Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
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e meno male che avevano fatto dei lavori per prevenire queste possibili sciagure..
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Prima o poi il fiume si riprende il suo spazio.
Nell'avatar Salerno sommersa dalla neve.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Mentre su Atrani si scaricava l'inferno dall'altro versante non solo non pioveva affatto ma si potevano osservare bene le formazioni nuvolose arroccate ai monti lattari con tanto di fulminazioni tra le nubi.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Queste alcune foto
La prima ritrae il muro di nubi che avanza sul golfo di Salerno alle ore 16.44 quando ancora nulla era accaduto
Le seguenti invece ritraggono i Lattari dal versante opposto verso l'agro nocerino con le nubi scurissime proprio in corrispondenza della parte centrale della costiera.
L'ultima un cb serale su Napoli...
La prima ritrae il muro di nubi che avanza sul golfo di Salerno alle ore 16.44 quando ancora nulla era accaduto
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Questa l'ho scattata ieri sera , si doveva vedere il Faito... si doveva...
Capo, un pò di neve a piacere !?!?
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Bravi, ragazzi! Testimonianze davvero eloquenti.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Iceman ha scritto:Tanto per cambiare danni a cose e putroppo anche un disperso...
e meno male che avevano fatto dei lavori per prevenire queste possibili sciagure..
complimenti...
Il problema idrogeologico purtroppo in Campania è virtualmente irrisolvibile, se non abbattendo i fabbricati di mezza Regione.
Purtroppo non esiste una cultura del territorio e chi abusa dello stesso lo fa consapevole che prima o poi ci sarà il condono di turno.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Secondo la stazione di un altro sito a Ravello, sopra Atrani praticamente, a 350 mt. ieri ben 150 mm, in breve tempo credo!
E' plausibile che più a monte gli accumuli siano stati superiori
Ferme restando le responsabilità dell'uomo, quindi il fenomeno parrebbe avere avuto una certa rilevanza.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
noqot ha scritto:Secondo la stazione di un altro sito a Ravello, sopra Atrani praticamente, a 350 mt. ieri ben 150 mm, in breve tempo credo!
E' plausibile che più a monte gli accumuli siano stati superiori
Ferme restando le responsabilità dell'uomo, quindi il fenomeno parrebbe avere avuto una certa rilevanza.
condivido in pieno, probabilmente in questo caso c'era ben poco da fare...fermo restando che tante altre tragedie si sarebbero potute evitare
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
noqot ha scritto:Secondo la stazione di un altro sito a Ravello, sopra Atrani praticamente, a 350 mt. ieri ben 150 mm, in breve tempo credo!
E' plausibile che più a monte gli accumuli siano stati superiori
Ferme restando le responsabilità dell'uomo, quindi il fenomeno parrebbe avere avuto una certa rilevanza.
Più a monte cosa? in genere per effetto stau il massimo delle precipitazioni avviene poco sotto la metà dell'altezza dei monti poi più si sale più cala l'intensità, quindi questa affermazione la ritengo basata sull'inesperienza e sulla poca conoscenza in materia...non sto riferendomi a te Noquot ovviamente...
piuttosto è molto probabile invece che i grandi quantitativi di pioggia in zona compresi tra il livello del mare e 600-700 mt di quota, confluendo in gran parte nel torrente Dragone che è già di per se un fiumiciattolo sempre in portata, abbiano causato il fattaccio visto che si sono sommate tra loro le varie componenti che affluivano nel torrente principale.
Le portate di tutti i vari canali e fiumiciattoli che scendono dal costone poi sono andati ad ingrossare a dismisura il torrente dragone che essendo stato nella sua parte finale rinchiuso tra argini di cemento laterali e soffitto, si è riempito di acqua ed è letteralmente esploso a causa della pressione eccessiva al suo interno...
nella prima parte del filmato infatti si nota bene all'inizio come per strada colasse normale anche se abbondante fango misto ad acqua raccolta in superficie mentre in mare il torrente già sfogava con notevolissima forza (perchè passa sotto il piano stradale in un tunnel che poi sfocia in mare) quando poi è saltata la parte alta del tunnel a monte della piazzetta ecco che è fuoriuscita una quantità di acqua nettamente superiore a quella normalmente raccolta sul piano stradale e che ha trascinato con se quelle 15 20 auto facendole rotolare ed accatastare come birilli...
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Iceman ha scritto:
Più a monte cosa? in genere per effetto stau il massimo delle precipitazioni avviene poco sotto la metà dell'altezza dei monti poi più si sale più cala l'intensità, quindi questa affermazione la ritengo basata sull'inesperienza e sulla poca conoscenza in materia...non sto riferendomi a te Noquot ovviamente...
