La stratosfera ha visto l'evolversi di due stratwarming, e probabilmente vedrà l'evoluzione di un terzo warming.
Il primo in seno al forcing della wave 1 (aleutine) ha provocato prima lo spostamento del vortice polare dall'eurasia al canada, poi l'evoluzione di un modesto e prolungato blocking in atlantico (wave2) il quale ha generato l'appena vissuta fase di maltempo.
Il secondo warming invece sta provocando lo spostamento delle vorticità potenziali del vp dal canada di nuovo nei confronti dell'eurasia.
Questo provocherà il deflusso delle masse artiche dalla zona canadese in direzione dell'europa/asia
Durante questo spostamento il vp tendera a divenire concentrico, scaturendo la nascita del 3° warming stagionale.
Portando una compressione del vp e un suo lieve spostamento in direzione dell'europa..
se scendiamo alla quota dei 100 hpa è ben visibile il lavoro della wave 1 e l'intrusione del vp in direzione dell'europa orientale..
come possiamo vedere dalle ssta continua la nina (favorite dunque le ondulazioni aletuiniche , mentre il tripolo atlantico rimane favorevole a fasi di EA -
Aspettiamoci dunque una tendenza a scendere la PNA
vediamo il quadro statistico che ci viene mostrato dai modelli.
Come si evince dalla carta è ben evidente il "deflusso" del vp in zona euroasiatica, possiamo notare l'ondulazione pacifica che va a trascinare in direzione dell'east coast americano aria fredda artica, dunque nonostante lo spostamento del vp si manterrà un canadese piuttosto vivace in grado di mantenere in vita il blocco atlantico...
Da i modelli in maniera concorde e quasi uniforme ci si aspetta una nuova fase di blocking azzorriano, ed intrusione dell'aria artica in direzione dell'europa orientale/balcani.
Questa fase porterà dunque un raffreddamento delle zone citate con annessa continetalizzazione degli strati d'aria.
Ci sarà dunque "occasione" da qui ai primi 10/15 giorni di febbraio per avere retrogressioni ed intrusioni di aria artica "degne di nota" in direzione dell'europa centrale ed occidentale.
La prossima possibile intrusione artica dipenderà dalla forza centrale del vp..
Ovviamente più cederà il vp centralmente (molto meglio uno split) e più i nuclei freddi avranno la forza/possibilità di spingersi a ovest.
Dunque c'è ad aspettarsi un periodo sulla falsariga di quello appena vissuto con retrogressioni che assumeranno probabilmente un carattere prevalente "continentale" con buona possibilità che aumenti la magnitudo delle stesse...
Ricordiamoci che in questo periodo l'inverno è ancora in pienissima forma
scusate se nn posto le immagini ma nn so ancora cm si fa...alla prossima