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L’acqua non è potabile? Mettila al sole!

Inviato: sabato 14 marzo 2009, 16:39
da Iceman
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre un miliardo di persone nel mondo non ha accesso all’acqua potabile. Sfruttare l’energia del sole per ottenere acqua potabile non è una novità ma è un metodo che in India si usava già 4 mila anni fa. Di recente la disinfezione solare è in qualche modo ritornata in voga, grazie alla facilità d'impiego e ai costi contenuti che la rendono ideale per i paesi poveri. L'unica dotazione necessaria è una bottiglia di vetro chiaro e una costante disponibilità di luce solare. La tecnica è semplice. Innanzitutto, si deve eliminare qualsiasi sostanza solida dall'acqua mediante sedimentazione o filtraggio; si riempie d’acqua la bottiglia che deve essere agitata vigorosamente per aerarne il contenuto; si chiude, infine, la bottiglia esponendola alla luce solare piena per circa 6 ore o per un periodo più lungo nel caso in cui la luce del sole sia solo parziale. Per azione del calore sprigionato dal sole, l'acqua raggiunge subito temperature superiori ai 50-60°C. Tale effetto, associato alle radiazioni ultraviolette del sole, rende inattivi nell'arco di poche ore molti virus, batteri e parassiti presenti nell'acqua. In questo modo, la tecnica ha il potenziale di ridurre l'incidenza di una serie di malattie trasmissibili attraverso l'acqua, tra cui colera, dissenteria e polio. Questo metodo già si è dimostrato un valido aiuto in situazioni di emergenza, come nel caso del disastro provocato dallo tsunami che ha colpito l'Asia nel dicembre 2004.

Adriano Mazzarella

Responsabile Osservatorio Meteorologico

Università Federico II

www.meteo.unina.it