Non so se sei mai stato a Ravello.
Il paese è su una specie di collinetta, ai cui lati (specie in direzione Amalfi) vi sono profondi valloni che dal mare risalgono verso l'interno. Uno di questio porta ad Atrani.
Devo supporre che risalendo questi valloni che sembrano fatti apposta per esaltare le precipitazioni se provenienti dalla parte giusta, l'accumulo sia stato maggiore che nella cittadina.
Sempre che la stazione sia a Ravello paese, ovviamente.
E' una supposizione teorica ovviamente, tant'è che ieri tra le stazioni più piovose c'è Pontecagnano, in pianura.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Devo supporre che risalendo questi valloni che sembrano fatti apposta per esaltare le precipitazioni se provenienti dalla parte giusta, l'accumulo sia stato maggiore che nella cittadina.
E' questo che non condivido...
nella parte bassa arrivano i contributi totali raccolti più in alto più quello caduto in zona circa 100mm... non è assolutamente detto che l'accumulo sia stato superiore nella parte più alta di Ravello verso Scala. Conosco bene la zona la frequento da tanti anni e so bene cosa significa accumulare acqua da più punti verso un unico sbocco, è micidiale... anche 10 mm di pioggia sembrano diventare 100.
Quello che contesto è l'affermare che sopra ravello ancora più a monte ci sia stato un accumlo superiore, ma come si fa ad affermare una cosa del genere senza avere dati rilevati dalle stazioni? inoltre il concetto l'ho spiegato prima
in genere per effetto stau il massimo delle precipitazioni avviene poco sotto la metà dell'altezza dei monti poi più si sale più cala l'intensità
è certo al 100% che sulle cime più elevate dei Lattari che sono rilievi costieri, gli accumuli saranno sicuramente stati inferiori e questo l'affermo basandomi su dati di altre zone che hanno le stazioni a varie quote... addirittura il fenomeno è constatabile in qualche caso anche su zone collinari come le nostre colline flegree dove spesso si osserva che sui 100-200 mt piove di più ed anche nettamente rispetto ai 340-400,abbiamo esperienze su dati rilevati in loco che confemano che questo tipo di situazione si verifica più volte
diverso il discorso per le stazioni ubicate in particolari situazioni orografiche come conche in quota sottomesse a monti, tipo Laceno.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Stessa situazione si verifica a Mercato San Severino che si trova a valle di diverse montagne una sorta di imbuto fatale, l'ultimo episodio è accaduto a Luglio, sembra che adesso vogliano costruire delle vasche nei pressi dell'università a Fisciano anche perchè la stessa università piu' che un campus e diventata un "cementus" .
La radice del dissesto è proprio questa prima si costruisce e poi forse si cerca di riparare ai danni fatti ma non sarebbe piu' semplice al momento che si costruisce predisporre una serie di accorgimenti tali da non creare questi problemi?
La radice del dissesto è proprio questa prima si costruisce e poi forse si cerca di riparare ai danni fatti ma non sarebbe piu' semplice al momento che si costruisce predisporre una serie di accorgimenti tali da non creare questi problemi?
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Degna di nota è stata l'intervista ad un signore da parte del TG2 che sottolineava come anche 20 anni fa sia accaduta la stessa cosa, e a detta di lui, niente è stato fatto per risolvere il problema.
Noi isolani ne sappiamo qualcosa.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
è certo al 100% che sulle cime più elevate dei Lattari che sono rilievi costieri, gli accumuli saranno sicuramente stati inferiori e questo l'affermo basandomi su dati di altre zone che hanno le stazioni a varie quote... addirittura il fenomeno è constatabile in qualche caso anche su zone collinari come le nostre colline flegree dove spesso si osserva che sui 100-200 mt piove di più ed anche nettamente rispetto ai 340-400,abbiamo esperienze su dati rilevati in loco che confemano che questo tipo di situazione si verifica più volte
Basta paragonare i dati del Monte Solaro con quelli di Anacapri.
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
Insisto, ma il discorso mi pare interessante.
Sarò io che non riesco a spiegarmi, ma quanto dico mi sembra perfettamente coerente con quanto dice Ice.
Ora, se ben ricordo Ravello è sulla sommità di una collinetta o comuqnue su un poggetto.
Verso NW ci sono uno o più canaloni con pareti scoscese che dal mare salgono verso l'interno fino ad incontrare il muro della montagna.
Giusto?
