Ode alla "trupèa de cerase"...

Argomenti di interesse meteorologico che non rientrano nella categoria precedente.
Avatar utente
Iceman
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 40112
Iscritto il: venerdì 13 marzo 2009, 14:59
Località: Napoli-Vomero Alto Alt.280 mt
Stazione meteo: Davis Vantage Vue - Davis VP2 -Waldbeck
Fotocamera: Xiaomi ReadmiNote 10 Pro - Kodak DX 4Mpx
Sistema Operativo: Ubuntu Linux- W10 - Browser Chrome
Località: Italy
Contatta:

Ode alla "trupèa de cerase"...

Messaggioda Iceman » giovedì 26 maggio 2011, 16:12

Ode alla "trupèa de cerase": benvenuta primavera, bentornato raffreddore


L’arrivo della primavera per molti equivale più ad un sollievo psicologico, del tipo “è finalmente passato l’inverno” che ad un reale cambiamento. Per chi è abituato a spogliarsi ai primi tepori primaverili, pensando che sia arrivata l’estate (“la stagione” come la definiscono i Napoletani), la primavera può tradursi in una maggiore predisposizione ai raffreddori. La primavera mediterranea è una stagione di transizione che però non significa belle giornate estive in sostituzione delle brutte giornate invernali: il passaggio dall’inverno all’estate non avviene bruscamente ma gradualmente attraverso veri e propri combattimenti fra le preesistenti masse d‘aria fredda invernali di origine polare che hanno dominato nell’inverno appena trascorso e le masse d’aria calda africana, ricche di umidità, che invece tendono a scalzarle. Questi continui scontri determinano la fisiologica instabilità atmosferica primaverile con improvvisi ed inaspettati annuvolamenti, schiarite, localizzati acquazzoni e folate di vento vorticoso che a Napoli vengono chiamati “trupée de’ cerase” perché influenzano il raccolto delle ciliegie che incominciano a maturare proprio a metà maggio. La parola deriva dal greco “tropaia” che significa vento che va e che viene. E’ curioso osservare che a Napoli anche le liti di breve durata, causate da piccoli ed inaspettati contrasti, vengono classificate come “trupèe” così come l’avvicinarsi di un temporale prima di un rovescio di pioggia è indicativo di “aria di trupèa”. Insieme al prof. Capazzoli, che ha ridotto recentemente in versi napoletani il Don Chisciotte della Mancia, possiamo declamare:
“Comme, quanno d’estate na trobbea, che a l’antrasatta da lo cielo sferra, de l’àrbere le frunne taccarea, e li frutte ammature jetta nterra”.

Prof. Mazzarella A.
Iceman


Ricomincio da tre

Il freddo unisce il caldo separa...

Ridatemi il febbraio del 1956 ... 2018 c'eravamo quasi...

La neve è neve...la grandine è grandine :-P

Datemi canna albanese vorrei vedere Napoli sepolta dalla neve più che in una città svedese

31/10/19 to 29/11/19 record di 30 gg. di pioggia

Avatar utente
Antonio
Supporter Campanialive.it
Supporter Campanialive.it
Messaggi: 3424
Iscritto il: sabato 14 marzo 2009, 9:59
Località: Avellino loc. Valle (385 m)
Stazione meteo: Davis VP2
Fotocamera: Iphone X
Sistema Operativo: Windows 7
Contatta:

Re: Ode alla "trupèa de cerase"...

Messaggioda Antonio » giovedì 26 maggio 2011, 17:50

Simpatica l'ultima massima..
:D


Torna a “Articoli & Discussioni”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 62 ospiti