7 gennaio 1985
Inviato: martedì 7 gennaio 2014, 13:37
sono passati 28 anni...
era il primo giorno di scuola si rientrava dopo le vacanze natalizie...
al mattino il cielo era velato per cirri che man mano che passavano le ore si trasformarono in densi altostrati sempre più spessi. La temperatura sui 4° non lasciava presagire nulla di che.
Insomma Roma era sepolta da cm e cm di neve e noi come al solito a scacciare la sfiga lontano da noi...
Quel lunedì mattina lo trascorsi in viale Kennedy dove frequentavo l'Istituto Superiore
Il mio occhio inevitabilmente anche durante le lezioni cadeva fuori dalla finestra, ero distratto.. le notizie dalla radio e dai notiziari onda verde erano eloquenti.. nevicava praticamente su più di mezza Italia tranne da noi...
la rabbia montava in quanto ovviamente speravo in qualcosa, ma dal cielo non cadeva nulla nonostante le mie continue occhiate alla finestra ...
cosi verso le 15 si esce da scuola .. mi prendo un autobus che mi porterà a Soccavo dove con il successivo treno avrei raggiunto casa.
Giunto in piazzale Tecchio davanti alla mostra d'Oltremare, c'era all'epoca un grande tabellone pubblicitario dotato di termometro +4°. Io m'ero ovviamente piazzato davanti di fianco all'autista con l'occhio puntato sul vetro per scorgere qualcosa. Giunto nella piazza di cui sopra, notai che cadeva qualcosa anche se non capivo bene se fosse o meno roba sciolta.
Quando l'autobus girò verso sinistra per risalire via Leopardi, notai in fondo una strana nebbiolina... in realtà era la precipitazione nevosa che iniziava. E infatti quando il bus gli andò incontro, entrammo in una sorta di micro bufera nevosa che durò però meno di un minuto... Pensai che come al solito la sfiga ci aveva ancora preso.. in effetti fino a Soccavo non accadde nulla cadeva più che altro acqua.
Cosi mi accinsi a prendere il treno per rientrare a casa.
Giunto alla stazione di Pianura (166 mt) nell'attesa di una coincidenza, la fioccata divenne però decisamente seria. Fioccava infatti a larghe falde.Al suolo posava sciogliendosi ma già cominciava ad accumularsi una certa poltiglia sciolta.
Purtroppo ero ben conscio che proseguendo sarei dovuto scendere di quota sino ai 40/50 mt dove abitavo. Con mia sorpresa però , notavo che nonostante il continuo scendere di quota dai 166 ai 50 del paese di Quarto, la neve continuava a fioccare incessantemente.
Giunto alla mia stazione scendo sotto una fioccata che mai prima di quel momento avevo ammirato a casa mia.
Pensavo al fatto che stesse nevicando di giorno e non di notte come era sempre accaduto in precedenza da quando avevo iniziato ad osservare le nevicate a casa mia.
Era magnifica, alzai lo sguardo al cielo per guardare quella enormità di fiocchi bianchi che scendevano sotto un cielo grigio chiuso.. chiusissimo... disegnavano traiettorie strane , alcuni erano di dimensioni veramente grandi... i cosiddetti "fazzoletti"...
Nell'aria l'odore era un misto di pioggia e neve perchè al suolo la neve scioglieva rapidamente bagnando il terreno.
Arrivato a casa trovai mia madre con un'espressione radiosa. Sapeva bene quanto mi facesse piacere vedere quello che stava succedendo e infatti ci abbracciammo condividendo l'emozione di quel momento.
Io nemmeno il tempo di salire a casa che mi precipitai fuori al balcone per guardare.. vedere.. annusare..
Ricordo che c'erano i panni stesi della signora del piano di sopra che calavano fino all'altezza del mio balcone (per la gioia di mio padre che si incazzava seriamente per questa cosa)
Mi misi a guardare i grandi fiocchi che scendevano perpendicolari tra le file delle lunghe lenzuola matrimoniali stese tra i fili.
il vento era debole e i fiocchi scendevano dritti verso il basso... purtroppo accumulavano solo sulle fredde lamiere delle auto e sulle piante mentre sul maledetto asfalto tutto si scioglieva in poltiglia.
La temperatura era di 2° al mio termometro e nevicava una bellezza...
Decisi cosi di scendere e andare a trovare alcuni amici che abitavano in campagna vicino. Giunto da loro ci facemmo una lunga passeggiata per il paese sotto la nevicata, la luce del sole ormai era andata via e proprio mentre la stessa stava per scomparire scomparve anche la nevicata.. purtroppo terminò dopo circa tre ore.
Il padre di questi miei amici giunse a casa raccontandoci che già dall'uscita di Pozzuoli via Campana nevicava intensamente.
Al suolo si era appena iniziata a fare una poltiglia ghiacciata sui marciapiedi e sulle strade ma tendeva a sciogliersi. I campi invece erano imbiancati da un paio di cm di neve fresca che rendevano il paesaggio fantastico. Ricordo che subito andammo in un campo a mele e a vigna per fare enormi palle di neve .
La serata che trascorremmo all'aperto fino ad ora di cena vide poi il cielo schiarire e l'inversione termica gelò tutto.
Fu l'inizio della settimana più fredda del 1985 quella che molti di noi ricordano.
