I primi studi sull’influenza della geologia sulla produzione agricola nacquero agli inizi del 1800 ed evidenziarono l’importanza della chimica del suolo, della natura minerale degli elementi assorbiti dalle piante e delle tecniche di concimazione minerale. L’influenza del clima, invece, venne evidenziata solo negli anni ‘30 quando si incominciò a notare che la produzione di mais era fortemente legata alla temperatura dell’aria e le stagioni vegetative ai diversi microclimi. E’ curioso osservare che tali ricerche furono condotte dagli Inglesi sui dati raccolti durante la II guerra mondiale per prevedere i tempi di prosciugamento dei terreni dopo le piogge e garantire il passaggio dei mezzi pesanti. L’importanza del fattore geologico-ambientale nella produzione vitivinicola, ormai riconosciuta dalla stessa legislazione italiana per l’ottenimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita, ha trovato la sua massima espressione nel 32° Congresso Internazionale di Geologia svoltosi a Firenze nel 2004 in cui una intera sessione fu dedicata al tema. E’ in questo quadro che l’Ordine dei Geologi della Campania, sempre attento a cogliere nuove opportunità professionali, ha organizzato presso il Real Orto Botanico di Napoli un interessante Convegno Internazionale dal titolo espressivo “Gaia e Bacco” dove geologi, climatologi ed enologi si sono confrontati per consolidare lo scambio irrinunciabile tra mondo della ricerca, libero-professionale, produttivo ed istituzioni.
Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico
Università Federico II
www.meteo.unina.it
Gaia e Bacco (ovvero la Terra e il suo nettare)
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Il freddo unisce il caldo separa...
Ridatemi il febbraio del 1956 ... 2018 c'eravamo quasi...
La neve è neve...la grandine è grandine
Datemi canna albanese vorrei vedere Napoli sepolta dalla neve più che in una città svedese
31/10/19 to 29/11/19 record di 30 gg. di pioggia
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