Dimmi che clima c’è e ti dirò come sei fatto
Inviato: sabato 14 marzo 2009, 16:44
I diversi caratteri somatici delle popolazioni del Pianeta sono fortemente condizionati dai diversi tipi di clima. Nelle zone equatoriali le popolazioni hanno la pelle nera per proteggersi dalle intense radiazioni ultraviolette, le narici del naso molto ampie per permettere all’aria di arrivare rapidamente nei polmoni e i capelli crespi per permettere al sudore di prolungare l’effetto raffreddante della traspirazione ed impedire il colpo di calore. Nelle zone caldo-umide, come nella foresta tropicale, le popolazioni sono di statura bassa per ridurre il fabbisogno di energia e produrre quindi meno calore. Nelle zone temperate, le popolazioni hanno la pelle bianca che, quando è raggiunta dai raggi del Sole, è in grado di produrre quella vitamina D che normalmente non è presente in un’alimentazione essenzialmente cerealicola. Nelle zone più fredde le popolazioni hanno un corpo e soprattutto una testa il più possibile rotondi per diminuire la superficie in rapporto al volume corporeo e ridurre così la perdita di calore verso l’esterno; il naso è piccolo, con minore pericolo di congelamento, e così pure le narici per permettere all’aria di giungere nei polmoni più lentamente ed avere il tempo di essere umidificata e riscaldata; gli occhi sono protetti dal freddo grazie alle palpebre che sono vere e proprie borse di grasso che forniscono un isolamento termico eccellente e lasciano un’apertura molto sottile, dalla quale si riesce a vedere anche quando spirano venti freddissimi.
Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico
Università Federico II
www.meteo.unina.it
Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico
Università Federico II
www.meteo.unina.it