Il giorno dopo molte auto circolavano con le catene montate...
Besitos
era il primo giorno di scuola si rientrava dopo le vacanze natalizie...
al mattino il cielo era velato per cirri che man mano che passavano le ore si trasformarono in densi altostrati sempre più spessi. La temperatura sui 4° non lasciava presagire nulla di che.
Insomma Roma era sepolta da cm e cm di neve e noi come al solito a scacciare la sfiga lontano da noi...
Quel lunedì mattina lo trascorsi in viale Kennedy dove frequentavo l'Istituto Superiore
Il mio occhio inevitabilmente anche durante le lezioni cadeva fuori dalla finestra, ero distratto.. le notizie dalla radio e dai notiziari onda verde erano eloquenti.. nevicava praticamente su più di mezza Italia tranne da noi...
la rabbia montava in quanto ovviamente speravo in qualcosa, ma dal cielo non cadeva nulla nonostante le mie continue occhiate alla finestra ...
cosi verso le 15 si esce da scuola .. mi prendo un autobus che mi porterà a Soccavo dove con il successivo treno avrei raggiunto casa.
Giunto in piazzale Tecchio davanti alla mostra d'Oltremare, c'era all'epoca un grande tabellone pubblicitario dotato di termometro +4°. Io m'ero ovviamente piazzato davanti di fianco all'autista con l'occhio puntato sul vetro per scorgere qualcosa. Giunto nella piazza di cui sopra, notai che cadeva qualcosa anche se non capivo bene se fosse o meno roba sciolta.
Quando l'autobus girò verso sinistra per risalire via Leopardi, notai in fondo una strana nebbiolina... in realtà era la precipitazione nevosa che iniziava. E infatti quando il bus gli andò incontro, entrammo in una sorta di micro bufera nevosa che durò però meno di un minuto... Pensai che come al solito la sfiga ci aveva ancora preso.. in effetti fino a Soccavo non accadde nulla cadeva più che altro acqua.
Cosi mi accinsi a prendere il treno per rientrare a casa.
Giunto alla stazione di Pianura (166 mt) nell'attesa di una coincidenza, la fioccata divenne però decisamente seria. Fioccava infatti a larghe falde.Al suolo posava sciogliendosi ma già cominciava ad accumularsi una certa poltiglia sciolta.
Purtroppo ero ben conscio che proseguendo sarei dovuto scendere di quota sino ai 40/50 mt dove abitavo. Con mia sorpresa però , notavo che nonostante il continuo scendere di quota dai 166 ai 50 del paese di Quarto, la neve continuava a fioccare incessantemente.
Giunto alla mia stazione scendo sotto una fioccata che mai prima di quel momento avevo ammirato a casa mia.
Pensavo al fatto che stesse nevicando di giorno e non di notte come era sempre accaduto in precedenza da quando avevo iniziato ad osservare le nevicate a casa mia.
Era magnifica, alzai lo sguardo al cielo per guardare quella enormità di fiocchi bianchi che scendevano sotto un cielo grigio chiuso.. chiusissimo... disegnavano traiettorie strane , alcuni erano di dimensioni veramente grandi... i cosiddetti "fazzoletti"...
Nell'aria l'odore era un misto di pioggia e neve perchè al suolo la neve scioglieva rapidamente bagnando il terreno.
Arrivato a casa trovai mia madre con un'espressione radiosa. Sapeva bene quanto mi facesse piacere vedere quello che stava succedendo e infatti ci abbracciammo condividendo l'emozione di quel momento.
Io nemmeno il tempo di salire a casa che mi precipitai fuori al balcone per guardare.. vedere.. annusare..
Ricordo che c'erano i panni stesi della signora del piano di sopra che calavano fino all'altezza del mio balcone (per la gioia di mio padre che si incazzava seriamente per questa cosa)
Mi misi a guardare i grandi fiocchi che scendevano perpendicolari tra le file delle lunghe lenzuola matrimoniali stese tra i fili.
il vento era debole e i fiocchi scendevano dritti verso il basso... purtroppo accumulavano solo sulle fredde lamiere delle auto e sulle piante mentre sul maledetto asfalto tutto si scioglieva in poltiglia.
La temperatura era di 2° al mio termometro e nevicava una bellezza...
Decisi cosi di scendere e andare a trovare alcuni amici che abitavano in campagna vicino. Giunto da loro ci facemmo una lunga passeggiata per il paese sotto la nevicata, la luce del sole ormai era andata via e proprio mentre la stessa stava per scomparire scomparve anche la nevicata.. purtroppo terminò dopo circa tre ore.
Il padre di questi miei amici giunse a casa raccontandoci che già dall'uscita di Pozzuoli via Campana nevicava intensamente.
Al suolo si era appena iniziata a fare una poltiglia ghiacciata sui marciapiedi e sulle strade ma tendeva a sciogliersi. I campi invece erano imbiancati da un paio di cm di neve fresca che rendevano il paesaggio fantastico. Ricordo che subito andammo in un campo a mele e a vigna per fare enormi palle di neve .
La serata che trascorremmo all'aperto fino ad ora di cena vide poi il cielo schiarire e l'inversione termica gelò tutto.
Fu l'inizio della settimana più fredda del 1985 quella che molti di noi ricordano.
Il giorno dopo molte auto circolavano con le catene montate...
Besitos