Blizzard ha scritto:La situazione dell'Istituto del CNR (prima IAMC ora ISMAR) presso il quale si è sviluppato il progetto nell'ambito del quale sono state installate le nostre/loro due stazioni meteo (Bacoli e Denza) ha vissuto momenti molto travagliati, che hanno comportato un lungo periodo di quasi fermo delle attività. Ora credo (e soprattutto spero) che tale fase sia solo un ricordo. Infatti, proprio in questi giorni sto personalmente supportando i responsabili di progetto per l'acquisto di tutti i componenti necessari per ridare piena vitalità alla strumentazione.
Tu come mai dici di "aver ricevuto" il RT-INGV? Dalle tue parole sembra come se la rivista ti avesse messo al corrente di questa pubblicazione.... è così?
Te lo chiedo perchè io sono uno degli autori, anzi sono la cd "prima firma", colui che ha gestito e curato in prima persona la redazione dell'intero lavoro.
Io amo la Meteorologia, come la ama Mario, e questo ponderoso lavoro l'ho portato a compimento per amore della ricerca: non sono infatti né un ricercatore del CNR né di qualsiasi altro Ente di ricerca (Università compresa) ma mi piace fare queste cose. Io quando vedo dati meteorologici ..... non ci vedo più (scusa il gioco di parole).
Grazie a questa passione ho oramai un buon CV scientifico, CV che vista la mia età non mi servirà a nulla se non a farmi ottenere qualche "complimenti!" da persone che riescono a cogliere il fatto che le cose si possono fare anche solo per passione. E mia moglie si è dovuta arrendere a questa evidenza
.......
Cmq non mi voglio sbilanciare, ma a settembre l'anemometro di Bacoli dovrebbe essere realtà!!! Spero
A presto
Alberto
A volte mi sconvolgo di quanto Napoli non sia una città di più o meno un milione di abitanti, ma piuttosto un paesone. Ma che mi sconvolgo a fare?
Prima tu e tua moglie vi accorgete della mia stazione meteo fuori al balcone di casa, poi adesso mi ritrovo a scrivere con la prima firma dell'articolo che io stesso ho segnalato.
Sì, sono parzialmente al corrente delle vicende travagliate dell'ex IAMC (del resto ne hanno parlato anche i siti di informazione) e immaginavo che potesse essere una delle cause delle lentezze burocratiche di cui parlavamo.
Sono venuto a sapere del tuo/vostro lavoro dalla mia compagna che è tecnologa dell'OV e, come se non bastasse, uno dei tuoi co-autori, Mauro Caccavale, è un mio amico e, come se non bastasse ancora, è uno di coloro che mi hanno regalato la stazione meteo per i cinquant'anni: e che cavolo, se non è un paesone questo!
Per quanto riguarda la reazione davanti ai dati meteo, hai la mia totale comprensione (oltretutto chi ti scrive è anche un "vecchio" astrofilo praticante), come scritto di recente e come dimostra il mio avatar, "Che tempo fa" e relativi colonnelli furono fatali nella mia infanzia, poi intorno ai dieci anni mi sono imbattuto in questo Oscar Mondadori del 1976 nella libreria di mia nonna:
Naturalmente, fu prontamente requisito ed è ancora qui con me (ué, aveva pure l'atlante delle nuvole con foto A COLORI, mica lo potevo lasciare lì!).
È vero, chi sottovaluta gli hobby (ma le possiamo chiamare anche passioni) non sa quanto possano essere utili innanzitutto umanamente, ma anche professionalmente, a volte si acquisiscono conoscenze e mentalità che nemmeno gli studi tradizionali sono in grado di fornire. E poi, detto francamente, preferisco un percorso (CV è perfino riduttivo) ricco di queste esperienze a tante medaglie professionali al petto sporche di ben altro.
Grazie e complimenti per il bel lavoro e anche per la bella notizia dell'anemometro, una botta di ottimismo ogni tanto ci vuole.