Ebbene, non vi pare plausibile che in cima al poggetto possa (sottolineo il "possa": faccio un'ipotesi di pura scuola) essere piovuto di meno che a monte del vallone?
Infatti, (ma su questo mi rimetto al parere degli esperti) in un vallone che sale verso i monti, l'aria che proviene dal mare non subisce, oltre lo stau dovuto all'innalzamento della quota, anche la forzante dell'aria che viene costretta a convergere (ed invorticarsi) perchè costretta da due scoscese pareti?
In altre parole, nel valutare la teorica piovosità di una località, oltre allo sviluppo puramente verticale dei rilievi non va tenuto conto anche di altri aspetti orografici?
Sarò io che non riesco a spiegarmi, ma quanto dico mi sembra perfettamente coerente con quanto dice Ice.
Ora, se ben ricordo Ravello è sulla sommità di una collinetta o comuqnue su un poggetto.
Verso NW ci sono uno o più canaloni con pareti scoscese che dal mare salgono verso l'interno fino ad incontrare il muro della montagna.
Giusto?
Ebbene, non vi pare plausibile che in cima al poggetto possa (sottolineo il "possa": faccio un'ipotesi di pura scuola) essere piovuto di meno che a monte del vallone?
Infatti, (ma su questo mi rimetto al parere degli esperti) in un vallone che sale verso i monti, l'aria che proviene dal mare non subisce, oltre lo stau dovuto all'innalzamento della quota, anche la forzante dell'aria che viene costretta a convergere (ed invorticarsi) perchè costretta da due scoscese pareti?
In altre parole, nel valutare la teorica piovosità di una località, oltre allo sviluppo puramente verticale dei rilievi non va tenuto conto anche di altri aspetti orografici?
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
L'interferenza tra un rilievo montuoso e le correnti aeree, in relazione alla distribuzione delle precipitazioni, è un problema di grande rilevanza. La soluzione dipende da una serie di fattori orografici e meteorologici che possono combinarsi in maniera diversa, portando a una moltitudine di possibili "risposte pluviometriche".
Sino a qui le considerazioni ovvie e banali.
Il giorno 9 settembre 2010 una saccatura in quota si spingeva sempre più a sud sui mari ad ovest della penisola italiana, inducendo una cuspide delle isoipse a 300 hPa proprio ad O della Campania, alla quale al suolo corrispondeva una rotazione antioraria del flusso delle correnti.
Le condizioni di instabilità erano molto attive sul Tirreno, come ben evidenziato dalle numerose cellule temporalesche attive sin dalle prime ore del 9/9, anche grazie ai discreti livelli di CAPE e LI.
Successivamente alla prima fase con correnti sud-occidentali (quelle che hanno generato i temporali sulla provincia di Napoli alla fine del giorno 8), per l’approfondimento verso S del minimo depressionario sul Tirreno, le correnti sulla Campania hanno ruotato, specie sui settori orientali, come detto disponendosi tra SSE e ESE.
Queste correnti, sono andate a spirare quasi costantemente in direzione pressoché ortogonale all’asse principale della dorsale dei Monti Lattari, interagendo significativamente con il rilievo della Penisola sorrentina inducendo le abbondanti precipitazioni osservate. La conformazione e la notevole estensione trasversale del rilievo non consentiva alle correnti aeree di aggirare lo stesso ma, con ampia prevalenza, le costringeva ad un sollevamento e ad un tentativo di travalicamento. Io ho potuto osservare dalla zona di Castellammare di Stabia, proprio mentre erano in atto le precipitazioni alluvionali, il minaccioso CB che era come bloccato dal lato del G. di Salerno. Si vedevano i fulmini provenire da oltre i Lattari, le colonne di acqua in caduta sulla parte alta dei rilievi, ma il CB non tracimava.
E’ quindi necessario trovare un modello teorico di interazione flusso-orografia che riesca a sagomarsi sulla struttura atmosferica osservata, giustificando l’abbondanza delle precipitazioni osservate.
Potrebbe essersi realizzato in questo caso lo schema strutturale atmosferico che ha già portato in altre occasioni grandi piogge (Sarno 1998, Penisola Sorrentina 7-8 marzo 2007):
a) strato di inversione termica a circa 3000 m
b) shear del vento di intensità debole o al più moderata
In queste condizioni termo-dinamiche è molto probabile che possa essersi innescata la formazione di due circolazioni atmosferiche chiuse, presenti una sul lato sopravvento esposto alla corrente aerea e l’altra sul lato sottovento. In questa situazione di correnti ascensionali presenti lungo i due pendii contrapposti è possibile che si autoinduca una circolazioni di correnti proprio sulla verticale dello spartiacque del rilievo, che rafforza ulteriormente queste circolazioni chiuse a monte e a valle dello spartiacque montuoso, rendendole persistenti per molte ore in caso di shear del vento costanti e di modesta entità. Tali circolazioni sovrastano il rilievo spingendosi sino alla base della inversione termica, creando, una sorta di sistema termodinamico indipendente ed autorigenerante.
