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S’è risvegliato il Marsili, vulcano sommerso nel Tirreno: coste a rischio tsunami
L’allarme è lanciato dal prof. Franco Ortolani: “Dobbiamo fare in fretta per essere pronti ad ogni evenienza”

maremoti che hanno interessato le coste italiane negli ultimi 2000 anni secondo i dati ufficiali. E' evidente che il maggior numero di eventi di maggiore intensità si è verificato tra le Isole Eolie, le coste della Calabria meridionale e della Sicilia orientale. Fonte INGV
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La localizzazione del Vulcano Marsili sul Tirreno Meridionale ed i tempi di propagazione dell'onda in caso di forte movimento franoso. Come vediamo, sono ristretti davvero a pochi minuti, con il rischio che la popolazione esposta non si possa mettere in salvo.
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Rischio sicuramente presente e situazione che merita di essere approfondita da chi di dovere;
difficile prevedere però quanto il pericolo sia imminente..

Ma anche questa e' una notizia che si sa da tempo, sono quasi 10 anni che e' cominciato un progetto di monitoraggio sui numerosi e piu importanti vulcani sommersi delTirreno, giganti grandi quanto l'Etna o anche piu come il Marsili ma non scherza neanche il Palinuro poco piu piccolo...

Pero' dire che il Marsili si e' risvegliato non e' proprio esatto e potrebbe creare timori che seppur reali sono al momento infondati.
E' un vulcano " giovane " e quindi ancora in fase " attiva " , viene seguito dal CNR ed e' stato provato, con il posizionamento di alcuni sensori, che al suo interno esiste attivita' magmatica in evoluzione ma questo accade anche in molti vulcani come quelli citati prima e anche su quelli sulle terre emerse.

Diciamo che, essendo il Mediterraneo geologicamente ancora in formazione e in particolare in questa area del Tirreno dove la crosta tettonica e' abbastanza sottile, bisogna aggiungere ai rischi gia noti da tempo immemorabile ( Vesuvio per esempio ) anche quelli noti ( e ormai monitorati ) da qualche decennio ma con la consapevolezza che la natura e' l'unica a decidere in questi casi...

Ci sono molti articoli per approfondire la conoscenza di questo argomento anche in internet per chi ne avesse voglia...

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Io preciserei che, in ogni caso,gli tzunami nel Mediterraneo siano alquanto rari, per quanto potenzialmente devastanti.
Credo che in Italia ve ne siano stati 3 o poco più dal '700.
Inoltre, le onde prodotte da frane, per quanto temibili (a Messina furono più alte rispetto all'evento indonesiano del 2004) si estendono per un raggio inferiore rispetto a quelle prodotto da terremoti (che arrivano a migliaia di km di distanza).
Certo, la indubbia pericolosità induce a studiare bene il fenomeno.