta

Messaggioda Iceman » lunedì 8 ottobre 2012, 19:02

Giuseppe certamente Roma o Milano per stare su suolo pianeggiante sono leggermente favorite con l'irraggiamento, ma tra i palazzoni c'è poco da fare anche per quei quartieri di queste due città che vedono palazzi addossati l'uno all'altro.

Da noi ovviamente la collina sfavorisce ulteriormente ma se non fossero stati costruiti palazzi di 8 piani con questa densità coprendo ogni singolo angolo di terreno disponibile di certo rileveremo tutt'altre temperature anche qui in collina , mai ovviamente come in pianura ma di certo almeno un paio di gradi in meno se non di più...
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Messaggioda Dream Design » lunedì 8 ottobre 2012, 19:08

Iceman ha scritto:Giuseppe certamente Roma o Milano per stare su suolo pianeggiante sono leggermente favorite con l'irraggiamento, ma tra i palazzoni c'è poco da fare anche per quei quartieri di queste due città che vedono palazzi addossati l'uno all'altro.

Da noi ovviamente la collina sfavorisce ulteriormente ma se non fossero stati costruiti palazzi di 8 piani con questa densità coprendo ogni singolo angolo di terreno disponibile di certo rileveremo tutt'altre temperature anche qui in collina , mai ovviamente come in pianura ma di certo almeno un paio di gradi in meno se non di più...


a noi il territorio è sfavorevole perchè fra l'altro i palazzi sono uno azzeccato all'altro, a Roma all'Eur per esempio ci sono dei palazzi di 10-12 piani ma stanno distanti fra loro con il bel loro appezzamento di terra affianco

non poteva non nevicargli il 4 Febbraio scorso con la -5 Siberiana e le prp :(( :(( :((


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