Nevedel 71 ha scritto:Sì, purtroppo, Sannio anche a Nocera la temperatura media annuale continua a salire, e non di poco...
Si è passati dai 17.30° durante il decennio 2007/16 fino a 17.75° alla fine del 2023 (+ 0.45°) cioè dopo 7 anni e il decennio in esame non è ancora finito...
Fino ad ora l'anno più freddo è stato senz'altro quello del 2010 con 16.87° di media; il più caldo quello del 2018 con 18.10°!
Prima non avendo stazioni professionali prendevo soltanto le temperature delle 13/14 con un termo a mercurio.
Picentino27 ha scritto:Durante la glaciazione Wurm, che si è verificata tra circa 110.000 e 12.000 anni fa, il clima della Campania era notevolmente più freddo e secco rispetto a quello odierno.
Temperature medie:
Inverno: Le temperature medie invernali si aggiravano intorno a -5°C - 0°C, con frequenti gelate e possibili picchi di freddo fino a -15°C nelle zone interne.
Estate: Le estati erano fresche e brevi, con temperature medie intorno a 10°C - 15°C. Le precipitazioni erano scarse, concentrate soprattutto nei mesi autunnali e primaverili.
Caratteristiche principali del clima:
Precipitazioni: Le precipitazioni annuali erano significativamente inferiori a quelle odierne, con una media di circa 500 mm. La neve era un fenomeno frequente, soprattutto nelle zone interne montuose.
Vegetazione: La vegetazione era caratterizzata da steppe e praterie, con la presenza di alcune foreste di conifere nelle zone montane.
Fauna: La fauna era adattata al clima freddo e secco, con la presenza di animali come mammoth, renne e orsi delle caverne.
Differenze rispetto al clima odierno:
Temperatura: La temperatura media annuale era inferiore di circa 5°C rispetto a quella odierna.
Precipitazioni: Le precipitazioni annuali erano circa la metà di quelle odierne.
Vegetazione: La vegetazione era completamente diversa da quella odierna, con l'assenza di boschi mediterranei e la presenza di steppe e praterie.
Fauna: La fauna era completamente diversa da quella odierna, con la presenza di animali estinti come i mammut e gli orsi delle caverne.
È importante sottolineare che il clima durante la glaciazione Wurm non era uniforme in tutta la Campania. Le zone costiere erano generalmente più miti, mentre le zone interne montuose erano più fredde e secche.
Inoltre, il clima è andato subendo variazioni nel corso del tempo, con periodi più freddi e periodi più caldi.
Per avere una stima più precisa delle temperature medie nella tua zona durante la glaciazione Wurm, puoi consultare studi paleoclimatici specifici per la Campania.
noqot ha scritto:A mio avviso esistono fasi, subfasi e subfasi della subfasi. Mi spiego, premettendo che userò un tono semi-scherzoso, senza pretese di una vera e propria catalogazione scientifica.
Secondo me stiamo vivendo:
1) Una fase principale (per così dire) e cioè quella interglaciale - parte iniziale, quella in cui il riscaldamento dovrebbe essere maggiore ma difficilmente avvertibile durante il breve tempo di una vita umana .. tra qualche decina di migliaia di anni dovrebbe stabilizzarsi;
2) una subfase inziata 20-30 anni fa (si può discutere sul punto), di riscaldamento accentuato, per i più dovuta in gran parte (o quantomeno in parte) al contributo umano;
3) una sub-subfase di ulteriore forte riscaldamento dal 2022/2023 dovuta chissà a cosa (niño? vulcano? boh);
4) una sub sub subfase da marzo aprile in cui si alternano al sud italia correnti calde africane sabbiose e (brevi) periodi normali, con scarse piogge, mentre al nord italia ha fatto fresco, con frequenti alluvioni.
Quanto alla subfase da me indicata con il n. 3, a sostegno della correttezza dei dati satellitari (dati aggiornati a giugno con lieve calo - finito el niño?), metto il grafico relativo a Montevergine, elaborato da Vincenzo Capozzi.
Noterete la notevole corrispondenza; anche se a livello locale l'aumento è stato ben maggiore perchè ovviamente a livello globale c'è sempre un pò di compensazione e comunque i mari hanno una certa inerzia.
Iceman ha scritto:Vabbè Nicola però se dobbiamo postare le sentenze di chat gpt siamo alla frutta.. cerchiamo di parlare di cose concrete..
Iceman ha scritto:ennesima conferma della grande immissione in atmosfera di vapore acqueo dovuto all'eruzione del tonga e sempre più sospetti che l'aumento delle temperature rilevate nell'emisfero boreale negli ultimi due anni siano in gran parte imputabili ad essa
Screen-Shot-2024-07-05-at-10.04.30-AM.png
sannio_snow ha scritto:Mario se fosse dovuto effettivamente all'eruzione, secondo te (se è possibile fare una stima) quanto tempo ci vorrebbe affinchè l'atmosfera smaltisca questo vapore acqueo in eccesso?
Iceman ha scritto:E' un processo lento , dei 150 milioni di m cubi di vapor d'acqua giunti in stratosfera con l'eruzione del Tonga solo una ventina sono rientrati in tropo il che significa che per smaltirli ci vorrà un decennio almeno.
ricordo sempre che il vapor d'acqua è il principale e quasi unico gas ad avere effetto serra sulla terra.. senza di lui la vita sarebbe impossibile per estremi termici mostruosi come sulla luna tra giorno e notte.
Iceman ha scritto:Ci sono alcuni commenti all'articolo che fanno notare che con il set di dati di superficie osservati e non satellitari ricavati, la temp è diminuita negli ultimi due mesi e non aumentata, altri che fanno osservare che i dati rilevati in uno schermo a 2 mt non rispecchiano tali variazioni etc..
la realtà è che oggi la meteorologia viene studiata su dati ricavati, interpolati... cosi come il data set di ERAS 1940-2024 ricavato cosi:
" Temperatura dell'aria a 2 m sopra la superficie della terra, del mare o delle acque interne. La temperatura di 2 m viene calcolata interpolando tra il livello più basso del modello e la superficie terrestre, tenendo conto delle condizioni atmosferiche. La temperatura misurata in Kelvin può essere convertita in gradi Celsius (°C) sottraendo 273,15. "
ormai gli studi non si basano più su reali dati osservati come quelli che noi utilizziamo e archiviamo nei nostri database personali, ma sono dedotti da questa tipologia di dati qui.. un satellite con un radiometro misura , stimandola, perchè rileva la temperatura della superficie e non dell'aria , la temperatura a 2 mt. Questa viene interpolata con i dati delle stazioni reali presenti al suolo per correggere i vari errori che ovviamente si creano dalla stima basata sulla sola temperatura della superficie e alla fine vengono fuori i valori inseriti poi nel dataset finale al quale fanno riferimento i vari grafici che troviamo in rete .
Grafici come quello che hai postato tu o che si trovano in rete come questo:
eras.jpeg
lascio a voi le considerazioni, io personalmente la mia idea me la sono fatta già da molto tempo, poi ognuno è libero di pensare come meglio vuole, io sto solo esprimendo quello che è il mio pensiero.
Torna a “Articoli & Discussioni”
Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti
