Piove sui catastrofisti che parlavano di siccità 15.03.2008
Inviato: sabato 14 marzo 2009, 16:49
In solo sei giorni sono caduti su Napoli 110 mm di pioggia, più di un decimo di quella annuale, e questo ha sorpreso non poco chi prevedeva stagioni sempre più siccitose; si è trattato tra l’altro di una pioggia tipica di marzo che ha interessato l’intera penisola, leggera, continua, completamente assorbita dal terreno e con grande giovamento per l’agricoltura e le falde. Queste piogge ci sono sempre state e sempre ci saranno. Gli appassionati della canzone napoletana ricorderanno la composizione Chiove scritta da Libero Bovio nel 1923:“Sò’ nove juorne, nove, ca chiove… chiove…chiove...Giesù, ma comme chiove!”. Bovio scrisse il testo in occasione di una delle tante crisi respiratorie che spesso affliggevano la cantante Elvira Donnarumma, la più grande interprete femminile della canzone napoletana, ispirato dalla pioggia battente che cadeva ininterrottamente da 9 giorni. Una indagine statistica eseguita sull’archivio ultrasecolare dell‘Osservatorio Meteorologico dell’Università Federico II mostra che dal 1872 per 92 volte si è avuta una sequenza di 7 giorni piovosi consecutivi, per 59 volte una sequenza di 8 giorni e per 50 volte una sequenza di 9 giorni; il record di durata della pioggia spetta al 1901 quando, per ben 21 giorni, dal 10 al 30 dicembre, sono caduti ininterrottamente su Napoli 174 mm di pioggia. Le persone tendono a dimenticare questi eventi e spesso si lasciano condizionare da chi invece non tiene conto della storia e preferisce seguire una tesi catastrofista.
Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico
Università Federico II
www.meteo.unina.it
Adriano Mazzarella
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Università Federico II
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