Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Argomenti di interesse meteorologico riguardanti il territorio della Regione Campania.
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Iceman
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Re: Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Messaggioda Iceman » venerdì 19 ottobre 2012, 0:25

si con il vento si rompe lo strato di inversione ovvio...

il mare centra poco.. nel caso di San Martino influisce la collina, il mare ti dico che centra poco basta che vedi le temperature che si raggiungono ancora oggi a Licola, Varcaturo, Monteruscello...

in particolare Licola sta a 680 mt dal mare....
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Dream Design
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Re: Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Messaggioda Dream Design » venerdì 19 ottobre 2012, 1:12

Licola alle spalle ha la pianura, non ha niente, San Marcellino è incastrata fra mare, colline alle spalle e coi palazzi intorno e il sensore è posizionato in cima ad un palazzo di 20 metri ;) è normale che faccia valori più alti

riguardo San Martino fa gli stessi valori miei e gli stessi dei Salesiani, stiamo tutti e 3 alla stessa quota e in pratica misuriamo le temperature dello stato d'aria a 250 metri e non le temperature al suolo :D solo che le minime sono anche più alte delle mie addirittura in alcune occasioni di 1° e ho pensato che potesse essere qualche effetto dell'esposizione 8-|

DI BASE il nostro clima ci da poche soddisfazioni (per i nostri gusti) per la vicinanza col mare, la latitudine e le colline, poi anche l'isola di calore e la frittata è fatta, però ripeto almeno la soddisfazione di avere le massime più basse di qualsiasi altra zona circostante (e non solo) ce l'abbiamo, isola di calore o meno :)

e anche la pluviometria, mi diverto sempre con un mio amico che abita a Ciampino che mi odia a morte perchè faccio sempre massime di 4-5 gradi più basse delle sue (a volte anche di 6-7 gradi !) con la pioggia annua che è quasi il doppio, anche se lui ovviamente stando in pianura fuori Roma fa minime ben più basse, anche se non di tantissimo, ma l'inversione c'è

... peccato che a Febbraio di quest'anno mi ha fottuto alla grandissima :(( :(( :((

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Re: Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Messaggioda nick71 » venerdì 19 ottobre 2012, 14:11

Allora vi do ulteriori info riguardo via crispi.
A casa ho due sensori quello ufficiale a 11 mt, ed uno nel prato a 1,70 mt.
Le differenze come minime tra i due sensori al massimo arrivano a 1,0°C-1,3°C in meno del sensore del prato, mentre altre volte sono identiche, in media 0,5°C in meno.
Le massime sono invece più calde del sensore nel prato quasi sempre, tranne situazioni come quella attuale in cui il sensore nel prato registra valori eccezionalmente 1°C-2°C in meno, ma vi ripeto che sono rarissime.
Via Crispi invece nelle situazione da irraggiamento, scassa tutto, specialmente dopo una pioggia serale, con successivo rasserenamento. In tali situazioni "in tutte le stagioni" le minime sono più basse anche di 9°C rispetto alla stazione ufficiale.
Le massime invece sono allineate, tranne casi in cui sono anche più fredde di 2°C.
Dal sensore di Crispi, al primo sbocco della via, a 300 mt dal sensore c'è un primo aumento, poi rimane costante, l'ambiente è con poche costruzioni (per poco, stanno costruendo anche li). Arrivati a 150 mt da casa mia c'è un forte aumento, avvertibile anche di sera, li inizia infatti la parte veramente urbanizzata.
Concludendo credo che cmq via Crispi sia un caso estremo, testimone di un clima che ormai non esiste quasi più. Credo che le minime in questi giorni stiamo andando anche sotto gli 8°C, la conosco. Ricordatevi che l'anno scorso il 10 Novembre ci fu il colpo di fulmine tra me e la stradina, quando osservai la prima brinata!!!!!!! Ormai manca poco....

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Re: Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Messaggioda noqot » sabato 20 ottobre 2012, 10:25

Discorso cemento a parte, aggiungerei solo che la presenza di vento e l'orografia sono fatti strettamente correlati.
Ad esempio qui a Salerno (specie zona a stretto contatto con la Valle dell'Irno, per le altre da verificare) potenzialmente abbiamo la possibilità di inversioni, ma l'orografia particolare rende la zona ventosa specie di notte e specie nei mesi più freddi.
Ed a mio avviso è questa la ragione (o una delle ragioni) per cui d'estate (quando l'hp ha tanti dam e quindi c'è poco vento) abbiamo minime molto inferiori ad esempio a Napoli o altre località con i rilievi alle spalle, mentre d'inverno le distanze si accorciano.
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Re: Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Messaggioda Josh » martedì 27 novembre 2012, 9:43

In linea di massima concordo con Dream e l'esempio dei Castelli Romani è calzante.
E' chiaro che le isole di calore fanno il loro(sporco)mestiere,specialmente in condizioni anticicloniche.Quante volte mi è capitato,da quando nel 2006 ho iniziato a guidare un'auto con sensore-termometro,di registrare valori di 5° alle 21 sull'A1 o sull'A30(prendete la zona prospiciente il casello di Nola!!!) nelle serate tardonovembrine e di leggere su Wunderground che alle 5 del mattino le stazioni del semicentro di Napoli o di Salerno avevano 8°...Ma questo succede in tutto il mondo,leggete quanti studi sono stati fatti a New York e Londra su queste problematiche...Osserverei piuttosto ciò che spesso all'isola di calore,in zone come il Vomero o i quartieri collinari di Salerno,si somma la vicinanza del mare ed è ecco che saltano fuori certe minime autunnali assurde(apparentemente)...
Il Televideo è stato la mia prima fonte d'informazione meteo.Erano gli anni 90' e leggevo i dati delle temperature delle città italiane e dell'estero :)

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Re: Irraggiamento tra urbanizzazione e zone extra urbane

Messaggioda Iceman » giovedì 17 gennaio 2013, 19:48

Pensate che ora al termo Davis schermato sul terrazzo 5.3° al termometro non schermato al balcone 7° :D
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