La famiglia.

[sandro]

LA FAMIGLIA.

Fin da quando eravamo piccoli, le nostre case,
povere o ricche che siano,
sono addobbate a festa.
Si sente nell'aria l'odore della festa,nel profumo degli aghi di pino
(quando è naturale…)nell’odore del muschio,(quando è naturale…),
e la famiglia, tutta riunita, mamma e papà,
figli,generi e nuore,fidanzate e fidanzati,nipoti.
Anche se in molte famiglie ormai il numero
di persone non è più quello di un tempo,
a famiglia è sempre unita nel Natale e si sente.
Tutte le case come le nostre si popolano e si cerca,
almeno per quello che è possibile, di essere felici,
anche se magari in fondo in fondo, nel nostro intimo ,
una sensazione di dolce malinconia
credo l'abbiamo avuta tutti prima o poi.

Si quella gioia un po' triste che a tratti - solo a tratti –
si fa sentire e che vorrebbe uscire e stonare…
Ma no, non glielo si può permettere,
perché a Natale tutto è armonia e deve essere armonia.
Nonostante i botti idioti e le malattie famigliari
e qualche nostro caro in meno,
che ci ha salutati per sempre in questi anni.


Siamo tutti un po' più felici in questi giorni o almeno ci proviamo,
forse perché abbiamo poco tempo per pensare alle cose meno belle,
perché tendiamo a rimandare all’anno nuovo le preoccupazioni di salute,
una nuova dieta dimagrante,e tanti altri buoni propositi per noi e per gli altri.

Purtroppo quella sensazione un po’ cattivella che da a tutto un retrogusto
amarognolo c'è ,ed io in particolare non posso far finta di niente,
la mia di sensazione è un po' più insistente,
Penso alla mia famiglia, a quel numero,se pur non grande, che è diminuito.
E allora a tavola quei posti prima occupati ora non lo sono più
e mai come a Natale se ne sente la mancanza,

Penso alla nonna Maddalena,alla zia Rosetta,alla zia Agnese,a zio Virginio
Al mio papà ed a quello di Delia e Luciano.
Ma si deve essere felici, perché è giusto così.

A Natale almeno un po' ce lo meritiamo
e così i pensieri un po' tristi si fanno da parte,
il caminetto è acceso,la tovaglia rossa è pronta,
la frittura di pesce ci guarda infarinata dal frigo,
i pinoli per il sugo li abbiamo raccolti, e via... inizi la festa!


Certo, come credo in moltissime altre case,
i preparativi sono iniziati già da qualche giorno,
qualche famigliare è già rientrato alla base,
qualche altro si metterà in viaggio in questi giorni
e siamo in pensiero per le notizie di traffico intenso,
ma….si, aspettavo…. ,aspettiamo e aspetto da sempre che arrivi dicembre
per poter stare finalmente tra le mura di casa,
insieme al resto della famiglia ed alle nuove entry,
alla nipotina Arianna,
col nostro tepore familiare per fare indigestione di "amore casalingo",
che ogni tanto mi manca,cercando di stare alla larga
dalla più prosaica indigestione da cenoni e pranzetti vari.






La fatica vola via per far spazio alla soddisfazione di chi cucina e di chi mangia, quei sapori che sono così speciali forse proprio perché solo una volta l'anno ne godiamo, poi chissà perché, durante l'anno non sono la stessa cosa, sembra quasi che si profani un tempio quando si pensa a mangiare il cotechino a marzo, o la scarola maritata in estate !

Il mio Natale è così,agrodolce come quello di tanti,ma irrinunciabile.


Buon Natale.

[Iceman]

Belle parole Sandrone....

[pipstin]

Veramente il nostro Sandro non si smentisce mai.

[terence]

applausi

[Snow 87]

Complimenti...

[Antonio]

[sandro]

grazie