"Fino all'inizio del XX secolo, la raccolta della neve costituì una delle più grosse fonti di ricchezza per Monteforte Irpino, un mezzo di sostentamento per la popolazione locale.
Le NEVIERE, di cui esistono ancora dei ruderi in diverse località, erano costituite da grosse torri in pietra tufacea o malta, di circa 8/10 metri di diametro e di 10/12 metri di profondità e potevano essere artificiali o naturali (sfruttando con quest'ultime cavità naturali nelle rocce).
In esse veniva ammassata la neve fresca(pulita) e pigiata al ritmo di tamburi, quindi ricoperta da foglie e paglia in modo da non risentire degli effetti della temperatura esterna.
Nella tarda primavera ed estate la neve veniva tagliata in pezzi (blocchi di circa mezzo quintale l'uno), avvolta in panni di sacco e, durante la notte veniva trasportata su dei piccoli carri fino alle cantine degli ospedali del Nolano e del Napoletano.
Altra destinazione della neve era rappresentata dalle taverne ubicate lungo la salita che conduce a Monteforte, dove veniva anche servita insieme al vino."

ALTRI TEMPI, ALTRI SECOLI