Sul lato del Golfo di Salerno i continui apporti di notevoli di masse di aria estremamente umida potrebbero aver generato le piogge alluvionali. L'alimentazione del circuito convettivo presente sottovento sul g. di Napoli avveniva con masse di aria molto meno umida. Una sommatoria di effetti: componente pluviometrica convettiva (presenza del CB temporalesco in lento moto da S verso N) sommata ad una componente orografica non strettamente termoconvettiva indotta dalle correnti sud-orientali nei bassi strati.
E' una ipotesi......
Blizzard
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Il giorno 9 settembre 2010 una saccatura in quota si spingeva sempre più a sud sui mari ad ovest della penisola italiana, inducendo una cuspide delle isoipse a 300 hPa proprio ad O della Campania, alla quale al suolo corrispondeva una rotazione antioraria del flusso delle correnti.
Le condizioni di instabilità erano molto attive sul Tirreno, come ben evidenziato dalle numerose cellule temporalesche attive sin dalle prime ore del 9/9, anche grazie ai discreti livelli di CAPE e LI.
Successivamente alla prima fase con correnti sud-occidentali (quelle che hanno generato i temporali sulla provincia di Napoli alla fine del giorno 8), per l’approfondimento verso S del minimo depressionario sul Tirreno, le correnti sulla Campania hanno ruotato, specie sui settori orientali, come detto disponendosi tra SSE e ESE.
Queste correnti, sono andate a spirare quasi costantemente in direzione pressoché ortogonale all’asse principale della dorsale dei Monti Lattari, interagendo significativamente con il rilievo della Penisola sorrentina inducendo le abbondanti precipitazioni osservate. La conformazione e la notevole estensione trasversale del rilievo non consentiva alle correnti aeree di aggirare lo stesso ma, con ampia prevalenza, le costringeva ad un sollevamento e ad un tentativo di travalicamento. Io ho potuto osservare dalla zona di Castellammare di Stabia, proprio mentre erano in atto le precipitazioni alluvionali, il minaccioso CB che era come bloccato dal lato del G. di Salerno. Si vedevano i fulmini provenire da oltre i Lattari, le colonne di acqua in caduta sulla parte alta dei rilievi, ma il CB non tracimava.
E’ quindi necessario trovare un modello teorico di interazione flusso-orografia che riesca a sagomarsi sulla struttura atmosferica osservata, giustificando l’abbondanza delle precipitazioni osservate.
Potrebbe essersi realizzato in questo caso lo schema strutturale atmosferico che ha già portato in altre occasioni grandi piogge (Sarno 1998, Penisola Sorrentina 7-8 marzo 2007):
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b) shear del vento di intensità debole o al più moderata
In queste condizioni termo-dinamiche è molto probabile che possa essersi innescata la formazione di due circolazioni atmosferiche chiuse, presenti una sul lato sopravvento esposto alla corrente aerea e l’altra sul lato sottovento. In questa situazione di correnti ascensionali presenti lungo i due pendii contrapposti è possibile che si autoinduca una circolazioni di correnti proprio sulla verticale dello spartiacque del rilievo, che rafforza ulteriormente queste circolazioni chiuse a monte e a valle dello spartiacque montuoso, rendendole persistenti per molte ore in caso di shear del vento costanti e di modesta entità. Tali circolazioni sovrastano il rilievo spingendosi sino alla base della inversione termica, creando, una sorta di sistema termodinamico indipendente ed autorigenerante.
Sul lato del Golfo di Salerno i continui apporti di notevoli di masse di aria estremamente umida potrebbero aver generato le piogge alluvionali. L'alimentazione del circuito convettivo presente sottovento sul g. di Napoli avveniva con masse di aria molto meno umida. Una sommatoria di effetti: componente pluviometrica convettiva (presenza del CB temporalesco in lento moto da S verso N) sommata ad una componente orografica non strettamente termoconvettiva indotta dalle correnti sud-orientali nei bassi strati.
E' una ipotesi......
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Re: Esonda il torrente Dragone ad Atrani (SA)
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Voglio anch'io le canne albanesi....voglio vedere quello che nessuno ha visto mai
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