Temporali pomeridiani: come, quando, perchè

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Emma
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Temporali pomeridiani: come, quando, perchè

Messaggioda Emma » mercoledì 10 agosto 2011, 13:13

Salve a tutti,
ho un quesito da porvi che mi "tormenta" da un po... spesso capita di sentir parlare di temporali pomeridiani , temporali di calore, termoconvettività ecc ecc... ma a volte sembra che questi discorsi non tornano (almeno per la sottoscritta, si intende). Spesso spero nel refrigerio estivo e penso: con il caldo che sta facendo in questi giorni il pomeriggio di sicuro si potrà scatenare qualche temporale e invece niente... mi chiedevo allora alcune cose:

- Si possono avere temporali pomeridiani in contesto anticiclonico?
- In questa situazione barica attuale quando possiamo aspettarci temporali pomeridiani?
- I temporali di calore sono una categoria ben precisa?
- Come faccio ad accorgermene dai modelli quando ci sono queste possibilità?

Ringraziandovi anticipatamente vi saluto con un abbraccio :ymhug:

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Re: Temporali pomeridiani: come, quando, perchè

Messaggioda Fabietto17 » mercoledì 10 agosto 2011, 14:59

Eh però come sei esigente... :-o

Punto 1: i temporali pomeridiani, cosiddetti termoconvettivi sono tipici delle ns estati soprattutto in un contesto anticiclonico.
sintetizzo il concetto ma voglio specificare che la cosa è ben più complessa. Si formano quando abbiamo un campo
di alta pressione non ben strutturato a tutte le quote, vuol dire che soprattutto alle quote alte (parliamo di circa 5000
m di quota fino ad arrivare a quote prossime ai 10.000 m) tale campo anticiclonico presenta delle "debolezze"
e quindi permette a deboli infiltrazioni di aria più fresca di contrastare con quella più calda presente nei bassi strati.
Cosa succede: il riscaldamento provocato dall'irradiamento solare permette di "alleggerire" lo strato d'aria presente
alle ns quote e quindi di salire verso l'alto condensandosi in vapore d'acqua, tale fenomeno si verifica in prossimità
dei monti in quanto il fenomeno viene engfatizzato dall'orografia, come se i monti facessero da trampolino di lancio
per l'aria calda inducendola rapidamente a salire di quota, maggiore è il soleggiamento e maggiore sarà il contrasto
in quota, più alti sono i monti e maggiore la possibilità che si formino i temporali, maggiore è la presenza di aria
fredda in quota e più forti saranno i fenomeni, insomma il mix è davvero perfetto

Punto 2: Chiedo una maggiore chiarezza della domanda, si riferisce alla situazione attuale?

Punto 3: stessa cosa del punto 2. Provo a rispondere che fanno parte della categoria "Temporali Termoconvettivi"

Punto 4: la previsione è molto semplice, se osservi GFS ad esempio noterai che nel pannello pomeridiano, ossia quello
indicante l'ora 18Z, spunterà una netta colorazione azzurra/bluastra proprio lungo la spina dorsale della ns
penisola mentre negli altri pannelli non vedrai alcuna possibilità per piogge, quindi i fenomeni non si verificano
in seno ad una perturbazione organizzata. Ti posto alcune carte per chiarire il concetto riferito alle isobare a
500 hpa (5500 m ca) e le isoiete alle ns quote.

Nella I carta si nota una piccola infiltrazione di aria fresca da Nord Ovest nel ns campo anticiclonico
Nella II carta la possibilità seppur bassa di temporali sull'appennino abruzzese come da pannello riferito alle ore 18Z (lo vedi in alto a DX)


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Re: Temporali pomeridiani: come, quando, perchè

Messaggioda Emma » mercoledì 10 agosto 2011, 21:13

Grazie della risposta, mi hai fatto capire perfettamente quando e come sono possibili questi temporali... era il passaggio dell'infiltrazione di aria fresca a quote elevate che mi impediva di capire al meglio la situazione... in ogni caso per il punto 2 mi riferivo proprio alla situazione che si verificherà da oggi ai prossimi giorni...
scusatemi se sono "esigente" ...non sono alle primissime armi ma molte cose mancao :D

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Re: Temporali pomeridiani: come, quando, perchè

Messaggioda Blizzard » sabato 13 agosto 2011, 16:48

Un'altra cosa che puoi controllare sono i valori degli indici termodinamici CAPE e Lifted Index, riportati su specifica carta di GFS. Valori elevati di questi due indici configurano la classica condizione necessaria (ma non sufficiente) per lo sviluppo di temporali.

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